Fisico russo (Dorpat 1804 - Roma 1865). Prof. all'univ. di Pietroburgo, precettore dei figli dello zar Nicola I. È noto per la legge che porta il suo nome (legge di Lenz) e stabilisce la polarità della [...] forza elettromotrice indotta in un circuito elettrico quando varia il flusso magnetico concatenato con tale circuito: "la forza elettromotrice indotta tende a opporsi alla variazione di flusso che la genera" ...
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Critico letterario (n. Giëvka, Char´kov, 1890 - m. 1939). Figlio di un ministro liberale dello zar, emigrò in Inghilterra subito dopo la rivoluzione del 1917. A Londra, dove tenne la cattedra di letteratura [...] russa, pubblicò una celebre storia della letteratura russa (A his tory of Russian literature, 1926) e uno studio fondamentale su A. S. Puškin (Pushkin, 1926). Tornato nel 1932 in patria, svolse un'intensa ...
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Patriota greco (n. 1793 - m. Nauplia 1832), fratello di Alessandro; si distinse come ufficiale dello zar nella campagna antinapoleonica del 1814; quando il fratello varcò il Prut, si recò come suo luogotenente [...] nel Peloponneso in rivolta (1821); e nel primo periodo della lotta antiturca fu tra i capi più influenti, tanto che nel gennaio 1822 fu eletto presidente della prima assemblea legislativa della Grecia ...
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SUSSANIN, Ivan
Antonij Vasiljevic Florovskij
Contadino russo del villaggio Domnino (distretto di Kostroma), celebre per aver salvato il primo zar moscovita della dinastia dei Romanov, Michail Fedorovič, [...] tempo con la madre presso il villaggio di Domnino. Una banda polacco-lituana fece il tentativo di arrivare fino al nuovo zar e di ucciderlo per far trionfare il suo rivale, chiamato in precedenza a Mosca, il principe polacco Ladislao. Il contadino S ...
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Kronštadt Città e base navale russa, presso San Pietroburgo. Fu fondata nel 1703, per volontà dello zar Pietro il Grande, come fortezza sull’isola di Kotlin, a difesa di San Pietroburgo, e dotata dei [...] porti militare e commerciale.
Per la sua importanza strategica fu fortificata più volte nel 19° sec. fino a divenire il primo porto del Baltico e base navale inespugnabile agli Anglo-Francesi nella guerra ...
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Scrittrice tedesca (Pietroburgo 1861 - Gottinga 1937). Figlia di un generale, di origine francese, al servizio dello zar, si stabilì giovane in Occidente, dove, colta e sensibile alle novità della cultura, [...] entrò in contatto con personalità e ambienti intellettuali. Amica per un breve periodo di Nietzsche, poi di Rilke, scrisse su entrambi con partecipe penetrazione (F. Nietzsche in seinen Werken, 1894; R. ...
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Moneta divisionale russa, equivalente alla centesima parte di un rublo. Sul conio era rappresentato (1535-1719) lo zar a cavallo con una lancia (in russo kop´ë) in mano. ...
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Diplomatico russo (Lisbona 1780 - Pietroburgo 1862); di origine tedesca, fu addetto diplomatico a Berlino e all'Aia, poi consigliere all'ambasciata russa a Parigi (1808-11) dove si fece notare per la sua [...] riduceva i vantaggi ottenuti dalla Russia col trattato del 1833. Scoppiata la rivoluzione ungherese del 1848, N. convinse lo zar ad aiutare l'Austria nella repressione. Nonostante i suoi sforzi, non riuscì a impedire lo scoppio della guerra di Crimea ...
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Sistema di relazioni tra Stato e Chiesa, vigente nell’Impero romano d’Oriente e nella Russia degli zar, in virtù del quale il potere civile estendeva la propria competenza al campo religioso anche nei [...] suoi problemi disciplinari e teologici ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, da Bisanzio, i re di Bulgaria...
zar
żar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione di Gondar (Etiopia) e diffuso nei vicini...