Figlio (1581-1591) di Ivan IV il Terribile; ucciso probabilmente per ordine di Boris Godunov, la sua scomparsa misteriosa lasciò il sospetto che sopravvivesse in qualche modo: di ciò profittarono quegli [...] avventurieri che ne ripresero il nome, vantando pretese al trono russo (v. Demetrio zar di Moscovia). ...
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Rasputin, Grigorij Efimovic
Rasputin, Grigorij Efimovič
Mistico russo (Pokrovskoe, Siberia, 1870 ca.-Pietrogrado 1916). Membro della setta ereticale dei flagellanti, acquistò fama di taumaturgo. Chiamato [...] a corte (1907) per guarire l’erede al trono Alessio, affetto da emofilia, esercitò un enorme ascendente sullo zar Nicola II e sulla zarina Alessandra e ingerì pesantemente negli affari dello Stato. Fu ucciso in una congiura. ...
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Uomo politico russo (n. 1761 - m. 1836); segnalatosi durante le guerre contro la Svezia (1788-89) e la Polonia (1792-95), abbandonò l'esercito per dedicarsi, all'estero, a studî di matematica e medicina; [...] dal 1801 ebbe parte importante nella politica di riforme dello zar Alessandro I, del quale fu ascoltato consigliere fino al 1804 quando, per un contrasto col sovrano, ebbe limitate le sue mansioni agli affari diplomatici; infine (1815-31), dirigente ...
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Uomo politico statunitense (Sullivan, Indiana, 1879 - New York 1954). Durante la presidenza Harding fu direttore generale delle Poste (1921-22). Si dimise per diventare presidente (1922-45) della Motion [...] picture producers and distributors of America, che resse con sistemi autoritarî conquistandosi il soprannome di zar di Hollywood. Il suo nome è legato al codice Hays o codice della decenza, che, redatto dal gesuita padre Lord, egli rese esecutivo a ...
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Pittore, litografo e incisore (Pietroburgo 1779 circa - ivi 1854). La sua attività principale fu d'incisore paesista; eseguì sia riproduzioni di opere d'altri maestri (Vernet, Ruysdael, ecc.), sia vedute [...] disegnate dal vero, oltre a illustrazioni per libri e almanacchi e a litografie (ritratto dello zar Alessandro I, serie di vedute di Pietroburgo, ecc.). ...
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Riformatore religioso (Baindlkirch, Augusta, 1774 - Barmen 1834). Cattolico, fu da I. E. Gossner convertito alle sue dottrine mistiche. Emigrato in Russia (1819), ottenne a Pietroburgo un posto di predicatore [...] nella chiesa cattolica dei Maltesi. Nel 1829 era prevosto a Odessa; e a lui lo zar Alessandro I donava delle terre in Bessarabia come sede di una colonia religiosa. Qui L. chiamò poi quasi duemila dei suoi seguaci di Svevia. Cacciato dalla Russia, ...
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Poeta russo (Nemirov, Podolia, 1821 - Pietroburgo 1878), di vena facile e di ricca ispirazione sociale. Giornalista di talento, dette nuova vita alla rivista Sovremennik ("Il contemporaneo"), che divenne [...] per opera sua l'organo della gioventù democratica e fu soppressa (1866) dopo un fallito attentato allo zar Alessandro II, e agli Otečestvennye Zapiski ("Annali patrî") che ebbero grandissima influenza sulla cultura russa del tempo. Molta parte della ...
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Nome di due dinastie bulgare, quella del primo (963-1088) e del secondo (1324-93) impero bulgaro, che ebbero origine da sovrani di nome Šišman. La prima ebbe come capostipite Šišman Mokri, voivoda di Tirnovo, [...] dinastia fu il figlio Samuele (977-1014) che, caduta la monarchia per la conquista bizantina della Bulgaria orientale, divenne zar. Suoi successori furono Gabriele Romano (1014-15) e Giovanni Ladislao (1015-18). La seconda dinastia degli Š. ebbe come ...
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Uomo politico francese (Vitrolles, Hautes-Alpes, 1774 - Parigi 1854). Nel 1794 entrò nell'armata controrivoluzionaria di L.-J. Condé; tornato segretamente in Francia (1799), più tardi aderì al regime napoleonico. [...] Barone dell'Impero (1812), rimase nell'intimo fedele ai Borboni; legatosi a Talleyrand (1814), patrocinò presso lo zar la causa dei Borboni, provocando la rottura del congresso di Châtillon. Alla Restaurazione guidò il movimento reazionario a Tolosa ...
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Monaco abissino (sec. 14º) fondatore di una comunità religiosa, diffusasi soprattutto in conventi dell'Etiopia sett., a lingua tigrina. I seguaci di E. furono a capo di un vivace movimento di innovazioni [...] di vita religiosa, fra le quali l'osservanza della festività del sabato, sanzionata poi dal re Zar'à Yā'qòb nel sec. 15º. Nelle controversie cristologiche che si ebbero nei secc. 17º-19º, i conventi dei discendenti spirituali di E., in Eritrea e nel ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...