Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] di scienza sociale di cui è prodigo il primo decennio del Novecento (con Georg Ostrogorskij, Georg Simmel, Werner Sombart, Max Weber), Pareto inaugura la letteratura sul socialismo del 20° sec. e al tempo stesso l’età del disincanto sociologico, dopo ...
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L’insieme degli appartenenti al cosiddetto ceto medio, che vivono del loro reddito o esercitano il commercio, l’industria o una professione libera.
La parola burgenses appare la prima volta in Fiandra [...] . Nell’Europa orientale (salvo in Boemia) si parlerà di una b. solo dalla metà del 19° sec.
Rilevante, secondo M. Weber (➔), nella formazione di una mentalità borghese-capitalistica, è l’etica protestante e in particolare il calvinismo che, con l ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] − all'applicazione dei modelli interpretativi delle origini della società moderna elaborati negli studi seminali di sociologi quali M. Weber, R.H. Tawney o E. Troeltsch. Nel 1873 il botanico A. de Candolle aveva pubblicato una idiosincratica Histoire ...
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Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] . Fu un periodo decisivo per la formazione culturale di L., il cui pensiero risentì fortemente dell'influsso di Simmel, Weber, Rickert, Lask e della Hegel-Renaissance iniziata da Dilthey. Lo scoppio della Prima guerra mondialle generò in L. una ...
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Filosofo politico e storico della filosofia italiano (n. Alfonsine, Ravenna, 1939). Dopo aver insegnato nell’univ. di Cagliari e nell’Istituto universitario orientale di Napoli, è diventato prof. ordinario [...] delle ideologie. A partire dalla fine degli anni Settanta si è avvicinato alle critiche al marxismo elaborate da H. Kelsen, M. Weber, J. Schumpeter, e riprese in Italia da L. Colletti. Ha poi approfondito i grandi temi etico-politici del liberalismo ...
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Sociologo, filosofo e giornalista (Parigi 1905 - ivi 1983). Nella maggior parte dei suoi lavori, dedicati a problemi di analisi sociologica e di filosofia della storia, A. insiste sull'irriducibile pluralità [...] è dedicata a problemi di analisi sociologica e di filosofia della storia, in puntuale discussione con le teorie di Dilthey, Simmel, Weber, Spengler e Toynbee e con il marxismo (a lui si deve la più larga conoscenza in Francia dello storicismo tedesco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] sull’ermeneutica e di ermeneutica, nella linea che va da Friedrich Daniel Ernst Schleiermacher a Wilhelm Dilthey e a Max Weber, e che, attraverso la svolta ‘ontologica’ di Martin Heidegger, arriverà sino a Hans Georg Gadamer; ed è anche vero che ...
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intellettuali
Bruno Bongiovanni
Produrre e trasmettere il sapere
Il termine intellettuali, a partire dall'Ottocento, ha indicato l'insieme di coloro i quali svolgono una professione di tipo culturale [...] diversa è invece quella introdotta dal sociologo tedesco Max Weber, che nel suo scritto La scienza come professione ( profeti o demagoghi e non potevano diventare capi politici, professione che richiedeva, secondo Weber, un differente specialismo. ...
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Filosofo e storico, nato a Senosecchia (Trieste) il 15 agosto 1896, morto a Roma il 3 agosto 1959. Suddito austriaco, allo scoppio della prima guerra mondiale riparò in Italia e partecipò da volontario, [...] storicismo alla sociologia (Firenze 1940), A. esaminava alcuni aspetti della cultura europea (W. Dilthey, Troeltsch, Max Weber, Meinecke, Huizinga, Wölfflin) sboccanti, in conseguenza di questa crisi, in una aperta professione di relativismo, ed ...
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Filosofo e storico tedesco della filosofia (Monaco di Baviera 1897 - Heidelberg 1973). Critico nei confronti del relativismo dello storicismo, vi contrappose un recupero della natura intesa come fonte [...] problemi stessi di Hegel: la storia e la sua finalità, i valori che essa realizza, ecc. Tra le opere: Max Weber und Karl Marx (1932); Nietzsches Philosophie der ewigen Wiederkehr des Gleichen (1935; nuova ed. 1956); Der Mensch inmitten der Geschichte ...
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weber
〈véebër〉 s. m. [dal nome del fisico ted. W. E. Weber (1804-1891)]. – Unità di misura (simbolo: Wb) del flusso dell’induzione magnetica nel sistema internazionale (SI), pari al flusso attraverso una superficie piana, di area 1 m2, ortogonale...
weberiano
〈ve-〉 agg. – In genere, relativo a uno dei numerosi personaggi tedeschi di cognome Weber, tra i quali: l’economista Adolf (1876-1962); l’economista, sociologo e storico della cultura Alfred (1868-1958); il fisiologo, anatomista e...