VISCONTI
Giulio Quirino Giglioli
. Famiglia ligure, forse lontana discendente da quella di Milano, trapiantata a Roma alla fine del secolo XVIII. Da essa uscirono molti studiosi di archeologia, fra [...] 1722 e morto a Roma il 2 settembre 1784. Venuto a Roma a 14 anni, entrò presto in relazione col Winckelmann, cui successe come prefetto delle antichità nel 1768. Studioso di notevole valore, ebbe principalmente il merito di provvedere energicamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Romani e l'arte greca: originali e copie
Giuseppe Pucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’incessante richiesta di opere d’arte greca [...] antichi, solo una percentuale ridottissima è sopravvissuta fino ai giorni nostri. La Storia dell’arte nell’antichità di Winckelmann, che a metà del Settecento rappresentò per l’arte antica quello che il sidereus nuncius galileiano aveva rappresentato ...
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Scienziato (Oneglia 1741 - Milano 1816). Agostiniano (1756), poi (1769) prete secolare. Bibliotecario dell'Ambrosiana (1797), consigliere delle miniere del Regno Italico (1808), raggiunse una particolare [...] solo una Nuova scelta ecc. (1778-1807), un'ediz. italiana della Storia delle arti del disegno presso gli antichi del Winckelmann (1779) e del Trattato della pittura di Leonardo da Vinci (1804, preceduta da importanti Memorie storiche su la vita, gli ...
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Scrittore (Stoccolma 1745 - Örebro 1800); ufficiale di marina, giunse al grado di grande ammiraglio; ma la sua fama è affidata ai suoi scritti e disegni, noti solo in parte ai contemporanei (Resa till [...] parte pubblicati in epoca recente (Brev "Lettere", 1916-17; Fem dagars resa i Skane "Cinque giorni di viaggio in Scania", 1962). Seguace di Montesquieu e soprattutto di Winckelmann, fu uno dei più notevoli rappresentanti del neoclassicismo svedese. ...
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Artista, archeologo, filosofo svizzero (Napoli 1898 - Roma 1975). Ingegno versatile, sin dall'inizio degli anni Venti aderì al futurismo e collaborò con E. Prampolini sul quale scrisse poi una monografia [...] Surrentum, 1946, per la Forma Italiae) e tradusse in italiano Il Cicerone di J. Burckhardt (1951) e Il bello nell'arte di J. J. Winckelmann (1954). Si occupò anche di problemi filosofici (Il metodo della scienza, 1948; L'essere e il divenire, 1974). ...
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Scrittore svedese, nato a Stoccolma il 5 maggio 1745, morto il 21 maggio 1800. Entrato nella marina militare, partecipò, fra altro, alla guerra contro la Russia, e giunse al grado di supremo ammiraglio. [...] dell'indole dei popoli lo condusse a studiare la differenza fra l'uomo del sud e l'uomo del nord. Seguace di Winckelmann, considerò il sud, e più specificamente la Grecia, come patria ideale dell'arte; e fu, nell'epoca gustaviana, uno dei più ...
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NOZZE ALDOBRANDINI
L. Vlad Borrelli
Pittura murale romana trovata verso il 1605 sull'Esquilino, presumibilmente nell'area degli Orti di Mecenate; appartenne per oltre due secoli alla famiglia Aldobrandini. [...] da Van Dyck a Pietro da Cortona, da Rubens a Poussin, ed esaltate da letterati ed archeologi (basti menzionare Goethe e Winckelmann) come uno dei massimi capolavori pittorici dell'antichità, le N. A. furono ritenute la copia di un originale greco del ...
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Pittore (Londra 1732 o 1733 - Vorderbrühl, Vienna, 1803), fratello di G. Giacomo. Si formò a Venezia, a Firenze con F. Simonini e con Ch. Parrocel a Parigi dove fu "pittore del re" e membro dell'Accademia. [...] 1730 - Dresda 1795), fu scolaro del Piazzetta a Venezia; a Roma lavorò con R. Mengs ed eseguì disegni per le illustrazioni dei Monumenti antichi inediti (1767) di J. J. Winckelmann. Dal 1764 insegnò all'accademia di Dresda con notevole successo. ...
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MENGS, Anton Raphael
Vincenzo Golzio
Pittore, nato il 22 marzo 1728 ad Aussig (Ustí nad Labem, Boemia), morto a Roma il 29 giugno 1779. Nel 1741 venne in Roma, dove si fermò sino al 1744, e in questo [...] alla religione cattolica e sposò una romana. Dopo un altro soggiorno a Dresda, tornò a Roma, e vi strinse amicizia con il Winckelmann.
Nel 1757-58 dipinse nel soffitto della chiesa di S. Eusebio il santo in gloria, e nel 1761 terminò il Parnaso per ...
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BEAZLEY, John David
E. Paribeni
Archeologo britannico, nato a Glasgow il 13 settembre 1885. Compiuti i regolari studî classici a Oxford (Classical Scholar al Balliol College nel 1903 e Master of Arts [...] rappresentativa di quell'indirizzo che rappresenta lo sganciamento dalle antiche tradizioni di ricerca che da J. i. Winckelmann ad A. Furtwängler avevano mirato innanzi tutto a riconoscere i capolavori ufficiali dell'arte antica nelle starue romane ...
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