Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] Musulmani. Dall’alleanza, poi rafforzata da legami di sangue, fra un capo religioso e ideologico, Muḥammad ibn ‛Abd al-Wahhāb, e un capo tribù, Muḥammad ibn Sa‛ūd, nacque infatti l’influenza politica della dinastia sull’Arabia che tuttora porta ...
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Il culto dei monumenti
Claudio Varagnoli
Patrimonio e patrimoni
Poco più di un secolo fa, il grande storico dell’arte Alois Riegl tracciò l’origine e lo sviluppo del «culto dei monumenti», individuando [...] .
Si segnala, per es., la distruzione di edifici storici e moschee collegati alla figura del profeta Muḥammad. Il movimento religioso wahhabita, che predica il ritorno al rigore e alla purezza del Corano e che è strettamente legato alla casa regnante ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] , mentre l’Egitto comincia a liberarsi dalla tutela inglese (1922) e nella penisola arabica si impianta lo Stato wahhabita saudiano (1925), si assiste al progressivo affrancamento dei territori arabi da questa autorità internazionale, con l’eccezione ...
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(arabo Gezīrat al-‛Arab) Penisola dell’Asia sud-occidentale (circa 3.050.000 km2). Politicamente è ripartita tra Arabia Saudita, Yemen, Oman, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain e Kuwait. Come regione [...] al-Ḥusain, condusse alla formazione di un effimero Regno hashimita, abbattuto nel 1924 da Ibn Sa‛ūd, emiro del Neged, Stato wahhabita dell’A. centrale sorto nella seconda metà del 18° secolo. Da allora questo si è andato ampliando e consolidando, e ...
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Su una superficie stimata in circa 1.700.000 km2 si calcola che vivano intorno a 7.000.000 di abitanti, con una densità media di 4 ab/km2. La popolazione delle principali città, in migliaia di abitanti, [...] della Lega Araba aveva trovato una delle sue prime realizzazioni. Il prestigio religioso e politico da cui era circondato il sovrano wahhābita nel mondo arabo-musulmano era altissimo. Con la sua scomparsa, si è posto da un lato il problema dell ...
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L’islamismo oggi
Alberto Ventura
L’ultimo decennio del 20° sec. ha evidenziato i limiti e le crisi dell’islamismo militante, sia dal punto di vista ideologico sia sotto il profilo dell’azione politica. [...] utilizzazione. Inteso nella sua accezione moderna di lotta armata contro i poteri costituiti, il jihad è stato condannato dai wahhabiti e da altri cosiddetti moderati, più per motivi di opportunità politica che non per coerenza teologica, mentre l ...
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MISSIONE (dal lat. missio "invio, spedizione")
Edoardo GOULET
Luigi GIAMBENE
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Nicola TURCHI
Questo termine, che in latino è usato soprattutto nel linguaggio giuridico (missio in bona, missio in possessionem) [...] d'oro" dal 1256 al 1267, fu il primo mongolo che abbracciò l'islamismo. Verso la metà del sec. XIX il movimento wahhābita di ritorno alle pure origini islamiche ha trovato un'eco nell'India, nella Malesia e in Africa (quivi specie per mezzo delle ...
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IDENTITÀ ARCHITETTONICA. – Recupero e invenzione della tradizione. Identità architettonica e identità religiosa. Bibliografia
Recupero e invenzione della tradizione. – Dietro ciò che appare una legittima [...] allo smembramento della ex Iugoslavia, è partita la costruzione di un gran numero di nuove moschee, la rigida impronta wahhābita non è risultata gradita ai musulmani del posto, abituati a un approccio meno rigoroso e più europeizzato. La multietnica ...
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ISLAM.
Roberto Tottoli
– L’islam politico e il jihadismo. La reislamizzazione delle società islamiche. Il ruolo di Internet. Le comunità islamiche in Occidente. Bibliografia
All’inizio del 21° sec., [...] tali forme di pratica religiosa ha una lunga e antica storia, ma esse sono diventate il marchio distintivo di wahhabismo prima e del salafismo contemporaneo poi. Benché quindi in molti contesti regionali sia ancora importante e formi la percezione ...
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L'Asia islamica. Penisola Arabica
Claire Hardy-Guilbert
Simona Artusi
Stella Patitucci Uggeri
Giovanna Ventrone Vassallo
Geoffrey R.D. King
Paolo M. Costa
Michael Jung
Edward J. Keall
Penisola [...] ), sottomise Riyad nel 1764 e molte altre città del Najd, dando così origine al regno wahhabita. Una catena di "protettorati" fu stabilita dalla Gran Bretagna lungo il Golfo Persico, dove alcuni emiri, a capo di città-stato, diedero vita ai Paesi ...
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wahhabita
〈vaa-〉 (o wahabita) agg. e s. m. e f. [der. di wahhabismo, o wahabismo] (pl. m. -i). – 1. agg. Che appartiene o si riferisce al wahhabismo. 2. Componente o seguace del wahhabismo.
wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...