Professioni
Willem Tousijn
di Willem Tousijn
Professioni
Introduzione
Nel linguaggio corrente il termine italiano 'professione', così come il suo equivalente francese, viene usato assai spesso in [...] del rapporto medico-paziente (v. Parsons, 1951, cap. X), costituisce una puntuale applicazione dei concetti propri della teoria in "Sociology", 1969, III, 1, pp. 37-53.
Hughes, E.C., Men and their work, New York 1958.
Jackson, J.A. (a cura di), ...
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Società animali
Giorgio Celli
Il problema della socialità tra gli animali
Le società animali, perlomeno quelle più famose e complesse delle api e delle formiche, costituivano già per Darwin un appassionante [...] R.A., Jolly, C.J., Social groups of monkeys, apes and men, London 1970 (tr. it.: La vita sociale delle scimmie, Milano 1972 pp. 421-506 (tr. it.: Il disagio della civiltà, in Opere, vol. X, Torino 1978, pp. 557-630).
Frisch, K. von, Aus dem Leben der ...
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per
Aldo Duro
La preposizione ha in D. un totale di 3320 ricorrenze: 1386 nella Commedia, 220 nella Vita Nuova, 236 nelle Rime, 1161 nel Convivio, 282 nel Fiore, 35 nel Detto. Non è mai presente, nelle [...] per la piaga e l'altro per la bocca / fummavan forte; Cv III X 4 come s'io fosse stato [diafano], così per ogni lato mi passava lo (in frase negativa, If XV 100 Né per tanto di men parlando vommi / con ser Brunetto); per tempo, prematuramente (If ...
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volere
Alessandro Niccoli
Le presenze di v. nell'opera dantesca assommano a 694 (Vita Nuova 60; Rime 53; Rime dubbie 13; Convivio 182; Inferno 79, Purgatorio 84, Paradiso 75; Fiore 131; Detto 17), distribuite [...] Rime LXXXVII 10, Cv III VII 16, IV V 3, XXIV 17, Pg VII 122, VIII 66, X 108, XIII 117, XIV 79, Pd VI 55, VII 56, XXII 95, XXV 40 e 85, precedentemente enunciato (cfr. 5.): del non sapere ben sé menare le più volte non è l'uomo vituperato, ma del ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] a Giordano da Pisa. Il G. lasciava una Firenze men che mai pacificata, in cui i Girolami non avevano praticamente professores", cc. 5-37, in Memorie domenicane, n.s., X (1979) [numero monografico con bibliografia]; Id., Dibattito sulla durata legale ...
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quando
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, introducendo proposizioni interrogative, avverbio interrogativo) temporale di frequenza alquanto elevata nell'opera dantesca, in particolare nel Convivio (quasi [...] localistico assai accentuato, come in VIII 20 e 4, IX 3 [due volte], X 2, e IV X 7); II VIII 10 (cfr. XIII 6, IV VIII 15 e XVI 7, XXIX 89 e 90 ancor questo qua sù si comporta / con men disdegno che quando è posposta / la divina Scrittura o quando è ...
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parere (verbo)
Antonietta Bufano
Quanto alla morfologia, sono da notare le seguenti forme: par, indic. pres. II singol. (Pg XXIV 40) e spessissimo III singol.; all'imperf. indic. anche pariemi (Pg XXXI [...] a Enea, non pare indegno ad omo d'intelletto, If II 19; ripensando / a quel parlar che mi parea nemico, X 123, e XXVII 99; acciò che 'l fatto men ti paia strano..., XXXI 30; lo salire omai ne parrà gioco (Pg II 66, da accostare a XXII 18), e IV ...
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similitudine
Lucia Onder
Antonino Pagliaro
Il termine compare 26 volte nel Convivio, una volta nel Paradiso e una nella Vita Nuova.
Il valore più comune di " somiglianza " si registra in Cv IV XII [...] i gru van cantando lor lai, ha il suo precedente in Virgilio Aen. X 262 ss., dove il gridare dei Teucri viene illustrato con il richiamo al vi stava capofitto: If XIX 16 ss. Non mi parean men ampi né maggiori / che que'...; questa immagine, il cui ...
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cielo
Andrea Mariani
Ideale Capasso - Giorgio Tabarroni **
. Termine dalle moltissime occorrenze, compare nell'opera dantesca 349 volte (e 2 nel Fiore). Più spesso è usato nel Convivio, ma anche nelle [...] V 105, VI 30, VII 8 e 24, X 36, XIII 69, XIV 11 e 148, XVII 17, XXIII 107, XXXII 75, Pd I 74, V 118, VII 48, IX 76, X 93, XI 11, XVI 6, XVII 115, XVIII un modo; e però sotto 'l segno / idëale poi più e men traluce, Pd XIII 67-69; cfr. Cv III VII 2-3 ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 23 apr. 1597, da Tommaso di Gasparo del ramo detto della Madonna dell'Orto e da Marina di Vincenzo Pisani, sin dall'adolescenza la sua esistenza - resa [...] penuria... di tutte le cose", rovinosa, per "una fortuna men che mediocre come la mia", meritano, questa volta, qualcosa di a lui "unito in tutto", laddove attribuirà ad Innocenzo X la estraneità della S. Sede alla fase conclusiva, rilevando come ...
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fantaecologista
(fanta-ecologista) agg. Detto di narrazione che prefigura scenari futuri drammatizzando i temi degli squilibri ecologici e ambientali derivanti, direttamente o indirettamente, dall'azione umana. ♦ [tit.] Libri per ragazzi:...
contrasto
s. m. [der. di contrastare]. – 1. Il contrastare, nei varî sign. del verbo: a. Ostacolo, impedimento: trovare, incontrare c. in qualche cosa; Rivolger le sue forze ove contrasto Men duro trovi alfin si riconsiglia (T. Tasso). b....