Profeta ebreo, terzo dei grandi dopo Isaia e Geremia, vissuto tra la fine del sec. 7º e l'inizio del 6º a. C. Da lui prende il nome un libro biblico in quattro parti: la prima con le profezie precedenti [...] remissione il castigo. È una punizione collettiva, questa, che segue la violazione da parte degli Ebrei del patto contratto con Yahweh sul Sinai; ma gli esuli debbono guardarsi anche dalle colpe individuali, per cui, a meno che non si convertano ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] esperienza inferiore dell’animo umano nel piano religioso.
La r. è uno dei motivi fondamentali della teologia biblica: nel Vecchio Testamento Yahweh è il «Dio nascosto» (Is. 45, 15), la cui maestà rimane velata anche nelle teofanie con le figure più ...
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samaritani
Popolazione dell’antica Palestina settentrionale, sorta dalla fusione degli israeliti rimasti nel Paese, dopo la deportazione di parte della popolazione da parte degli assiri nel 721 a.C., [...] . Inizialmente tuttavia si ebbero pratiche idolatriche. Intorno al 320 a.C. i s. costruirono sul monte Garizim un tempio a Yahweh, contrapposto a quello di Gerusalemme; tale tempio fu distrutto nel 128 a.C. da Giovanni Ircano. Accanto alla legge ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] quali incominciavano i messaggi e i vaticinî dei profeti, che conchiudevano sovente con la sinonima: parola di Jahvè" (nĕ'um Yahweh; nĕ'um è radice ebraica non adoperata mai fuori di questa espressione tecnica). Sentivano dentro di sé Dio, che loro ...
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David
Re del regno d’Israele (1000 ca.-960 a.C., secondo la tradizione biblica). Non si hanno dati coevi né resti archeologici a lui attribuibili, e la sua figura storica è molto dubbia; ma la «casa [...] a una dinastia che, nella tradizione biblica, sarebbe durata fino all’esilio babilonese. Non poté costruire il tempio di Yahweh, per scontare i peccati commessi, e ormai vecchio lasciò quest’incombenza al figlio Salomone. La successione al trono fu ...
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Giuditta (Iudìt)
Guy Dominique Sixdenier
Nell'omonimo libro deuterocanonico dell'Antico Testamento (escluso dal canone ebraico e protestante; il testo originale ebraico è andato perduto) si racconta [...] profondamente religiosa: Dio, il Dio dei padri, Dio delle battaglie, è sempre onnipotente e onnipresente nella storia. Yahweh è pure Dio della giustizia: il suo popolo non essendo, allora, infedele ma ingiustamente oppresso, meritava la vittoria ...
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biologia In embriologia, l’insieme dei materiali di riserva contenuti nel citoplasma della cellula dell’uovo che vengono utilizzati per la costruzione dell’embrione e metabolizzati da questo anche in periodi [...] con culto orgiastico, ma quando Mosè scese dal monte lo fece bruciare. Più che un idolo, era forse una raffigurazione di Yahweh; come tale fu riconosciuto, dopo la divisione del regno ebraico, nei santuari del Nord a Betel e Dan. zoologia Il nato ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] , Matteo, come indicazione che in G. C. si sono realizzate le profezie messianiche (specie su Emmanuel e sul Servo sofferente di Yahweh: Isaia 7, 14; 9, 5; 52, 13-53, 12; ecc.). Più difficile e discussa l'altra apposizione, "Nazareno" (Ναζαρηνός) o ...
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TRONO
F. Canciani
A. Tamburello
Nel presente articolo vengono considerati come t. tutti quei seggi che, distinguendosi spesso per fasto di esecuzione, esprimono di solito o rappresentano l'autorità [...] la divinità, in t. o stante, è portata da esseri fantastici o reali connessi all'aria ed al mondo astrale; anche il t. di Yahweh è portato da ζῷα, da cherubini (Ezech., i, 4 ss.; x, 1). Il t. assume così un proprio valore cosmologico.
Dall'Urartu ci ...
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KUNTILLET 'AĞRUD
G. Palumbo
Località nel deserto del Negev, c.a 60 km a SE di Kadeš Barnea; è stata scavata dal 1975 al 1978 da una missione dell'Università di Tel Aviv diretta da Z. Meshel. Il sito, [...] una lira, che è stata interpretata da W. G. Dever come una raffigurazione della dea Ašera, il cui nome compare associato a quello di Yahweh sulle iscrizioni dei pìthoi, e che potrebbe testimoniare l'esistenza di un culto della dea come consorte di ...
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Yahweh
‹iahu̯èh› s. m., ebr. – Nome di Dio, che dagli Ebrei non viene mai pronunciato, per cui la sua forma è nota da adattamenti greci; la scrittura consonantica Yhw, Yh, Yw della parola, che compare in papiri aramaici, fa supporre una pronuncia...
yahwista
‹iavì-› agg. (pl. m. -i). – Relativo a Yahweh. Con uso sostantivato, è anche denominazione convenzionale della prima delle quattro fonti che, secondo una diffusa ricostruzione filologica, sono confluite a costituire il testo del Pentateuco,...