Sorella (Röcken 1846 - Weimar 1935) di F. Nietzsche, che da lei fu assistito negli ultimi anni della sua vita. Pubblicò le opere del fratello influendo in modo discutibile sulla loro edizione attraverso [...] la manipolazione dei documenti. Fondò il Nietzsche-Archiv a Weimar. ...
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Scrittrice tedesca (Weimar 1859 - Widdersberg 1940). Rievocò la vecchia Weimar di Goethe in due volumi di racconti e insorse, contro la morale borghese, per l'emancipazione della donna. Le sue opere principali [...] sono: Der Rangierbahnhof (1896), Das Recht der Mutter (1897), Halbtier (1899) e Isebies (1911) ...
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Musicista francese (Parigi 1789 - Weimar 1861). Studiò al conservatorio di Parigi, e si perfezionò a Roma con G. Baini e a Napoli con N. A. Zingarelli. Fu compositore e direttore d'orchestra a Monaco, [...] Londra e Weimar. Scrisse, tra l'altro, alcune opere teatrali fra cui Macbeth (1827) e Die Hermannsschlacht (1835). ...
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Scultore tedesco (Weimar 1835 - Stoccarda 1916). Allievo di E. Rietschel a Dresda, lavorò con lui (1853-61) e ne condusse a termine il monumento di Lutero a Worms. Dal 1876 prof. alla scuola di belle arti [...] di Stoccarda. Eseguì gran numero di monumenti per diverse città tedesche. Molti modelli delle sue opere nel museo Donndorf a Weimar. ...
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(Staatliches Bauhaus Weimar) Istituto superiore di istruzione artistica, fondato a Weimar nel 1919 da W. Gropius per promuovere, in risposta alle esigenze che già dalla fine dell’Ottocento avevano dato [...] . Nonostante il successo ottenuto, il B., osteggiato dagli ambienti più conservatori, fu costretto a concludere la sua attività a Weimar (1925). Riaprì a Dessau, finanziato dal Comune, e nel 1926 gli fu riconosciuto il titolo di Hochschule für ...
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Filologo (Amburgo 1809 - Weimar 1861), studioso della religione antica, prof. nelle univ. di Dorpat e Jena, poi bibliotecario capo a Weimar. Autore di una Griechische Mythologie (2 voll., 1854; rielaborata [...] da C. Robert, 1887-96), tuttora fondamentale, di una Römische Mythologie (1858; rielaborata da H. Jordan, 2 voll., 1881-83) e, in collaborazione con H. Ritter, di un'importante Historia philosophiae graeco-romanae ...
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Filologo (Glatz 1774 - Weimar 1845), precettore dei figli di W. von Humboldt e del figlio di Goethe, quindi (1814) bibliotecario della biblioteca granducale di Weimar. Curò varie edizioni di opere di Goethe [...] e due raccolte di lettere del poeta. Pubblicò delle Mitteilungen über Goethe (2 voll., 1841) ricche di notizie anche se non del tutto imparziali, e un dizionario greco-tedesco ...
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Scrittore (Danzica 1768 - Weimar 1826). Filantropo, educatore, autore di liriche e di una traduzione dell'Amphitruo plautino, redattore di riviste letterarie fra cui il Taschenbuch für Freunde des Scherzes [...] und der Satire (1797-1803), ispirato a un generico moralismo, visse a Weimar entrando in rapporti con Goethe, cui sono dedicati i ricordi postumi (Goethe aus näherem persönlichen Umgange dargestellt, 1832). ...
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Musicista (Erfurt 1684 - Weimar 1748). Organista a Erfurt (1702), poi (1707) a Weimar, ove strinse amicizia con J. S. Bach, suo lontano parente, e divenne anche maestro dei principi e musicista aulico. [...] Fu celebre organista e contrappuntista, maestro nell'arte della trascrizione organistica. È autore di un Musikalisches Lexicon (1728-32), primo esempio d'una completa enciclopedia musicologica, biobibliografica ...
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Musicista (Bratislava 1778 - Weimar 1837). Allievo di W. A. Mozart, A. Salieri e J. G. Albrechtsberger, fu nominato (1815) maestro di cappella a Stoccarda, poi (1819) a Weimar. Fu pianista e didatta celebre [...] e fecondo ma piuttosto accademico, compositore di musica (concerti, un settimino, sonate, rondò, capricci, fantasie, studî, serenate per varî complessi da camera e singoli strumenti, oltre 3 messe, 9 opere ...
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weimariano
〈vai-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Di Weimar 〈vàimar〉, la città tedesca della Turingia dove fu promulgata, l’11 agosto 1919, la costituzione della cosiddetta Repubblica di Weimar (1919-1933). Come sost., abitante o nativo della città...