Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché [...] si volse allo studio della teologia, e fino ai 40 anni fu zelante seguace della scuola degli Ahl al-ḥadīth o Wahhābiti indiani. Ma poi il desiderio di rendere l'islamismo immune dagli attacchi europei in nome della civiltà moderna e accettabile dai ...
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Città ( 2.801.481 ab. al 2004; 3.150.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana) dell'Arabia Saudita, sulla costa orientale del Mar Rosso, nella piana deserta che ha nome Tihāma. È ancora [...] e quelli degli stati arabi (nei secc. 13°-14° fu stabile possesso dei Mamelucchi egiziani); nel 1803 se ne impadronirono i Wahhabiti; occupata poco dopo dagli Egiziani di Mohammed ‛Alī, passò ai Turchi per il trattato del 1840. G. si sottrasse al ...
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Città dell’Arabia Saudita (918.889 ab. nel 2004), nel Hegiaz, a 402 m s.l.m. in una fertile oasi, al centro di una estesa pianura; capoluogo dell’omonima provincia. Comunica con la costa del Mar Rosso, [...] all’assedio dello sceriffo al-Ḥusain. Dopo essere stata capitale del Regno del Hegiaz, nel 1924 accolse anch’essa i vincitori wahhabiti e da allora fa parte, come la Mecca, del Regno dell’Arabia Saudita.
Due cerchie di mura cingono la città antica ...
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MOHAMMED ‛Ali (secondo la pronuncia turca Mehemet Ali)
Angelo Sammarco
Il vero fondatore dell'Egitto moderno; nato da genitori albanesi a Cávala in Macedonia, intorno al 1769 e morto al Cairo il 2 agosto [...] medio e alto Egitto. Nel 1810 M. ‛A. ricevette dalla Porta l'invito di andare a combattere in Arabia i ribelli Wahhābiti. Prima d'intraprendere tale campagna M. ‛A., sapendo che i Mamelucchi aspettavano l'allontanamento delle truppe e l'assenza di ...
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Re dell'Arabia Saudita (Riyāḍ 1880 - Ṭā'if 1953), il cui nome personale è ῾Abd al-῾Azīz ibn ῾Abd ar-Raḥmān (Āl Sa῾ūd è propriamente il nome della famiglia). Sconfitti gli Āl Rashīd, emiri dello Shammar, [...] del 1934, che tolse il ῾Asīr allo Yemen), la sua opera di rigorosa restaurazione religiosa secondo i principî wahhabiti, e insieme di prudente modernizzazione dei suoi stati (per il rinvenimento di ricchi giacimenti di petrolio), l'abile politica ...
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NEǴD (o naed; A. T., 91)
Giuseppe STEFANINI
Carlo Alfonso NALLINO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Regione naturale dell'Arabia, con carattere di altipiano (e tale appunto è il significato di naǵd in arabo), [...] , Gialāgil ed al-Ḥūṭah. L'al-‛Āriḍ ha come centri più notevoli al-Manfūhah, Sadūs, ad-Dari‛iyyah, l'antica capitale dei Wahhābiti, distrutta nel 1817 da Ibrāhīm Pascià, e ar-Riyāḍ la nuova capitale, grande centro di circa 20.000 ab., con una trentina ...
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Ḍ Importante località dell'Arabia, capoluogo del Neǵd e capitale del regno arabo sa‛ūdiano, "la regina del deserto d'Arabia" posta nella parte centrale della penisola, a oriente della Mecca, che è il centro [...] , essendo divenuta il centro politico del paese solo dopo che nel 1817 venne distrutta ad-Dar‛iyyah, antica capitale dei Wahhābiti. La posizione è opportuna trovandosi nel punto d'incrocio di molte carovaniere. L'abitato è cinto da un muro alquanto ...
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(arabo Makka) Città dell’Arabia Saudita (1.294.168 ab. nel 2004; 1.490.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della provincia omonima. È la città santa dell’islam e luogo [...] al-Ḥusain ibn ‛Alī, che si proclamò re del Hegiaz. L’effimero regno di al-Ḥusain fu a sua volta abbattuto nel 1924 dai wahhabiti di Ibn Sa‛ūd, che rioccuparono la città santa.
La città, dominata a S da una fortezza, è divisa in due parti (Città Alta ...
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Città della Mesopotamia (‛Irāq) situata a 56 m. s. m. presso la sponda settentrionale del lago omonimo a 70 km. a SSE. di Kerbelā. Dapprima semplice villaggio a 12 km. di al-Kūfah, en-Negef (od an-Nagiaf, [...] la moschea e ne ostacolarono la visita agli sciiti; l'ultima devastazione ebbe luogo nel 1810, per opera dei wahhābiti. Nell'agosto-ottobre 1920 partecipò alla rivolta contro le autorità britanniche. an-Nagiaf da secoli è il maggior centro ...
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FINATI (Finatti), Giovanni
Francesco Surdich
Primo di quattro figli, nacque a Ferrara nel 1786 da Giovanni e Anna, di cui non si conosce il cognome, "non ricchi ma rispettabili", come scrive nelle sue [...] , della decisiva vittoria di Bessel (20 genn. 1815), che inferse un colpo decisivo al prestigio e alla potenza dei Wahhabiti.
Dopo un soggiorno di tre mesi a Turabah, la guarnigione alla quale apparteneva il F. venne trasferita prima alla Mecca ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
wahhabita
〈vaa-〉 (o wahabita) agg. e s. m. e f. [der. di wahhabismo, o wahabismo] (pl. m. -i). – 1. agg. Che appartiene o si riferisce al wahhabismo. 2. Componente o seguace del wahhabismo.