GIOVANNI (Zuan) di Gara (di Garra)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Nacque da Giacomo, a Riva del Garda tra il secondo e il terzo decennio del secolo XVII (dalla registrazione di morte, stilata il 6 dic. [...] e di Mosheh Galanti, il Devar Šemu'el di Shemuel Aboav. Nella sua vasta produzione si trovano anche rare opere in yiddish, come Orek Yamim (1599) o Dinim we-Seder (1602); qualche testo latino, quali i Commentaria in quartum et quintum Decretalium ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] piani-sequenza che ne costituiscono lo scheletro, il film risuona dell'intreccio complicato delle lingue: l'ebraico, il polacco, lo yiddish, il russo, che spesso si sciolgono in canto. Kedma è l'alba disperata che sorge su uno Stato non ancora nato ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] gusto per la rivisitazione ironica mostrata dietro alla cinepresa insieme con il fratello Joel, e ripropone la miscela di umorismo yiddish e di screwball comedy che caratterizza i loro film.
Bibliografia
Joel e Ethan Coen, a cura di F. Suriano, Roma ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] quintessenziale dell'humour ebraico, e perfetta personificazione dello shlemiel, il perdente per antonomasia che ricorre nella narrativa yiddish e poi in quella ebraico-statunitense, C. non doveva mai negare queste origini, peraltro smentite dalle ...
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LEVI, Primo
Simona Foà
Nacque a Torino, il 31 luglio 1919, da Cesare e da Ester Luzzati.
I genitori erano ebrei piemontesi (il padre, ingegnere, aveva talvolta soggiornato all'estero per lavoro), si [...] Einaudi, e vinse i premi Viareggio e il Campiello.
Per costruire un vero e proprio romanzo storico il L. studiò l'yiddish e si documentò sulle attività delle bande di partigiani ebrei; di una di queste bande lesse il diario conservato presso la ...
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yiddish
‹i̯ìdiš› (o jiddisch) s. m. e agg. [forma alterata dell’agg. ted. jüdisch «ebreo, giudeo»]. – Lingua della comunità degli ebrei ashkenaziti diffusisi in Europa centrale e orientale fin dal sec. 10° e assai vicina – spec. in origine...
yiddishofono
s. m. e agg. Chi o che si esprime in yiddish, lingua propria delle comunità degli ebrei ashkenaziti, che si caratterizza per la fusione di elementi tedeschi, ebraico-aramaici, neolatini e slavi. ◆ Secondo le ultimissime rilevazioni,...