Critico letterario (n. Giëvka, Char´kov, 1890 - m. 1939). Figlio di un ministro liberale dello zar, emigrò in Inghilterra subito dopo la rivoluzione del 1917. A Londra, dove tenne la cattedra di letteratura [...] russa, pubblicò una celebre storia della letteratura russa (A his tory of Russian literature, 1926) e uno studio fondamentale su A. S. Puškin (Pushkin, 1926). Tornato nel 1932 in patria, svolse un'intensa ...
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Scrittrice tedesca (Pietroburgo 1861 - Gottinga 1937). Figlia di un generale, di origine francese, al servizio dello zar, si stabilì giovane in Occidente, dove, colta e sensibile alle novità della cultura, [...] entrò in contatto con personalità e ambienti intellettuali. Amica per un breve periodo di Nietzsche, poi di Rilke, scrisse su entrambi con partecipe penetrazione (F. Nietzsche in seinen Werken, 1894; R. ...
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Scrittore romeno (Orhei 1806 - Iaşi 1866). Nato nella Bessarabia, in quel tempo russa, studiò a Pietroburgo e diventò ufficiale dello zar. Nel 1834 abbandonò la carriera militare e si rifugiò nella Moldavia. [...] Fu amico di Puškin, del quale tradusse in romeno alcuni scritti. La sua opera principale è una raccolta di Fabule (1840, 1842) in versi, ispirate a quelle del poeta I. A. Krylov e di altri favolisti russi, ...
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Scrittore russo (n. 1630 circa - m. Stoccolma 1667), autore del saggio O Rossii v carstvovanie Alekseja Michajloviča ("Intorno alla Russia dello zar Aleksej Michajlovič", pubbl. post., 1840), atto di accusa [...] contro le istituzioni e i costumi arretrati della Moscovia dei suoi tempi ...
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(Michele Strogoff) Romanzo (1876) dello scrittore francese J. Verne (1828-1905), che deriva il titolo dal nome del protagonista.
Michel Strogoff è un capitano dei corrieri dello Zar, che, incaricato di [...] recare un messaggio imperiale alla guarnigione della città di Irkutsk minacciata da una rivolta tatara, è catturato da Ivan Ogareff, capo dei ribelli, e quasi accecato, ma alla fine riesce a portare ...
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Scrittore russo (Mosca 1822 - Pietroburgo 1862). Scrisse poesie di tipo narrativo-descrittivo, su argomenti nazionali e stranieri, e tre drammi storici in versi (Carskaja nevesta "La sposa dello zar", [...] 1849; Servilia, 1854; Pskovi tjanka "La cittadina di Pskov", 1849-59); ma merita rilievo soprattutto come esperto traduttore di A. Mickiewicz, Goethe, Schiller, Heine e dei lirici greci ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] di reazione che si protrasse durante i regni di Alessandro III (1881-94) e di Nicola II (1894-1917), l’ultimo zar. In questi anni prese avvio in alcune regioni del paese un processo di industrializzazione, che trasse impulso soprattutto dallo Stato e ...
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Poetessa russa (Mosca 1892 - Elabuga, Kazan´, 1941); raccolse in patria i suoi versi nel volume Iz dvuch knig ("Da due libri", 1913), e altri ne pubblicò all'estero, essendo emigrata dopo la rivoluzione [...] (Razluka "La separazione"; Car-devica "Zar-fanciulla", 1922). Notevole la densità del suo linguaggio patetico-tragico, con predilezione per i ritmi spezzettati. Nel 2024 sono stati editi in Italia i Taccuini 1922-1939. ...
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Scrittore russo (Pietroburgo 1817 - Krasnyj Rog, Černigov, 1875). Poeta, narratore e drammaturgo, è noto soprattutto per il romanzo storico Knjaz´ Serebrjanyj ("Il principe Serebrjanyj", 1862) e per la [...] trilogia drammatica Smert´ Ioanna Groznago ("La morte di Ivan il Terribile", 1866), Car´ Fëdor Ioannovič ("Lo zar Fëdor Ioannovič", 1868) e Car´ Boris ("Lo zar Boris", 1870). Ma anche le sue ballate su temi storici e i numerosi versi scritti a ...
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Personaggio letterario, tra i protagonisti del romanzo Otcy i deti ("Padri e figli", 1862) dello scrittore russo I.S. Turgenev (1818-1883). Emblematico del nichilismo giovanile russo dell'epoca, Bazarov [...] è un giovane ribelle, che detesta il regime dispotico dello zar e l’ideologia dominante (a sfondo religioso), ma che rifiuta anche le posizioni moderatamente progressiste e riformatrici dei liberali (cioè dei padri). Individualista e materialista, ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...