KOLLÁR, Jan
WolfangoGIUSTI
Poeta cèco, nato il 29 luglio 1793 a Mošovce in Slovacchia, morto il 24 gennaio 1852 a Vienna. Studiò a Jena, in seguito divenne pastore protestante a Budapest e negli ultimi [...] canti, gli ultimi due ingenuamente imitati dalla Divina Commedia. K. Havlíček, connazionale e contemporaneo del K., osservò giustamente che K. era un archeologo in poesia e un poeta in archeologia (Rozpravy o jménach; počátkach i starožitnostech ...
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FRANKO, Ivan
WolfangoGiusti
Poeta ucraino nato nel 1856 presso Drohobycz (allora Galizia). Nel 1875 entrò all'università di Leopoli dove subì nei primi tempi gl'influssi "moscofili", miranti ad assorbire [...] linguisticamente e culturalmente la gioventù ucraina nell'orbita russa. Ma ben presto divenne un acceso seguace della corrente ucraina e per conseguenza della sua attività politica le autorità austriache ...
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KRÁL', Janko
WolfangoGiusti
Poeta slovacco, nato a Liptovský Sv. Mikulaš il 24 aprile 1822, morto a Zlaté Moravce il 23 maggio 1876. Per la sua partecipazione alla rivoluzione del 1848 fu condannato [...] .
La migliore edizione delle sue Balady a piesne ("Ballate e canti") è quella pubblicata dalla Matica Slovenská, Turč. Sv. Martin 1923.
Bibl.: J. Vlček, in Dejiny lit. slovenskej, Turč. Sv. Martin, 1923; W. Giusti, in Riv. di lett. slave, III (1927). ...
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KUKUČIN, Martin
WolfangoGiusti
Pseudonimo dello scrittore slovacco Matej Bencúr, nato a Jasenova presso Dolmí Kubín il 17 maggio 1860, vissuto a lungo a Praga, in Dalmazia e nell'America Meridionale, [...] .
Tra le opere principali di K. si possono citare: Zápisky zo smutného domu (Cronache della casa triste; trad. it. di W. Giusti, Udine 1928), Neprebudený (Il ragazzo tardivo), Mišo, Dies irae, il romanzo in due volumi ispirato alla vita dalmata Dom v ...
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HAŠEK, Jaroslav
WolfangoGiusti
Scrittore cèco, nato a Praga il 24 aprile 1883, morto il 2 gennaio 1923 a Lipnice. La fama mondiale del H. è legata al racconto in quattro volumi intitolato Osudy dobrého [...] vojáka Švejka za světové války (Le avventure del bravo soldato Švejk durante la guerra mondiale), tradotto in quasi tutte le lingue europee ed anche in giapponese e in coreano. Il libro, lasciato incompiuto ...
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HVIEZDOSLAV, Pavel
WolfangoGiusti
Pseudonimo del poeta slovacco Pavel Országh, nato il 2 febbraio 1849 a Vyšší Kubín, morto l'8 giugno 1921 a Dolný Kubín. Scrisse i suoi primi versi in ungherese, sotto [...] l'influsso del Petöfi; poi subì gl'influssi dei principali poeti slavi, in prima linea di Mickiewicz, Slowacki, Puškin e Lermontov. Ha scritto tre notevoli componimenti epici in lingua slovacca: Hájnikova ...
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HORA, Josef
WolfangoGiusti
Poeta cèco, nato presso Roudnice l'8 luglio 1891.
Dalle sue prime raccolte di versi uscite durante la guerra e nell'immediato dopoguerra alla sua più recente produzione, [...] si nota un'evoluzione, caratteristica di parecchi poeti contemporanei cèchi: se nei suoi primi versi il poeta canta soprattutto la vita moderna, i problemi sociali, le aspirazioni del proletariato (Strom ...
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HLINKA, Andrej
WolfangoGiusti
Uomo politico slovacco, nato a Černova presso Ružomberok il 28 settembre 1864, morto a Ružomberok il 16 agosto 1938. Fu sacerdote cattolico e capo del partito "popolare". [...] Nel periodo della dominazione magiara in Slovacchia, fu uno strenuo difensore dei diritti della nazione slovacca, sul piano culturale, scolastico e politico. Nel 1906 e nel 1908 subì due successive condanne ...
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HOLEČEK, Josef
WolfangoGiusti
Scrittore cèco, nato il 27 aprile 1853 a Stožice, morto a Praga il 6 marzo 1929. La sua opera fondamentale è il romanzo Naši (I nostri; in parecchi volumi) che, nonostante [...] lungaggini e una certa pesantezza, è una narrazione interessante, con momenti di forza veramente epica, della vita dei contadini della Boemia meridionale. In tempi in cui il facile tipo di romanzo storico-patriottico ...
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KARÁSEK ZE LVOVIC, Jiří Josef Antonín
WolfangoGiusti
Poeta cèco, nato a Praga il 24 aprile r871. Passato il periodo di naturalismo psicologizzante dei suoi primi libri, subì relativamente presto una [...] trasformazione radicale (in parte per l'infflusso esercitato su di lui da Barbey d'Aurevilly, Wilde, Przybyszewski), diventando il più caratteristico rappresentante del decadentismo cèco: alla "fuga dalla ...
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