Scrittore svedese (n. Västeras 1936 - m. 2016). Di formazione filosofica e scientifica, seguace delle teorie di Wittgenstein, è figura centrale nel dibattito culturale del suo paese. Nella sua produzione [...] letteraria, della quale vanno segnalati soprattutto Den egentliga berättelsen om herr Arenander (1966; trad. it. L'autentica storia del signor A., 1969) e il ciclo di cinque romanzi sperimentali Spicckorna ...
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Scrittrice austriaca (Vienna 1924 - ivi 2021). Dapprima influenzata dal surrealismo, ha accolto in seguito la problematica del linguaggio promossa da Wittgenstein e dalla scuola viennese, giungendo a una [...] poesia di variazioni e di ristrutturazione sintattica. Significative le poesie raccolte in Tod durch Musen (1966) e le prose Minimonsters Traumlexikon (1968), Fantom Fan (1972). Distaccatasi poi da certi ...
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HEISSENBUTTEL, Helmut
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Rüstringen (Wilhelmshaven) il 21 giugno 1921. Influenzato, fra l'altro, dalla filosofia del linguaggio di Wittgenstein, muove dall'ambito [...] linguistico per farsi interprete e più ancora testimone della crisi esistenziale e sociale dell'epoca. La meccanizzazione, che investe ogni aspetto del reale umanamente controllabile, copre anche il campo ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] in parte dell'influsso di L. Wittgenstein - una concezione del linguaggio come raffigurazione della realtà, costituito di proposizioni molecolari riducibili a proposizioni atomiche, corrispondenti a dati sensoriali e non ulteriormente analizzabili. È ...
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Poetessa austriaca (Klagenfurt 1926 - Roma 1973). Ottenne il primo riconoscimento col premio conferitole dal "Gruppo 47" per le poesie riunite in Die gestundete Zeit (1953), nelle quali i motivi ideologici [...] della sua formazione intellettuale (Heidegger, Wittgenstein) s'incontrarono con il tema della generazione venuta dopo gli orrori della guerra nella dimensione d'un linguaggio spesso tormentato e astruso, ma sempre autentico. Nella successiva raccolta ...
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Scrittore tedesco (Rüstringen, Wilhelmshaven, 1921- Glückstadt, Schleswig-Holstein, 1996). Studiò ad Amburgo, dove ricoprì l'incarico di lettore presso l'editrice Claassen (1956-59); dal 1959 lavorò alla [...] 'alta responsabilità nel settore delle trasmissioni culturali. Influenzato, fra l'altro, dalla filosofia del linguaggio di Wittgenstein, interpretò ogni variazione della lingua come variazione nella concezione del mondo e dell'esistenza. Puntando su ...
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HANDKE, Peter
Luigi Quattrocchi
Scrittore austriaco, nato a Griffen (Carinzia) il 6 dicembre 1942. Programmaticamente avverso alla letteratura d'impegno (ma per questo tanto più propenso all'impegno [...] a intessere in sede poetica un articolato discorso che raccoglie suggestioni che di lontano risalgono fino a Wittgenstein in quanto teorico dell'inadeguatezza dell'espressione linguistica rispetto al reale da significare.
Specie agl'inizi, col ...
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Scrittore danese (Srydstrup, Jütland, 1925 - Humlebaek, Copenaghen, 1999). Pose al centro della sua narrativa il tema dell'alienazione rispetto a una realtà che si rivela inconoscibile. Nel romanzo d'esordio [...] di un processo razionale fine a sé stesso. Nelle opere successive, qualche apertura è offerta dalle teorie sul linguaggio di Wittgenstein da un lato, e dall'aspetto relazionale dell'esistenza dall'altro; in esse S. rinunciò allo scheletro narrativo ...
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Narratore, poeta e saggista nederlandese (Amsterdam 1921 - Utrecht 1995). Ancor più che nella poesia, è nel romanzo, esemplato sulla migliore tradizione naturalistica (ma con influenze di Kafka e Camus), [...] : Mandarijnen op zwavelzuur ("Mandarini in acido solforico", 1964), stroncature di fame consolidate, e inoltre i saggi su Wittgenstein, di cui tradusse in nederlandese il Tractatus logico-philosophicus (1975). Tra i suoi ultimi libri di narrativa ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...