Kertész, Imre
Armando Nuzzo
Scrittore e traduttore ungherese, nato a Budapest il 9 novembre 1929, insignito del premio Nobel per la letteratura nel 2002. Proveniente da una famiglia borghese, nel giugno [...] alla traduzione di prosa austriaca e tedesca (E. Canetti, H. von Doderer, F. Nietzsche, J. Roth, A. Schnitzler, L. Wittgenstein). Il suo primo romanzo, Sorstalanság (trad. it. Essere senza destino, 1999), terminato nel 1973 dopo dodici anni di lavoro ...
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Regista, scenografo, pittore e scrittore inglese (Northwood, Londra, 1942 - Londra 1994). Dopo aver frequentato il King's College di Londra, ha allestito alla fine degli anni Sessanta la prima mostra come [...] personaggio piuttosto che sulla ricostruzione storica. Ormai colpito dal male che lo porterà alla morte, ha realizzato Wittgenstein (1993), personale rilettura della vita del filosofo, e Blue (1993), uno struggente testamento affidato al colore blu ...
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Poeta austriaco (Salisburgo 1887 - Cracovia 1914). Dapprima influenzato da Baudelaire e dai simbolisti, T. trovò ben presto una propria via autonoma che anticipa molti degli esiti più significativi della [...] un affetto forse incestuoso) e di speranze di redenzione. Già ammirata da K. Kraus, da R. M. Rilke e da L. Wittgenstein, la lirica di T. è stata oggetto di una progressiva rivalutazione, nella quale non poca parte hanno avuto le interpretazioni di M ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] (1945-1959), Milano 1960.
Cacciari, M., Krisis. Saggio sulla crisi del pensiero negativo da Nietzsche a Wittgenstein, Milano 1976.
Cacciari, M., La Vienna di Wittgenstein, in ‟Nuova corrente", 1977, 72-73, pp. 59-106.
Cambon, G., La lotta con Proteo ...
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PIZZORUSSO, Arnaldo
Giovanna Angeli
PIZZORUSSO, Arnaldo. – Primogenito di Giuliano, avvocato, e di Eva Barsanti, nacque a Bagni di Lucca il 29 maggio 1923.
Dopo gli studi superiori al liceo classico [...] André Gide. Quanto importante fosse l’ascendente della filosofia analitica e, in particolare, dell’opera di Ludwig Wittgenstein emerse chiaramente specie in occasione degli interventi su Valéry, autore prediletto e più volte interrogato, analizzato ...
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Uomo politico romano (forse 82 a.C. - 30 a.C.) . Buon politico e valente comandante, fu stretto collaboratore di Cesare. Dopo la morte di questi, mirando alla successione, entrò in conflitto con il legittimo [...] basterà ricordare quella di A. Gide, con preludi e interludi musicali di F. Schmitt (1920). Numerose anche le opere musicali dello stesso argomento e titolo: notevoli specialmente quelle di F.E. Sayn-Wittgenstein (1889) e di G.F. Malipiero (1939). ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] da Marco Aurelio ai Ricordi di ➔ F. Guicciardini, alle Maximes di F. de La Rochefoucauld, fino a J.W. Goethe, L. Wittgenstein, T. Adorno e allo stesso Kraus.
Dal punto di vista formale è possibile caratterizzare la sentenza con un ridotto insieme di ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] che accantona l’immagine della m. come ritenzione di rappresentazioni si collocano poi le concezioni di G. Ryle e L. Wittgenstein: per il primo ricordare non implica una peculiare immagine mentale di ciò che viene ricordato, ma una capacità di fedele ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] , da scelte ideologiche ed estetiche non legate a un preciso orizzonte geografico (influenza rilevante ha il filosofo L. Wittgenstein). I lirici più validi si muovono a contatto con le esperienze formalizzanti più vive in Europa: su tutti P ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] europeo. Contemporaneamente si apriva, in nome di un ‘relativismo culturale’ e nella scia delle teorie linguistiche di L. Wittgenstein, una ‘terza fase modernistica’, volta a creare, per mezzo di una elaborazione linguistica, ‘modelli di realtà’: con ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...