La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] «circumloqui: ut ibi “omne masculinum adapperiens vulvam”» (Ex. 13, 2), «ibi non oportet ita grosse exprimere, sed pro vulva exprimere vas vel porta partus mulieris, et sic de consimilibus» («usare circonlocuzioni: così una frase come “l’uomo si fa ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] vera terapia dell'isteria.
Scrive Platone in un celebre passo del Timeo (91c): "Nelle donne la cosiddetta matrice e la vulva somigliano a un animale desideroso di far figli, che, quando non produce frutto per molto tempo dopo la stagione, si affligge ...
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Espulsione o estrazione del feto dei Mammiferi dagli organi genitali. Avviene al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale può considerarsi concluso: l’utero contraendosi ritmicamente (travaglio [...] completa. A volte la rottura delle membrane viene praticata artificialmente (amniorexi); d) distensione della vagina, del perineo e della vulva. In questa fase, il corpo uterino, il segmento inferiore, la cervice e la vagina formano un canale unico e ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Oceania
Gaetano Cofini
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Le aree
Lungo la valle del fiume Murray (Australia sud-orientale) si concentrano i più importanti [...] i crani di personaggi di rango erano decorati con immagini sacre incise e dipinte, tra cui un motivo a forma di vulva (komari). L'usanza Maori di essiccare le teste dei defunti risale ai periodi preistorici. In una grotta nel Nord di Canterbury ...
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Cultura
Francesco Remotti
Dal latino cultura, derivato di colere, "coltivare", il termine ha acquisito, oltre all'accezione di 'coltivazione' (rispetto alla quale però prevale in italiano la forma coltura), [...] un piccolo orifizio per l'urina): ciò comporta che in vista del matrimonio si dovrà operare un'incisione per riaprire la vulva. La mutilazione sessuale più diffusa riguarda i maschi ed è la circoncisione, ossia l'asportazione totale o parziale del ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] in generale e della fertilità in particolare, quando a caratterizzare l'idoletto c'è la presenza di un'enorme vulva. Contenute, sostanzialmente, nei limiti di un piano rigorosamente frontale (la parte posteriore è poco o nulla lavorata) e piatto ...
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vulva
s. f. [dal lat. vulva]. – In anatomia, l’insieme degli organi genitali esterni femminili, che appare come una superficie lievemente rilevata, situata nell’ambito del perineo anteriore; i suoi elementi costitutivi più superficiali sono...