RUSTICUCCI, Iacopo
Silvia Diacciati
– Nacque verosimilmente a Firenze intorno al 1200 da famiglia non conosciuta.
Nulla di lui è noto prima di alcuni documenti sangimignanesi che lo ricordano tra i [...] primo fu nominato podestà per l’anno seguente, mentre il secondo fu ricompensato con due libbre di prezioso zafferano «pro merito sui servitii prestiti tempore domini Teghiarii in mense novembris coram potestate et consilio Florentie, contradicendo ...
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Vedi OLYMPOS dell'anno: 1963 - 1963 - 1996
OLYMPOS (Ὄλυμπος)
C. Bayburtluoglu
Città situata a O del golfo di Antalya, tra Phaselis e il Capo Gelidonya, alle pendici meridionali del monte chiamato Çirali-Yanartaş, [...] a sua volta una base veneziana.
Metodio (300 d.C.) ci informa che la città era celebre per la produzione dello zafferano oltre che per una fiamma di gas naturale che ai suoi tempi doveva essere assai grande e brillante.
I resti archeologici di ...
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BALDASSARRE da Fossombrone
Giuseppe E. Sansone
Scarsissime le notizie su questo segretario e cancelliere del marchese di Mantova Lodovico III, il quale, in una lettera del 2 luglio 1452, lo chiama "dilectum [...] capace di porsi in spalla mezza Brindisi; o come quei due ghiottoni che si divisero una torta per la quale, solo di zafferano, s'erano spesi settemila ducati; o come lo struzzo che aveva tali dimensioni da poter tenere fra le zampe tutta Milano; o ...
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Prodotti destinati a essere applicati sul corpo allo scopo di igiene, profumazione, protezione, modificazione dell’aspetto estetico. La normativa stabilisce che i c., non essendo medicamenti, non possono [...] . Le materie prime più adoperate erano l’antimonio o il nerofumo per il bistro per sopracciglia e ciglia, il minio e lo zafferano per i rossetti che colorivano guance e labbra, la salvia per i denti; la biacca, il sublimato d’argento, il borace, l ...
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Farmaceutica
Preparato liquido ottenuto per azione di solventi su sostanze vegetali essiccate (droghe), in forma facilmente assimilabile dall’organismo; le t. di droghe animali, già assai rare un tempo, [...] nel Rinascimento raggiunse un livello altissimo. I coloranti si ricavavano allora da sostanze naturali, quali la cocciniglia, lo zafferano, i licheni, il guado (sostanza colorante turchina) ecc. La scoperta della mordenzatura al sale di stagno portò ...
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Organizzazione del commercio interno e internazionale (p. 962 e 964). - Dal 1929 nella maggior parte dei paesi l'organizzazione del commercio interno e internazionale non ha subito sostanziali modificazioni. [...] . Alla fine del 1937, risultavano costituiti ammassi obbligatorî per il grano, i bozzoli, la canapa, la lana, la manna, lo zafferano e fissati per legge anche gli anticipi da pagare agli agricoltori, i prezzi finali da liquidare e i prezzi di vendita ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I libri liturgici e la suppellettile
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il passaggio dalla tradizione orale all’uso [...] e asciugata dall’untuosità, un ulteriore passaggio può essere costituito dalla tintura dei fogli, spesso con la porpora o con lo zafferano.
Dopo la rigatura, i fogli sono pronti per ospitare la scrittura del testo, che di norma precede la decorazione ...
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OTTAVIANI, Vincenzo
Franco Pedrotti
-- Nacque a Mercatale di Sassocorvaro (Pesaro) il 22 agosto 1790.
Laureatosi in medicina nel 1814 all'Università di Urbino, compì diversi viaggi di studio a Firenze, [...] per gli studenti – descrive caratteristiche e proprietà di varie specie della flora appenninica, come la belladonna, il colchico, lo zafferano, l'aconito, la cicuta, la digitale, la genziana, e anche di specie esotiche come la noce vomica, la fava ...
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TAPPETO (lat. tapetum; gr. τάπης; fr. tapis; sp. alfombra; ted. Teppich; ingl. carpet, rug)
Emilio MAGALDI
Ernst KUHNEL
Filippo ROSSI
Vittorio FERRARI
Tessuto, generalmente di lana, destinato all'arredamento.
Storia [...] delle lane è data dalla Rubia tinctorum, che dà un rosso mattone di diverse gradazioni, dallo zafferano selvatico che dà un giallo rossastro, dal vero zafferano che dà il giallo, dalla cocciniglia che dà il rosso carminio, dalla scorza dell'indaco ...
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LACCHE
Fabrizio CORTESI
Carlo Alberto PETRUCCI
Alessandro BERETTA
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Giovanni Vacca
Con lo stesso nome lacca (dal persiano lāk, ind. lākh "lacca rossa") si designano tre prodotti fra loro diversi [...] bianchi argentati; il solfuro giallo d'arsenico per i gialli verdi, che divengono intensi con l'aggiunta dell'indaco; lo zafferano per il rosso carminio; il carbone, la limatura di ferro nell'aceto per i neri.
Prodotti simili alla lacca del Giappone ...
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zafferano
żafferano s. m. [dall’arabo za῾farān]. – 1. a. Pianta erbacea delle iridacee (Crocus sativus), originaria dell’Asia occid. e coltivata, per la droga fornita dai suoi stimmi secchi, nell’Europa sud-occid.; in Italia la coltura della...
zaffera
żàffera (o żàffara) s. f. [affine a zaffiro]. – Nell’industria della maiolica, un particolare turchino, quasi nero, usato in rilievo, che contraddistingue un tipo di maiolica italiana della metà del sec. 15°.