LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] logical point of view, Cambrige (Mass.), 1953 (trad. it., Torino 1967); A. G. Gargani, Linguaggio ed esperienza in L. Wittgenstein, Firenze 1966; T. De Mauro, Introduzione alla semantica, Bari 19702; A. G. Gargani, L'analisi del linguaggio, in Annali ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il saggio On Denoting di Bertrand Russell del 1905 è un testo epocale. Sia per il metodo [...] di proseguire nello stesso modo la serie di questi numeri: 2, 4, 6, 8, 10, ammette un’infinità di esecuzioni diverse (Wittgenstein ne trae conseguenze sorprendenti). Non c’è da stupirsi se, dopo un certo numero di anni, i filosofi che riconoscono la ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] una sostanza mentale. Sul piano dell’analisi linguistica, ha esercitato grande influenza l’impostazione di L.J. Wittgenstein, che riconduce il ‘significato’ dei termini mentalistici all’addestramento linguistico e ai criteri pubblici che ne governano ...
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Crisi della ragione
Aldo Giorgio Gargani
La revisione critica della nozione di razionalità
L’ingresso nel 21° sec. non ha visto l’elaborazione di nuove proposte riguardo a progetti teorici forti di [...] talora diviene un vero e proprio demolition job, condotta oggi nei confronti dell’analisi del linguaggio del secondo Ludwig Wittgenstein e delle scuole del linguaggio ordinario di Oxford e di Cambridge, ossia delle scuole di John L. Austin, Gilbert ...
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Filosofo italiano (Torino 1923 - Viareggio 2001), professore di filosofia teoretica all'università di Pisa; i suoi principali interessi si sono volti alle tematiche post-idealistiche e soprattutto alla [...] . vertono su N. Hartmann (L'ontologia di N. Hartmann, 1948; N. Hartmann nella filosofia del Novecento, 1957; La fondazione dell'ontologia, 1963), R. Carnap e L. Wittgenstein (R. Carnap, 1953; Wittgenstein inedito, 1953). Socio naz. dei Lincei (1992). ...
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NAUMAN, Bruce
Carlotta Sylos Calò
Artista statunitense, nato a Fort Wayne (Indiana) il 6 dicembre 1941. Protagonista della stagione antiformale che si sviluppò nella seconda metà degli anni Sessanta [...] e al linguaggio, spesso con riferimenti alla psicologia della Gestalt, alla filosofia del linguaggio di Ludwig Wittgenstein e al teatro dell’assurdo. Tra i più interessanti protagonisti del periodo postminimalista, ha ricevuto numerosi riconoscimenti ...
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Filosofo statunitense (Atlanta 1926 - Boston 2018), dal 1963 ha insegnato estetica nella Harvard University. Influenzato dai filosofi analitici, in partic. dagli esponenti della filosofia del linguaggio [...] ); The world viewed. Reflections on the ontology of film (1971); The senses of Walden (1972); The claim of reason. Wittgenstein, skepticism, morality, and tragedy (1979); Pursuits of happiness. The Hollywood comedy of remarriage (1981; trad. it. 1999 ...
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Smart, John Jamieson Carswell
Filosofo inglese, naturalizzato australiano (n. Cambridge 1920). Formatosi a Cambridge, Oxford e Glasgow, si trasferì poi in Australia, dove ha insegnato nell’univ. di Adelaide [...] è prof. emerito. Inizialmente influenzato dal comportamentismo logico di Ryle e dalla filosofia della mente del secondo Wittgenstein, si è poi orientato verso una concezione integralmente materialistica della mente, secondo cui i fenomeni mentali ...
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tautologia
Silvio Bozzi
Termine che definisce ogni formula di un linguaggio preposizionale che sia logicamente valida, vale a dire vera in ogni interpretazione delle costanti extralogiche (le costanti [...] dominio dell’algebra W2=〈{0,1},∧,∨,→,←,0,1〉 dei valori di verità. Il termine – introdotto in questo senso da Ludwig Wittgenstein – sta a indicare che le verità logiche non hanno contenuto reale ma riflettono pure convenzioni sull’uso del linguaggio e ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] tanti aspetti dell'uso linguistico il cui esame è stato assegnato (o rinviato) allo studio della parole o dell'esecuzione.
Wittgenstein aveva postulato nel suo Tractatus una concezione secondo cui la lingua rispecchia il mondo e serve a parlare della ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile,...