Botanica
Germoglio assai raccorciato con l’aspetto d’una grossa gemma, di forma spesso ovata, sotterraneo; i b. sono frequenti nelle Monocotiledoni (giacinto, tulipano ecc.). Il fusto del b., chiamato [...] ma nella parte caulinare che s’ingrossa a guisa di tubero mentre le foglie che l’avvolgono rimangono sottili (per es. zafferano, muscari).
Anatomia e medicina
Struttura simile per forma a un b. vegetale. B. dell’aorta Tratto espanso col quale l’aorta ...
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CUOIO
R. Nenno
Strato della pelle di alcuni animali, opportunamente trattato e sottoposto al procedimento chimico della conciatura, che lo rende inalterabile. Sebbene qualsiasi tipo di pelle possa essere [...] colorazioni si ottengono con coloranti naturali attraverso un procedimento simile a quello applicato ai tessuti, per es. il giallo con lo zafferano, con le bacche di Avignone e il legno giallo, il verde con il verderame, il blu con l'indaco, il rosso ...
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TINTURE (lat. scient. tincturae)
Agostino Palmerini
Preparazioni farmacologiche le quali contengono in solventi appropriati soluzioni di principî attivi di droghe. La droga dev'essere seccata all'aria [...] gr. 10, alcool a 70° q. b.); t. di oppio crocata o laudano liquido del Sydenham (laudanum: oppio polverato parti 15, zafferano 5, cannella 1, garofani i, alcool a 60° 70, acqua 70); t. di poligala. (t. senegae [percolaz.]: radice di poligala [polv ...
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Paese della provincia di Aquila, situato su una duplice collina (465 m.) che domina da SO. il sottostante vasto piano alluvionale, detto Piano di Capestrano, allungato per oltre 6 km. in dolce declivio [...] vigneti e i mandorleti; nei luoghi meglio esposti cresce bene l'olivo. Coltura un tempo più diffusa era quello dello zafferano. I monti, quasi interamente diboscati, hanno buoni pascoli. Al margine occidentale del Piano, poco a N. del paese una serie ...
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VALCHIUSA (fr. Vaucluse; A. T., 35-36)
Luchino Franciosa
Dipartimento della Francia meridionale, costituito con una parte della Provenza, con il Venosino e con l'Orange, compreso tra i dipartimenti di [...] di cereali (frumento 220 mila tonn., avena 138 mila), di patate (1,2 milioni di tonn.) di frutta (specialmente mandorle), di zafferano, e delle vaste colture di olivi, gelsi e viti (540 mila ettolitri di vino). Per ¼ il territorio è coperto da boschi ...
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PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] anni di attesa, conseguì la cittadinanza basileese, in virtù della quale fu accettato, il 14 novembre, nella corporazione dello zafferano. Fu solo allora che Perna poté mettere su bottega e firmare in autonomia le opere stampate in proprio. Questo ...
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coloranti
Andrea Carobene
L'arcobaleno in una formula chimica
Divisi in tinture e pigmenti, i coloranti sono utilizzati nella produzione di cibi, di vestiti, ma anche per modificare il colore degli [...] legno rosso, o il legno azzurro. Un altro colorante estremamente diffuso, utilizzato ancora oggi per cucinare, è lo zafferano, che fornisce una tinta gialla dai toni caldi.
Intuizione inglese
Il primo colorante artificiale fu scoperto quasi per caso ...
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Nome col quale gli alchimisti chiamavano la sostanza che doveva trasformare i metalli vili in oro, e che poteva essere solida, in polvere o liquida. Questa stessa sostanza, sotto forma di tintura, o una [...] gr. 350), usato come tonico ed eupeptico. Altri tipi d'elisir comunemente usati sono l'elisir di Garus (v. zafferano); l'elisir paregonico (v. oppio); l'elisir viscerale di Hoffmann (corteccia d'arancio, di cannella, estratto di genziana, assenzio ...
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Vedi COLORE dell'anno: 1959 - 1994
COLORE
P. Zancani Montuoro*
Fin dai primordi l'uomo è stato impressionato dal colore, ed ha imparato a sfruttare le risorse, che la natura gli offriva, per procurarsi [...] , gesso o smalto polverizzato. Accanto ai colori minerali altri se ne adoperavano di origine organica come l'indaco e lo zafferano, in maniera limitata nell'arte, ma in gran copia, invece, per gli usi industriali (tintura di stoffe, legno, cuoio, ecc ...
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PILOTI, Emanuele
Antonio Musarra
PILOTI, Emanuele. – Nacque a Creta, con ogni probabilità verso il 1370-1371, da una famiglia veneziana.
Incerta è la precisa località d’origine, anche se la presenza [...] Soggiornò anche a Venezia, dedicandosi al trasbordo di merci nel Levante (principalmente seta, velluto, panni dorati, ambra, zafferano, vino). Fu in buoni rapporti sia con i latini, dai quali era soprannominato «Mannoli» (verosimilmente un diminutivo ...
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zafferano
żafferano s. m. [dall’arabo za῾farān]. – 1. a. Pianta erbacea delle iridacee (Crocus sativus), originaria dell’Asia occid. e coltivata, per la droga fornita dai suoi stimmi secchi, nell’Europa sud-occid.; in Italia la coltura della...
zaffera
żàffera (o żàffara) s. f. [affine a zaffiro]. – Nell’industria della maiolica, un particolare turchino, quasi nero, usato in rilievo, che contraddistingue un tipo di maiolica italiana della metà del sec. 15°.