GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] Francesco e Sigismondo, da Giovan Mario Filelfo nel 1478-80 e quindi dal veronese maestro Colombino, già collaboratore dell'edizione mantovana del 1472 della Commedia. E, una volta marchese (24 luglio ...
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Figlio (Blankenburg 1304 - Francoforte 1349) di Enrico VII conte di S., alla morte di Ludovico il Bavaro fu eletto re di Germania (1349) dal partito dei Wittelsbach in opposizione a Carlo di Lussemburgo, [...] nominato dalla Dieta nel 1346. Con il trattato di Elsville (1349), S. rinunciò alle pretese in cambio di una somma di denaro e della amnistia per i suoi seguaci ...
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Margravio dall'895, la sua sovranità si estese anche sulla Pannonia superiore, dove morì (907), vicino a Bratislava, combattendo contro gli Ungari. È ritenuto capostipite della casa di Wittelsbach. ...
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Storico bavarese (Wetzlar 1796 - Berlino 1868). Ufficiale e poi diplomatico, e quindi soprintendente all'archivio di stato bavarese, riunì i tesori d'arte e i cimelî storici della Baviera e della casa [...] di Wittelsbach creando nel 1860 il Museo nazionale bavarese. Fu autore di varie opere erudite di argomento esclusivamente bavarese. ...
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Usurpatore del margraviato di Brandeburgo (m. Dessau 1356), forse un mugnaio, Jacob Rehbock. Apparve (1348) a Wolmirstedt, asserendo di essere il margravio V. erroneamente ritenuto morto (dal 1319). Approfittando [...] signoria nel 1323, V. il Falso fu riconosciuto come margravio grazie anche all'appoggio di Carlo IV, avversario dei Wittelsbach. Smascherato (1350) dalla dieta di Norimberga, la massima parte del Brandeburgo gli si mantenne fedele; nel 1355 rinunciò ...
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Primogenito (Firenze 1663 - ivi 1713) del granduca Cosimo III, fu raffinato mecenate, in rapporto con letterati e artisti e radunò una notevole collezione di strumenti musicali. Non avendo avuto figli [...] dalla moglie Violante Beatrice di Wittelsbach, ed essendo incapace ad averne il fratello Gian Gastone, con la sua morte sorse il problema della successione al trono granducale di Toscana. ...
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CORRADINO di Svevia, re di Gerusalemme e di Sicilia
Peter Herde
Nacque il 25 marzo 1252 nel castello di Wolfstein (nella Bassa Baviera a nordest di Landshut), del quale oggi restano soltanto poche vestigia, [...] indecisioni, il nonno materno di C. era rimasto fedele, fino alla morte, alla dinastia sveva com'era tradizione in casa Wittelsbach. Nel 1255 i suoi figli, Ludovico II e Enrico XIII, divisero tra di loro la Baviera, ma ben presto cominciarono ...
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Uomo di stato e di guerra (n. 1130 circa - m. Tuscolo 1183); dal 1162 cancelliere dell'impero, legato imperiale in Italia dal 1164 e in prima linea nelle vicende di quegli anni, nel 1165 succedette a Corrado [...] di Wittelsbach nell'arcivescovado di Magonza. Nel maggio 1167, sconfiggeva i Romani al Tuscolo. Tornato in Italia nel 1171 dové lottare contro l'opposizione delle città toscane e fu sconfitto a Colle di Val d'Elsa (1172). Si adoperò inutilmente per ...
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Terzogenito (Tangermünde 1414 - Francoforte s. M. 1486) di Federico, primo elettore della casa di Hohenzollern, ereditò (1440) il principato di Ansbach; avversario delle autonomie cittadine, combatté a [...] lungo contro Norimberga (di cui dovette riconoscere i diritti, 1453) e contro i Wittelsbach di Baviera. Ebbe alla morte del fratello Giovanni (1464) il principato di Bayreuth e, per la rinunzia al trono (1470) del fratello Federico II, il Brandeburgo ...
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Ultimo katholikòs armeno della famiglia dei Pahlavuni (1194-1203); insieme a Leone II, re di Cilicia, difese con fermezza l'unione della Chiesa armena con Roma, tanto che Leone fu incoronato re a Tarso [...] il 6 genn. 1199 da Innocenzo III per mano di Corrado Wittelsbach, arcivescovo di Magonza, e negli anni 1199-1203 guidò una ambasciata armena a Roma. ...
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