Psicologo e filosofo tedesco (Wallhalben, Palatinato, 1851 - Monaco di B. 1914). Studiò matematica, scienze naturali, filosofia e teologia a Erlangen, Tubinga, Utrecht e Bonn. Fu prof. a Breslavia (1890) [...] ; Psychologische Studien, 1885; Grundzüge der Logik, 1893; Die ethischen Grundfragen, 1899; Vom Fühlen, Wollen und Denken, 1902; Ästhetik, 2 voll., 1903-06; Naturwissenschaft und Weltanschauung, 1907; Psychologische Untersuchungen, 2 voll., 1907-12. ...
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Folklore
Alan Dundes
Introduzione
Il termine 'folklore' designa sia un complesso generico di materiali della tradizione (miti, leggende popolari, racconti, proverbi, indovinelli, superstizioni, giochi, [...] : la vittoria di qualcuno implica sempre la sconfitta di qualcun altro.
Un esempio meno complesso dello stesso principio della Weltanschauung senese è dato da una superstizione secondo la quale se una civetta lancia il suo grido dopo essersi posata ...
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Nato nel 1845, da antica famiglia francese trasferitasi in Polonia nel secolo XVII, B. de C. studiò dapprima a Varsavia; fu poi, per molti anni, all'estero, prese la laurea a Lipsia, e dal 1875 insegnò [...] lingua polacca [in polacco], nella Enciclopedia polacca, ed. dall'Accademia di Cracovia, 1918; Einfluss der Sprache auf die Weltanschauung und Stimmung, in Prace filologiczne, XIV, 1929), ma si avvicina ad essi con la sua predilezione per gli studî ...
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LITT, Theodor
Filosofo e pedagogista, nato a Düsseldorf il 27 dicembre 1880. Prof. di filosofia e pedagogia nell'univ. di Lipsia (dal 1920); nel 1937 fu collocato in pensione per le sue idee politiche, [...] , ivi 1923; Möglichkeiten und Grenzen der Pädagigok, ivi 1926; Ethik der Neuzeit, Monaco 1927; Wissenschaft, Bildung und Weltanschauung, Lipsia 1928; Kant und Herder, ivi 1930; Einleitung in die Philosophie, ivi 1933; Philosophie und Zeitgeist, ivi ...
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Raffaello Santagata De Castro
Abstract
La voce esamina, in un’ottica comparata, la tematica delle organizzazioni di tendenza, nella sua evoluzione di diritto positivo. Particolare attenzione è dedicata [...] , al monismo e alle diverse correnti del libero pensiero (cui fa riferimento Badura, P., Der Schutz von Religion und Weltanschauung durch das Grundgesetz, Tübingen, 1989, 31). Conferma di ciò è data anche dalla ratio sottesa ad alcune normative di ...
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Schopenhauer, Arthur
Gianfranco Morra
Filosofo tedesco (Danzica 1788 - Francoforte s. Meno 1860). Discreto conoscitore della nostra lingua, lo S. lesse la Commedia, ma non riuscì a intenderne appieno [...] nell'epoca romantica della superiorità (‛ umana ' e ‛ corporea ') dell'Inferno sulle altre cantiche; in secondo luogo la sua Weltanschauung indonichilista, per la quale l'essere coincideva rigorosamente con il male. L'Inferno è reale, perché è la ...
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FEMMINILE DEI NOMI
In italiano la formazione del femminile dei nomi può avvenire in diversi modi.
• Il modo più comune per ottenere il femminile dei nomi è sostituire la desinenza del maschile (-o, -e) [...] lingua di provenienza
lo chalet (‘villa di montagna’, dal francese le chalet, maschile), la Weltanschauung (‘visione del mondo’, dal tedesco die Weltanschauung, femminile), il toreador (‘torero’, dallo spagnolo el toreador, maschile)
Le parole che in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Storti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il consolidamento delle istituzioni monarchiche, l’influenza pratica della dottrina [...] ordaliche come strumento di soluzione delle vertenze giudiziarie si riflette infatti, con tutta evidenza, la crisi della Weltanschauung magica, tipica dei popoli germanici, e l’emergere di una nuova razionalità.
La civiltà tardomedievale cessa di ...
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GRABMANNI, Martin
Storico della filosofia e teologia medievale, nato il 5 gennaio 1875 a Winterzhofen in Baviera. Ordinato sacerdote nel 1898, dopo essere stato professore di dogmatica al seminario vescovile [...] in die Summa Theol. des hl. Thomas von Aquin, 2ª ed., Friburgo 1928; Der lateinische Averroismus des 13. Jahrhunderts und seine Stellung zur christlichen Weltanschauung, in Sitzungsber. der Bayer. Akad. der Wissensch., Philos.-hist. Klasse, 1931, 2. ...
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ROSENBERG, Alfred
Pubblicista tedesco, nato il 12 gennaio 1893 a Reval. Tedesco baltico e quindi suddito russo, frequentò la scuola tecnica superiore di Riga, ottenendovi nel 1918 il diploma di ingegnere [...] all'indice dalla Chiesa nel 1934, è, dopo il Mein Kampf di Hitler, il testo fondamentale della Weltanschauung, cioè della concezione nazionalsocialista della vita. Egli infatti ha fortemente contribuito a fare della dottrina politica nazista una ...
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Weltanschauung
〈vèltanšauuṅ〉 s. f., ted. [propr. «visione, intuizione (Anschauung) del mondo (Welt)»]. – Concezione della vita, modo in cui singoli individui o gruppi sociali considerano l’esistenza e i fini del mondo, e la posizione dell’uomo...