Figlia (n. 1437 circa - m. Bermondsey 1492) di Sir Richard Woodwille, sposò segretamente in seconde nozze, il 1º maggio 1464, Edoardo IV e fu incoronata a Westminster l'anno successivo. Già avversata dal [...] Edoardo (1483), dopo il colpo di forza del duca di Gloucester (Riccardo III) ai danni di suo figlio, il re Edoardo V, E. si rifugiò nel santuario di Westminster. Enrico VII, salito al trono (1485), ne sposò la figlia Elisabetta (v. la voce seg.). ...
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Arcivescovo di Canterbury (m. 1161). Coinvolto nelle contese degli ultimi tempi della dinastia normanno-angioina, svolse opera conciliatrice; favorì Enrico Plantageneto incoronandolo (1154) a Westminster. [...] Nella sua casa, ove fece sorgere una scuola palatina, si formò Tommaso Becket; Giovanni di Salisbury fu suo segretario ...
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NEWCASTLE, Margaret Lucy Cavendish, duchessa di
Ernest de Sélincourt
Nata a Colchester nel 1624 (?), morta a Londra, dove fu sepolta nell'abbazia di Westminster, nel 1674. Dama d'onore della regina [...] Enrichetta Maria, conobbe a Parigi il duca di Newcastle e ne divenne moglie nel 1645. Durante la repubblica visse col marito a Rotterdam e Anversa in grandi strettezze finanziarie (il duca aveva speso ...
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1801: Il Parlamento di Londra vota l’Atto di Unione, che sopprime il Parlamento di Dublino e fissa le quote di rappresentanza irlandese a Westminster. È la nascita del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.
1920: [...] cui le questioni interne sono gestite dal Parlamento di Belfast, dove prevalgono sempre maggioranze protestanti, mentre da Westminster continua il controllo della politica estera e della gestione dei tributi. La popolazione cattolica è di fatto ...
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Architetto inglese (Doncaster 1839 - Clapham 1902), autore di numerose chiese cattoliche in stile gotico tardo. La più famosa delle sue costruzioni è la cattedrale di Westminster a Londra, iniziata nel [...] 1895 ...
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Pseudonimo dello scrittore inglese Hector Hugo Munro (Akyab 1870 - Beaumont-Hamel, Somme, 1916). Esordì nel giornalismo (1896) con una rubrica di satira politica sulla Westminster Gazette; fu poi corrispondente [...] per il Morning Post (1902-08) e collaboratore di varî giornali (Bystander, Daily Express). Nel primo volume di racconti brevi, Reginald (1904), così come nelle raccolte successive (Reginald in Russia, ...
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THIRWALL, Connop
Vescovo e storico inglese, nato a Stepney, Londra, l'11 febbraio 1797, morto a Bath il 27 luglio 1875 e sepolto a Westminster nella stessa tomba di G. Grote. Studiò nel Trinity College [...] di Cambridge e ne divenne fellow nel 1818; nello stesso inverno fece un viaggio a Roma dove divenne amico del barone Chr. Bunsen e cominciò a interessarsi di storia romana e di pensiero germanico: tradusse ...
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Primo conte di tal nome, statista inglese, nato nel 1618 a Little Saxam, nel Suffolk, educato alla scuola di Westminster e quindi a Oxford, ove acquistò una certa fama di dottrina umanistica. Parteggiò [...] ardentemente per il re Carlo I Stuart durante la guerra civile, e in una scaramuccia fu ferito alla faccia, onde rimase sfigurato per tutta la vita (1644). Dopo l'esecuzione del re, emigrò in Francia e ...
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STONE, George
Florence M. G. Higham
Arcivescovo di Armagh (Irlanda), nato nel 1718, morto nel 1764. Figlio d'un banchiere londinese, fu educato a Westminster e a Christ Church, Oxford. Passò in Irlanda [...] come cappellano del duca di Dorset: nel 1733 fu nominato decano di Ferns, nel marzo 1734 decano di Derry e nell'agosto 1740 vescovo di Ferms e Leighlin. Nel 1743 divenne vescovo di Kildare e nel marzo ...
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Scultore e litografo (Cardiff 1860 - Londra 1952). Ebbe numerose commissioni ufficiali (statua equestre di Edoardo VII a Liverpool; monumento al marchese di Salisbury nell'abbazia di Westminster, ecc.). [...] Membro della Royal Academy dal 1909 ...
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westminsteriano
〈uest-〉 agg. – Di Westminster, il più importante e il più vasto dei 32 boroughs metropolitani di Londra, nella cui area sorge la famosa abbazia anglicana e hanno sede il Parlamento e il governo inglesi, la residenza reale di...
polvere
pólvere s. f. (ant., raro, m.) [lat. pŭlvis -vĕris]. – 1. Massa di terra arida, in minutissime particelle incoerenti, che si stende sul suolo e, sollevata facilmente dal vento, si deposita ovunque (si usa, in questa accezione, solo...