BALDANI, Antonio
Luigi Moretti
Nacque nel 1691 a Roma, ove da poco il padre, famiglio degli Albani, si era trasferito da Soanne (oggi nel comune di Pennabilli, nel Montefeltro): alla casa Albani, e [...] a considerare il B. il più fine archeologo romano del tempo, sollecitandone i pareri e le critiche. In particolare il Winckelmann si professò grato al B. per le critiche che questi aveva mosso a singole parti dei Monumenti antichi inediti,e per ...
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CAYLUS, Anne Claude Philippe conte di
E. Lissi
Uno dei maggiori antiquarî-archeologi del XVIII secolo, nato a Parigi nel 1692, morto a Parigi nel 1765.
Nel 1716 visita Smirne, Efeso, Colofone, si ferma [...] .
Il C. è stato il primo ad avere idee generali ed ordinate sull'antichità ed è, in questo studio, accanto al Winckelmann ed al Barthélemy il più grande nome del secolo. Prima di lui erano considerate greche tutte le figure nude, romane tutte le ...
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VISCONTI, Ennio Quirino
F. Zevi
Nato a Roma il 1-11-1751, morto a Parigi il 7-2-1818. Fin dall'infanzia, manifestò eccezionali doti mnemoniche e intellettuali, e assai precocemente giunse ad una perfetta [...] ) e dell'Arianna del Vaticano, in cui fino ad allora si voleva riconoscere una Cleopatra.
Egli segue il metodo del Winckelmann (v.), di esaltare l'effetto prodotto dall'opera d'arte, e ne condivide le posizioni critiche; ma sente maggiormente l ...
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Archeologo (Dahler, Jütland, 1755 - Roma 1809). Compiuti gli studî a Gottinga, passò a Vienna e fece ripetuti viaggi in Europa, finché (1783) si stabilì definitivamente a Roma, dove fu rappresentante del [...] di Roma incisi da Tommaso Piroli (2 voll., 1808; trad. tedesca di F. G. Welcker, 1812), che illustra parte dei bassorilievi della collezione Albani (in quest'ultima opera, che è anche la più nota, è evidente l'influenza delle idee di Winckelmann). ...
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L'etruscologia
Mauro Cristofani
La disciplina, che ha come oggetto d'indagine la civiltà degli Etruschi, si è affrancata dallo studio dell'antichità classica, di cui costituiva un settore collaterale, [...] . it.); M. Cristofani, Il "von Kunst der Hetrurien" nelle due edizioni della "Geschichte", in M. Fancelli (ed.), J.J. Winckelmann tra letteratura e archeologia, Venezia 1993, pp. 133-43; Id., Etruscan, VIII. Rediscovery, in J. Turner (ed.), The ...
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BAIARDI, Ottavio Antonio
Luigi Moretti
Nacque a Parma il 10 giugno 1694 dal conte Paolo Camillo, appartenente a famiglia assai legata ai Famese; abbracciò lo stato ecclesiastico nel 1717 e si addottorò [...] di Napoli al tempo di Carlo di Borbone, II, Milano-Roma 1923, pp. 42 s., 207, 229, 232 ss., 274; C. Justi, Winckelmann und seine Zeitgenossen, Leipzig 1923, II, pp. 240 s., 248, 394; III, p. 419; E. C. Corti, Untergang und Auferstehung von Pompeji ...
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ARCHEOLOGIA
R. Bianchi Bandinelli
M. Pallottino
E. Coche de la Ferté
Il termine (dal gr. ἀρχαιολογία) ha significato generico di studio delle antichità (per es. a. orientale, a. biblica); ma quando [...] Gori e Zaccaria pubblicano un certo numero di iscrizioni, il diciottesimo secolo non si interessa minimamente all'A. C.; il Winckelmann, da parte sua, si occupa dell'arte antica solo fino al momento in cui essa sfocia in quella cristiana. Va invece ...
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SENECA (L. Annaeus Seneca)
L. Brigleb
Oratore, poeta e filosofo stoico romano. Nato verso il 4 a. C. a Cordova in Spagna come figlio dell'oratore L. Anneo Seneca. Insegnante, educatore e ministro consigliere [...] , e l'interpretazione dell'Orsini fu così accolta quasi unanimemente durante più di due secoli (v. pseudo-seneca).
Soltanto il Winckelmann la rifiutò - e il suo dubbio è stato confermato più tardi, quando nel 1813 a Roma nel territorio della Villa ...
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SEVERO, Stile
L. Vlad Borrelli
Viene così designato lo stile di quella generazione di artisti operanti in Grecia tra il 480 e il 450 a. C.; è chiamato anche stile di transizione poiché si pone, intermedio [...] di tutte le coeve manifestazioni artistiche (V. H. Poulsen, Der Strenge Stil, Copenaghen 1937); sebbene già il Winckelmann impiegasse l'aggettivo severo (streng) a proposito di scultura prefidiaca.
Caratteri dello stile s. sono la piena corporeità ...
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BATRACHOS (Βάτραχος, Batrăchus)
G. Carettoni
Artista greco della Laconia, vissuto nel II sec. a. C.; con il suo conterraneo Sauras lavorò in Roma alla decorazione dei templi di Giove e di Giunone Regina [...] i due animali, proveniente, pare, dall'area dei templi, venne disegnata dal Piranesi. Errata è invece la citazione fatta dal Winckelmann di un capitello di S. Lorenzo fuori le mura, che è opera medioevale.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, II ...
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