IBN TAIMIYYAH, Taqī ad-Dīn Abū 'l-‛Abbās Aḥmad ibn ‛Abd al-Ḥalīm
Carlo Alfonso Nallino
Il più illustre teologo della scuola musulmana ḥanbalita dopo il caposcuola Aḥmad ibn Ḥanbal (v., II, p. 19) e [...] appare dalla raccolta delle sue Ikhtiyārāt. Le sue dottrine sono la base del movimento wahhābita, sorto nella prima metà del sec. XVIII e perdurante ai nostri giorni (v. wahhābiti). La violenza polemica d'I. T. in Siria ed Egitto gli procurò accaniti ...
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KARBALĀ' (A. T., 92)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giuseppe CARACI
' Città dell'‛Irāq sulla riva sinistra dell'Eufrate, in un territorio fertile e ben coltivato, circa 70 km. a S. di Baghdād, dove il 10 muḥarram [...] degli scià di Persia, dal secolo XVI al XVIII, favorito e promosso da questi. Nel 1801 la moschea fu devastata dai Wahhābiti, contrarî a ogni forma di culto sepolcrale; ma essa fu più tardi restaurata ed è tuttora notevole per la ricchezza della sua ...
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Regione della penisola arabica affacciantesi sul Mar Rosso e compresa all'incirca fra i 17° ed i 21° di latitudine N., i 40° ed i 45° di long. E. da Greenwich. Confina a N. col Ḥigiāz; a S. col Yemen; [...] 'iḍ provocò nel 1834 una spedizione egiziana, in connessione con la lotta intrapresa dal pascià d'Egitto Mohammed Ali contro i Wahhābiti; ma il paese, impervio e abitato da tribù bellicose, non fu sottomesso; anzi il figlio di ‛A'iḍ, Muhammad, giunse ...
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Nacque nel 1856 a Costantinopoli, secondo figlio dello sceriffo Muhammad ibn ‛Awn, del ramo sceriffiano degli ‛Abādilah. Passò gran parte della giovinezza a Costantinopoli. Succeduto al padre nel 1908, [...] giugno 1931.
Dei suoi figli, ‛Alī, dové anch'egli abdicare poco dopo (10 dicembre 1924) dal regno del Ḥigiāz, sotto la pressione delle armi wahhābite; ‛Abd Allāh (v.) è dal 1921 emiro di Transgiordania; Faiṣal (v.) è dallo stesso anno re dell'‛Irāq. ...
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Vocabolo arabo che significa "occhio" e "sorgente". Nel primo senso entra come componente di alcuni nomi onorifici (laqab) di persona usati in Persia: ‛Ain ud-Dawlah "l'occhio della dinastia" (o "dello [...] orientali al-‛Uyainah, o, meno correttamente, al-‛Ayainah (p. es., nel Neǵd, la patria del fondatore del movimento dei Wahhābiti), e nei dialetti occidentali (maghrebini) al-‛Aweinah od al-‛Awēnah od al-‛Awīnah. Così pure ricorre come nome di luoghi ...
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. La grandiosa espansione del popolo arabo fuori dei suoi confini originarî ha fatto sì che la storia degli Arabi abbia un'estensione immensamente più vasta che non la storia dell'Arabia precisamente come [...] ‛Alī assunse il governo diretto dell'Egitto e porse valido aiuto alla Porta nel reprimere in Arabia l'insurrezione dei Wahhābiti; ma, non volendo la Porta riconoscergli l'autonomia completa, si rivolse contro di essa e conquistò rapidamente la Siria ...
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PANISLAMISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo coniato per la prima volta, a quanto pare, nel 1881 dal pubblicista francese Gabriel Charmes, sul modello di pangermanismo e panslavismo, per designare [...] politico-religiosi, che tendono essenzialmente al ravvivamento e alla purificazione dell'islamismo moderno in determinate regioni (Wahhābiti, Senussi, Mahdisti).
Nel sec. XX forse nessun musulmano s'illude più che sia possibile la ricostituzione ...
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MĀLIKITI
Carlo Alfonso Nallino
. Nome dei musulmani seguaci del sistema o rito o scuola (madhhab, v.) di Mālik ibn Anas (v.), nelle pratiche del culto e nel diritto. Il sistema mālikita ebbe subito [...] , sullo stesso Golfo Persico, era mālikita sino a pochi anni fa; ora è divenuta ḥanbalita per influenza dei dominatori wahhābiti.
La scuola mālikita ha avuto una ricchissima produzione letteraria; oltre agli autori menzionati alla voce Mālik ibn Anas ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] nelle riunioni loro; a ogni modo la proibizione è fatta osservare ancor oggi in molte parti d'Arabia per opera dei Wahhābiti e degli Zaiditi, tanto che nell'estate del 1932 fu proibita l'introduzione dei grammofoni nel Yemen. Ciò non toglie che ...
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SENUSSI
Carlo Alfonso Nallino
Vocabolo usato abitualmente per designare: a) i discendenti del fondatore della confraternita religiosa e dello stato senussita; b) gli affiliati alla confraternita suddetta [...] , al pari di Aḥmad ibn Idrīs, l'opinione prevalente fra i ḥanbaliti dopo Ibn Taimiyyah (v.) e quindi accolta dai moderni wahhābiti, ma respinta dalla quasi totalità dei seguaci delle altre tre scuole ortodosse, che l'ig???mā‛ o accordo unanime della ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
wahhabita
〈vaa-〉 (o wahabita) agg. e s. m. e f. [der. di wahhabismo, o wahabismo] (pl. m. -i). – 1. agg. Che appartiene o si riferisce al wahhabismo. 2. Componente o seguace del wahhabismo.