LANGHANS, Theodor
Agostino Palmerini
Anatomopatologo, nato il 28 settembre 1839 a Usingen (Nassau), morto a Berna il 22 ottobre 1915. Si laureò a Würzburg nel 1864, fino al 1867 fu assistente di F. [...] D. Recklingausen; ottenuta nel 1867 la libera docenza a Marburgo, lavorò presso J. N. Lieberkühn e W. Wagner; nel 1872 fu professore ordinario a Giessen e nello stesso anno successe a E. Klebs nella cattedra di Berna.
Eseguì importanti ricerche nel ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] poste dalle varie scritture vocali dei compositori, dalla sovrana purità della linea belliniana all'esasperato espressionismo del Wagner, dai romantici fino ai nostri contemporanei.
In questo sforzo di adeguamento a esigenze varie e nuove (ché ...
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Compositore e musicologo svedese (Ullånger 1867 - Östersund 1942). Fu insegnante a Umea e a Dresda, critico di giornali di Stoccolma e regista in quel teatro dell'Opera. Autore di musica strumentale da [...] I profeti del giorno del giudizio", 1919), di musiche di scena, musiche corali, ecc. Tradusse in svedese diverse opere di Wagner, sul quale scrisse un volume (Wagner als Kulturerscheinung, 1917). Raccolse i suoi scritti critici in due volumi (1923). ...
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Nome d'arte del baritono belga Joseph Van Damme (n. Bruxelles 1940). Ha debuttato nel 1968 a Salisburgo con la Rappresentazione di Anima et di Corpo di E. de' Cavalieri, imponendosi poi a livello internazionale [...] per la sua presenza scenica, la tecnica nitida e l'estrema duttilità vocale. Il suo repertorio spazia da Mozart a Wagner, senza trascurare l'opera francese. Nel 1983 è stato il primo interprete dell'opera di O. Messiaen Saint François d'Assise. ...
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Tenore drammatico danese (Copenaghen 1890 - Santa Monica 1973). Esordì in Danimarca come baritono nei Pagliacci (1913): cinque anni dopo si presentava al pubblico come tenore e dal 1926 al 1950 ha cantato [...] in tale ruolo al Metropolitan di New York. Trasse fama soprattutto dai ruoli wagneriani, al cui studio fu invogliato da Cosima e Sigfrido Wagner, e dei quali fu considerato uno dei maggiori interpreti. ...
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Regista cinematografico tedesco (n. Nossendorf, Pomerania, 1935). Dopo aver realizzato diversi documentarî (fra cui Nach meinem letzen Umzug ..., 1953, ma distribuito 1970, su B. Brecht al lavoro con il [...] . Tra gli altri film di questo autore originale, isolato rispetto al contemporaneo nuovo cinema tedesco, si ricordano: Winifried Wagner und die Geschichte des Hauses Wahnfried von 1914-1975 (1975); Parsifal (1982); Die Marquise von O (1989, video ...
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Basso tedesco (n. Dortmund 1939). Allievo di F. W. Henzel e D. Jacob, ha debuttato nel 1962 a Essen. Dopo i successi ottenuti ai festival di Glyndenbourne (Die Zauberflöte, 1970) e di Bayreuth (Tannhäuser, [...] 1971), è divenuto primo basso presso la Staatsoper di Amburgo (1973). Nel suo repertorio, opere di W. A. Mozart, G. Verdi, R. Wagner, R. Strauss. È considerato uno dei maggiori bassi di lingua tedesca. ...
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HONEGGER, Arthur
Henry PRUNIERES
Compositore, nato a Le Havre, da genitori svizzeri, il 10 marzo 1892. Studiò a Le Havre, a Zurigo e a Parigi, nella quale ultima città ebbe maestri A. Gédalge e V. d'Indy. [...] Nello stile di questo svizzero-tedesco educato in Francia si sono in principio manifestate influenze eterogenee (Wagner, Strauss, Debussy, Ravel), tutte superate poi in virtù di una singolare potenza di temperamento creativo. Oggi H. può essere ...
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Scrittore francese (Poitiers 1913 - dip. degli Yvelines 2004). Commissario di polizia, militò nella Resistenza. Fu autore di raccolte poetiche (Poèmes, 1934; Le goût du pain, 1937; Instances, 1941; Il [...] , 1954; Hors d'eau, 1968; Les mystères d'Eleusis, 1979), di saggi (Tristan Corbière, 1951; Cendrars, 1955; La vie passionnée de Wagner, 1960), e di romanzi d'impianto onirico (Un train en cache un autre, 1954; Où puisse encore tomber la pluie, 1982 ...
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Musicista (Raiding, Sopron, 1811 - Bayreuth 1886). Studiò con C. Černy, A. Salieri, F. Paër e A. Reicha. Ventenne, fu spinto dall'ascolto in concerto di N. Paganini a rinnovare la propria arte pianistica, [...] alla contessa Sofia d'Agoult dalla quale ebbe tre figli (fra i quali Cosima sposa a H. von Bülow, poi a R. Wagner). La sua attività concertistica si sviluppò nel frattempo in modo straordinario, e lo stesso S. Thalberg dovette soggiacere all'arte del ...
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wagneriano
〈vaġne-〉 agg. e s. m. – Relativo al grande musicista ted. Wilhelm Richard Wagner (1813-1883): la musica w., le opere w.; la tetralogia w. dei Nibelunghi (v. tetralogia). Come s. m. (f. -a), seguace delle teorie musicali di Wagner,...
wagnerismo
〈vaġne-〉 s. m. – L’insieme delle concezioni artistiche proprie del musicista W. R. Wagner (v. la voce prec.), spec. per ciò che riguarda l’armonia, l’orchestrazione, la struttura e l’esecuzione stessa delle opere liriche. Anche,...