ALCIONIO (Alcyonius), Pietro
Mario Rosa
Nacque, probabilmente a Venezia, nel 1487 (se morì appena quarantenne, come affermano concordi i biografi, nel 1527). Ignoto è il suo nome di famiglia e conosciuto [...] , l'intento di contrapporre la propria traduzione alla vulgata di Apuleio) le traduzioni di Giorgio da Trebisonda, G. Sepulveda, che tradusse di nuovo i Libri Aristotaelis, quos vulgo latini, parvos naturales appellana, s.n.t., ma Bononiae 1522 ...
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CAETANI, Onorato
Luigi Fiorani
Nacque a Roma il 17 dic. 1742 da Michelangelo (I), duca di Sermoneta, e da Carlotta Ondedei Zonga. Trascorsa la prima fanciullezza nell'ambiente colto e raffinato che [...] , in composizioni manierate e di scarso valore. Risultati migliori raggiungerà in qualche traduzione: una versione di salmi della Vulgata, di cui il C. andava particolarmente fiero, piacque anche al Metastasio che avvertiva in essa "l'enfasi, l ...
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BENVENUTI, Carlo
Paolo Casini
Nato a Livorrio l'8 febbr. 1716, vi compì i primi studi. Il 14 nov. 1732 iniziò a Roma il noviziato nella Compagnia di Gesù, probabilmente frequentando i corsi di umanità [...] desumpto demonstravit. Multa circa ipsain virium legem ex praedictis dissertationibus mutuabimur, et afiqua etiam nonduni vulgata eiusdem permissu proferemus..." § IV, CVII, p. XXXIX).
Che le due dissertazioni non fossero semplici lavori ...
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DE NOBILI, Flaminio
Flavio De Bernardinis
Nacque a Lucca nel 1533 da Fabrizio e Chiara di Filippo.
La famiglia era originaria della Garfagnana, con l'antico nome Della Pieve, ma, ai tempi in cui il [...] il De Nobili. Sue risultano prefazione ed annotazioni della successiva traduzione latina e il suo nome figura tra i curatori della Vulgata progettata da Sisto V. L'opera uscì non senza qualche imperfezione, tanto che le copie vennero ritirate dopo la ...
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Umanista e poeta (Montepulciano, dal cui nome lat. Mons Politianus deriva il soprannome, 1454 - Firenze 1494). In seguito all'uccisione del padre (1464) si trasferì a Firenze presso parenti; qui prese [...] giustinianee, di cui pensò per primo all'edizione critica, incominciando la collazione della littera florentina con la littera vulgata), testi di medicina (di Ippocrate, Galeno, ecc.) e infine i testi filosofici di Aristotele, ai quali dedicò gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] 1755, la lettura delle Scritture nelle lingue nazionali accordata da Benedetto XIV, interrompendosi l’obbligo alla sola Vulgata. Il rilievo si accompagna alla riprovazione «delle piccole cerimonie e delle superstizioni» che fanno la morale «non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Fuoco
Rosario Patalano
Il contributo analitico di Francesco Fuoco è stato per un lungo periodo offuscato dalla querelle filologica nota come caso Fuoco, che ha concentrato l’attenzione degli [...] ma lo stesso pensiero smithiano, assimilato in modo critico e non nella sua riduzione dogmatica, come accadrà per la vulgata liberista degli anni Trenta del 19° secolo. Si trattava quindi di uno smithianesimo corretto e mediato da sintesi critiche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Incluso a buon diritto da Claudius Cantincula nel triumvirato dei grandi riformatori della giurisprudenza rinascimentale, assieme a Guillaume Budé e Adalricus Zasius, Alciato ha dato precocemente voce [...] a un certosino lavoro di verifica della sua corrispondenza all’originale. Egli mette a frutto il confronto della vulgata bononiensis con testimoni risalenti a prima della normalizzazione bolognese e accursiana in specie (parla in più luoghi della ...
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GIOVANNI da Vicenza
Luigi Canetti
Nacque a Vicenza, verosimilmente intorno all'anno 1200, figlio del causidicus Manelino, già tesoriere dell'amministrazione cittadina. La famiglia, contrariamente a [...] cronisti, in primis Ognibene (Salimbene) de Adam, riferiscono episodi non sempre in linea con il canone edificante della vulgata agiografica, che veniva in tal modo argutamente parodizzato.
Ai sermoni di G., all'apice della sua fama, confluivano ...
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FONTEBUONI (Fontibuoni, Fontibonius), Anastagio (Anastasio, Astasio, Stagio)
Enrico Parlato
Figlio di Piero di Stagio, nacque a Firenze il 21 sett. 1571., come risulta dall'atto di battesimo (Papi, [...] contrasto luministico dal quale emergono le figure è un'evidente eco caravaggesca, che viene tuttavia recepita tramite la vulgata del Baglione. Del tutto omogenee sul piano stilistico la rovinatissima Madonna con Bambino e santi (Norcia, S. Agostino ...
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vulgata
(o volgata; più spesso con iniziale maiusc., Vulgata, Volgata) s. f. – Femm. sostantivato dell’agg. vulgato, e più propriam. forma latina, abbrev. di vulgata editio o versio o lectio, rispettivam. «edizione o traduzione o lettura divulgata,...