Fisico e meccanico inglese nato nel 1746. Studiò nella Westminster School e poi al Trinity College di Cambridge ove restò, dopo completati gli studî, fino al 1784. In quest'anno fu chiamato a Londra da [...] W. Pitt con un incarico nella amministrazione delle dogane che gli lasciò tuttavia molto tempo libero per proseguire la sua attività scientifica. L'A. ha lasciato, oltre ad altre opere, e a memorie pubblicate ...
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Ecclesiastico inglese (Newcastle-upon-Tyne 1923 - Londra 1999), benedettino. Sacerdote nel 1950; arcivescovo di Westminster nel 1976, anno in cui fu creato cardinale da Paolo VI. Dal 1979 fu presidente [...] della Conferenza episcopale cattolica dell'Inghilterra e del Galles ...
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Nacque a Milton Keynes (Buckinghamshire) nel 1662, fu educato a Westminster School e al collegio di Christ Church a Oxford, e nel 1687 prese gli ordini religiosi nella chiesa anglicana. Si mostrò vigoroso [...] (Oxford), nel 1711, e sebbene non desse buona prova come amministratore, fu promosso vescovo di Rochester e decano di Westminster, due cariche che erano allora unite. Continuò quindi le sue vivaci polemiche; anzi, partecipò al complotto che intendeva ...
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(nederl. Acte van seclusie) Atto, approvato dagli Stati d’Olanda dopo la pace di Westminster con l’Inghilterra (1654), che doveva escludere per il futuro l’elezione del principe di Orange a statolder [...] e ammiraglio nella provincia, nonché la sua nomina a capitano generale delle Province Unite ...
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Uomo politico, scrittore di politica ed economia (Exeter 1792 - ivi 1872). Collaboratore della benthamiana Westminster Review, libero scambista, fu fautore dell'emancipazione cattolica e dell'educazione [...] popolare: di questi problemi trattò largamente nei suoi scritti. Fu più volte al parlamento, ove presentò relazioni su missioni commerciali in Europa e in Siria; console a Canton nel 1849, governatore ...
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SIMONE di Langham
Pio Paschini
Nacque a Langham (Rutland), si fece monaco benedettino a Westminster, dove nell'aprile 1349 divenne priore e un mese dopo abate. Per i lavori fatti nel monastero ne fu [...] lodato come il secondo fondatore. Fu eletto vescovo di Ely e confemato dal papa il 10 gennaio 1362; divenne cancelliere del regno l'anno seguente; aprì i parlamenti del 1363, 1365, 1367. Il 24 luglio 1366 ...
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STILLINGFLEET, Edward
Teologo anglicano, nato a Cranborne (Dorsetshire) il 17 aprile 1635, morto a Westminster il 27 marzo 1699. Studiò a Cambridge, ove ottenne il grado di magister artium nel 1656 e [...] subì l'influsso dei platonici e latitudinariani. Questo si riflette nel suo Irenicum (1659, 2ª ed. 1662), tentativo di giungere a un compromesso tra anglicani e presbiteriani: opera da lui più tardi rifiutata, ...
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Musicista (Ellington, Northumberland, 1865 - Londra 1938), organista e direttore della cappella musicale dell'abbazia di Westminster (1901-24). Compose messe, mottetti, un Requiem e curò inoltre edizioni [...] di antiche musiche sacre inglesi ...
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Neurologo (Cedarville, New Jersey, 1877 - Londra 1937). Svolse la sua attività principalmente a Edimburgo e Londra; allo Westminster e al National Hospital. Nel 1912 ha descritto una malattia eredo-familiare, [...] caratterizzata da degenerazione del nucleo lenticolare e da cirrosi epatica (degenerazione epato-lenticolare o coreatetanoide o malattia di W.) e, clinicamente, da tremori, rigidità, spasmi, riso e pianto ...
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Teologo anglicano (Barking 1555 - Londra 1626), studiò e insegnò a Cambridge, fu canonico, poi (1601), decano di Westminster; Giacomo I lo fece vescovo di Chichester (1605), poi di Ely (1609), quindi di [...] Winchester (1619), e si servì del suo aiuto per i proprî scritti teologici. Ebbe parte importante nella versione della Bibbia detta "del re Giacomo". Celebre predicatore, pubblicò due libri in difesa del ...
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westminsteriano
〈uest-〉 agg. – Di Westminster, il più importante e il più vasto dei 32 boroughs metropolitani di Londra, nella cui area sorge la famosa abbazia anglicana e hanno sede il Parlamento e il governo inglesi, la residenza reale di...
polvere
pólvere s. f. (ant., raro, m.) [lat. pŭlvis -vĕris]. – 1. Massa di terra arida, in minutissime particelle incoerenti, che si stende sul suolo e, sollevata facilmente dal vento, si deposita ovunque (si usa, in questa accezione, solo...