DE FILIIS, Anastasio
Maria Muccillo
Nacque a Temi da Paolo nel 1577, della madre nulla si sa.
Una lettera manoscritta del 3 sett. 1822 (cod. Vat. lat. 9684, f. 116rv) dell'erudito Pietro Antonio Megalotti [...] dipendenze secondo i più moderni non men che antichi sistemi di filosofia". Berti, Antecedenti al Processo galileiano e alla condanna della dottrina copornicana, ibid., s. 3, X (1882-83), p. 71; D. Carutti, Breve storia d. Accademia dei Lincei, Roma ...
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solvere [partic. pass. soluto e solvuto, che talvolta si alternano all'interno della tradizione manoscritta: cfr. Pd XV 52; solve, in rima, cong. pres. II singol.]
Antonietta Bufano
Significa " sciogliere [...] solvetemi quel nodo / che qui ha 'nviluppata mia sentenza (If X 95: è il problema della prescienza dei dannati, su cui D. assoluta: tu mi contenti sì quando tu solvi, / che, non men che saver, dubbiar m'aggrata).
Anche il peccato può essere visto " ...
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MARCHESI, Giulio
Marina Toffetti
Nacque probabilmente a Verona, come risulta dal frontespizio della sua prima opera, Canzonette a tre voci… libro primo (Venezia, G. Vincenti, 1586), presumibilmente [...] suol ricrear l'animo e passar lietamente le ore men fruttuose del giorno" (Canzonette…). A Verona, dove M.C. Bradshaw, Performance practice and the falsobordone, in Performance Practice Review, X (1997), pp. 224-247; R.L. Kendrick, The sounds of Milan ...
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Salomonio degli Alberteschi, Mario
Lucio Biasiori
Nato a Roma nel 1450 e ivi morto forse nel 1533, S. (noto anche come Salamonio, Salamone o Salamoni) è conosciuto soprattutto per il De principatu, [...] dedica a un membro della famiglia Medici (il papa Leone X per S.) –, ascrivendo tuttavia il De principatu alla tradizionale Romolo (f. 16 r-v); la celebrazione dei «magni vostri non men che nostri Romani» che «incutevano timore de relligione» e dei « ...
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chiaro
Lucia Onder
Nel senso di " luminoso ", con valore contrario a ‛ oscuro ', cui è contrapposto in Cv IV II 4 una medesima cosa sia dolce e paia amara, o vero sia chiara e paia oscura, l'aggettivo [...] nel caldo amore la carità dello Spirito Santo. In Cv I X 8 la fama, che - metaforicamente - rende illustri, famosi gittano sopra la chiarezza de la bontade, si che la fanno parere men chiara e men valente, e Pg XXVI 107 Tu lasci tal vestigio, / per ...
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Vedi RIETI dell'anno: 1965 - 1996
RIETI (v. vol. VI, p. 687)
A. M. Reggiani
La pianta del centro antico è un esempio di sopravvivenza urbanistica: al foro, localizzato sotto Piazza Vittorio Emanuele, [...] D. Brusadin, Su un'urna a capanna di Campo Reatino, ibid., n.s. X, LXV, 1956, pp. 449-454; A. Sacchetti Sassetti, Guida illustrata di in MEFRA, LXXXI, 1969, pp. 601-626; T. P. Wieseman, New Men in the Roman Senate, 139 B.C.-14 A.D., Oxford 1971, pp. ...
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migliore
Domenico Consoli
Come aggettivo e come pronome ha il senso generico di " più buono ", senso che si precisa semanticamente secondo l'uso e la funzione contestuale del vocabolo. In una prima [...] le sue cose sempre paiono migliori che non sono, e l'altrui men buone (" di maggior valore "; per converso lo pusillanimo sempre le (cfr. s. Tomm. Comm. gen. et corrupt. II lect. X " Natura semper desiderat quod melius est "; Sum. theol. I 89 1c ...
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forte (avv.)
Vincenzo Valente
È di largo impiego sia in verso che in prosa, e presente in tutte le opere di Dante. La varietà dei riferimenti comporta diverse gradazioni di significati, che non è difficile [...] 3). A questi esempi si assimilano per affinità di concetti numerose occorrenze del Fiore: X 3, XX 14, XXV 8, XXXII 5, LV 7, LXXIII 3, men forte a le nostre pupille, l'espressione men forte (preferita dal Petrocchi alla lezione tradizionale men tosto ...
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provare [prove, in rima, II singol. pres. indic. e cong., III singol. pres. cong.]
Antonietta Bufano
Il valore più frequente del verbo, talora usato in connessione con ‛ prova ' (v.), è quello di " [...] pruova in X 8]... E che elle siano imperfette... pruova lo testo quando dice, ecc. (§ 3; cfr. anche X 7 pruovo po' che d'ancider me... ti prove; XCI 99 e 102 Canzone, a' tre men rei di nostra terra / te n'anderai... / li due saluta, e 'l terzo ...
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magnanimo
Domenico Consoli
La qualifica di m. isola nelle opere dantesche una ben precisa categoria morale, alla cui formazione aveva contribuito in modo determinante la dottrina aristotelica della [...] le sue cose sempre paiono migliori che non sono, e l'altrui men buone: lo pusillanimo sempre le sue cose crede valere poco, e l non mutò aspetto, / né mosse collo, né piegò sua costa (If X 73).
Bibl. - R.A. Gauthier, Magnanimité. L'idéal de la ...
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fantaecologista
(fanta-ecologista) agg. Detto di narrazione che prefigura scenari futuri drammatizzando i temi degli squilibri ecologici e ambientali derivanti, direttamente o indirettamente, dall'azione umana. ♦ [tit.] Libri per ragazzi:...
contrasto
s. m. [der. di contrastare]. – 1. Il contrastare, nei varî sign. del verbo: a. Ostacolo, impedimento: trovare, incontrare c. in qualche cosa; Rivolger le sue forze ove contrasto Men duro trovi alfin si riconsiglia (T. Tasso). b....