MARMOCCHI, Francesco Costantino
Gabriele Paolini
– Nacque a Poggibonsi, nel Senese, il 26 ag. 1805 da Giulio, doganiere, e da Caterina Bertoloni.
In base all’iscrizione sulla sua tomba, nel cimitero [...] di opere appena uscite in Francia o in Spagna (come quelle di F. Hernández, F. Montesinos, H. Alvarado Tezozómoc, F. Xeres sulla conquista spagnola del Perù e del Messico), dava prova di una singolare e anticipatrice attenzione per le culture ...
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Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima. Nonostante il suo esiguo sviluppo demografico (78.000 ab. nel 1930), rimane senza dubbio una delle più importanti città spagnole. La sua origine risale [...] il nome di Cadice; si suppone che la città abbia avuto allora scarsa popolazione e che dipendesse dal vescovado di Xeres. Nel 711 il generale arabo Tarik, dopo un primo, vano tentativo nell'anno precedente, conquistò Cadice. Durante il dominio ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] , amantiglio, guinare, riva (parte più alta della nave), viratore. Nell’ambito della gastronomia abbiamo caramella, cioccolatino, xeres (dal nome della città andalusa di Jerez, dove si produce questo vino). In quello della politica, camarilla ...
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TABACCO
. Storia. - L'origine americana del tabacco è indubbia, perché - come sarà detto in seguito - l'enorme maggioranza delle specie del genere Nicotiana è nativa delle regioni intertropicali e subtropicali [...] delle circoscrizioni della Macedonia orientale e occidentale e della Tracia e fra questi i più ricercati sono i basmá Xanti, Xeres, Makalla, Cavala, Zichna, e il bashi-bagli Porsucian e Drama.
Di questi ultimi i più importanti centri di commercio ...
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xeres
xères s. m. [dallo spagn. Xeres, grafia arcaica del nome della città di Jerez 〈kħerètħ〉 de la Frontera]. – Vino liquoroso spagnolo, più noto in commercio con la forma ingl. sherry (v.).
albiglio
albìglio s. m. [dallo spagn. albillo, der. di albo «bianco»]. – Vitigno molto diffuso in Spagna (dove fra l’altro serve alla preparazione dei vini xeres) e introdotto anche in Italia da tempo remoto.