Musicista (Amburgo 1833 - Vienna 1897). Studiò prima con suo padre, contrabbassista, poi con O. Cossel e E. Marxsen. Nel 1853 conobbe J. Joachim e F. Liszt, quindi R. Schumann, che, ammirato, lo presentò [...] H. Wolf) del Lied in Germania nella seconda metà del sec. 19º. Di fronte al movimento dei Neudeutscher seguaci di R. Wagner e di F. Liszt, il B. continua, a suo modo, la tradizione nazionale del Settecento-primo Ottocento, seguendone le tracce nelle ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] Scena V, alle parole ‟Kehrte der Vater nun heim!"),
In Wagner, come s'è detto, il processo di cromatizzazione armonico-melodica procedimenti e in modo non sistematico; tra essi, oltre a R. Wagner-Regeny, W. Fortner, B. Blacher e H. Heiss, allievo ...
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DE SABATA, Victor
Raoul Meloncelli
Nacque a Trieste il 10 apr. 1892 da Amedeo, maestro di canto d'origine friulana, e da Rosita Tedeschi, di famiglia israelita. Dal padre, maestro del coro all'Opéra [...] Chénier di U. Giordano (con M. Del Monaco e R. Tebaldi, 1949), Pelléas et Mélisande di C. Debussy (1949), La Walkiria di Wagner (con K. Flagstad e M. Reining, 1949). Poi nella stagione 1949-50: La bohème di Puccini (con M. Carosio), Falstaff di Verdi ...
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GUICCIARDI, Vincenzo
Raoul Meloncelli
Nacque a Modena il 28 ott. 1889. Compì gli studi musicali nella sua città, ed essendo dotato d'una bella e robusta voce di baritono, decise di dedicarsi all'attività [...] al teatro Massimo di Palermo ne La forza del destino di Verdi, e fu tra gli interpreti di Tristano e Isotta di R. Wagner, sotto la direzione di G. Bavagnoli, al Carlo Felice di Genova, teatro in cui tornò nella stagione successiva con la Loreley di ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] tre sere, ebbe esito felice con sapore di scandalo, tra gli elogi cauti del critico Filippi e le solite accuse di wagnerismo. Il prologo sinfonico di quest'opera, diretto da F. Faccio alla Società del quartetto il 26 dicembre di quell'anno, procura ...
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Becce, Giuseppe
Lorenzo Dorelli
Compositore e direttore d'orchestra, naturalizzato tedesco, nato a Lonigo (Vicenza) il 3 febbraio 1877 e morto a Berlino Ovest il 5 ottobre 1973. Pioniere della musica [...] con il produttore Oskar Messter che gli affidò il suo primo accompagnamento musicale. L'occasione fu il film biografico Richard Wagner (1913) di Carl Froelich, in cui B. era stato chiamato a recitare nel ruolo principale (data la somiglianza con il ...
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ALBERTI, Lodovico
Riccardo Allorto
Compositore e critico musicale. Nato a Cavarzere (Padova) nel 1857, conseguì giovanissimo la laurea in giurisprudenza. Benché avesse superato l'età consentita dai [...] citata Gazzetta rispettivamente il 20 marzo e il 10 aprile del 1887; uno studio sui Maestri cantori di Norimberga di R. Wagner; una monografia, edita da Ricordi nel 1889, sull'Organo nelle sue attinenze colla musica sacra (Appunti di storia organaria ...
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Lucca, Francesco
Editore musicale (Cremona 1802 - Milano 1872). Diplomatosi giovanissimo in clarinetto, nel 1816 fu assunto come apprendista incisore di musica presso la casa editrice di Giovanni Ricordi. [...] , a divenire il principale sostenitore dei giovani compositori e ad assegnare ampio spazio agli autori stranieri. In questa direzione, riuscì a concludere un importante accordo con Richard Wagner, di cui ottenne nel 1868 i diritti in esclusiva. ...
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In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] teatrali. Tra gli es. più noti la m. di Berlioz (rielaborazione della m. di Rákóczy) nella Dannazione di Faust; quella di Wagner nel Tannhäuser; la m. di Mendelssohn per il Sogno di una notte di mezza estate; la m. funebre di Sigfrido nel Crepuscolo ...
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Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. [...] parte di G.B. Lulli, di C.W. Gluck e, nel corso del 19° sec., da parte di G. Rossini, G. Verdi e R. Wagner.
Zoologia
Il c degli uccelli è una voce modulata (distinta dal richiamo o dalle voci o dal verso): consiste generalmente in una frase composta ...
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wagneriano
〈vaġne-〉 agg. e s. m. – Relativo al grande musicista ted. Wilhelm Richard Wagner (1813-1883): la musica w., le opere w.; la tetralogia w. dei Nibelunghi (v. tetralogia). Come s. m. (f. -a), seguace delle teorie musicali di Wagner,...
wagnerismo
〈vaġne-〉 s. m. – L’insieme delle concezioni artistiche proprie del musicista W. R. Wagner (v. la voce prec.), spec. per ciò che riguarda l’armonia, l’orchestrazione, la struttura e l’esecuzione stessa delle opere liriche. Anche,...