ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] (skyphos al museo di Cracovia, dalla Lucania), e la scena di A. ferito deposto sulle ginocchia della dea (vasi da Vulci e dall'Apulia al British Museum). Nei vasi greci di stile midiaco si introduce il motivo della preparazione delle Adonie e dei ...
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CLITENNESTRA (Κλυταιμήστρα; Clytaemestra)
L. Guerrini
Figlia di Tindaro e Leda, è sorella di Timandra e Filonoe, e gemella di Elena, la quale però, come anche i Dioscuri, ha padre divino (Zeus).
Dapprima [...] dal Beazley (tuttora inedito) attribuito al Pittore di Copenaghen. Infine su un'anfora etrusca del gruppo di Praxias, da Vulci, ora a Filadelfia e su un'hydrìa già Jenkiss, C. appare eccezionalmente raffigurata a schema invertito, cioè corrente verso ...
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ASTIANATTE (᾿Αστυάναξ)
A. de Franciscis
Figlio di Ettore e Andromaca. Nei cicli figurativi e nelle altre rappresentazioni che s'ispiravano alle vicende della guerra troiana (specialmente in quel genere [...] nei musei vaticani, in Acme, 1953, p. 497, tav. i-ii; J. C. Hoppin, Red-fig., Cambridge 1919, p. 382. Kỳlix di Brygos (da Vulci) al Louvre: I. C. Hoppin, Red-fig., p. 119; hydrìa Vivenzio: J. C. Hoppin, Black-fig., p. 145, n. 30; cratere di Bologna ...
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COTTABO (κότταβος, cottăbos)
S. Stucchi*
Gioco molto in voga nell'antico mondo classico; secondo Anacreonte, di origine sicula. Passò nel VI sec. in Grecia ed in Etruria. Molte fonti classiche ne parlano [...] . Mitt., i, 1886, tav. xii b); 6) Monaco, Antikensammlung, da Corchiano (Archaeologia, 1888, p. 395); 7) Museo Torlonia, dagli scavi di Vulci (Röm. Mitt., i, 1886, p. 235); 8) Perugia, dalla tomba dei Volumni (Röm. Mitt., lvii, 1942, p. 170, tav. 13 ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] della loro fisionomia il pittore trae effetti grotteschi, molto originali. Nella nota tazza laconica al Cabinet des Médailles, trovata a Vulci, e detta di Arcesilao (v.), perché in essa è rappresentato uno dei quattro re di tal nome che regnarono su ...
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Vedi MARSILIANA dell'anno: 1961 - 1995
MARSILIANA
P. Bocci
Città dell'Etruria settentrionale, situata lungo la media valle del fiume Albegna (l'Albinia dei Romani) nell'alta Maremma grossetana.
Gli [...] di raccordo. Anche la "fibula Corsini" del Circolo della Fibula di M., che è molto vicina ad una di Vulci, ha il tipo più carico delle oreficerie dell'Etruria meridionale. Gli avorî difficilmente saranno di fabbricazione locale, perché la tecnica ...
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ANTIMENES, Pittore di
G. Ricci
Ceramografo attico che dipinse numerosi vasi a figure nere (gliene sono attribuiti 136), specialmente anfore con collo e hydrìai. Il nome, datogli dal Beazley, deriva [...] , 100, 135).
Per quanto riguarda la provenienza accertata, è da notare che più della metà dei vasi risulta trovata a Vulci, una dozzina a Tarquinia, alcuni altri in rimanenti località d'Italia (compresa l'Etruria); pochi in Grecia.
In appendice alle ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] tradizione, nel 509 a. C., era costruito alla maniera etrusca e decorato da statue di terracotta della scuola del veiente Vulca e che l'immagine di legno conservata nel tempio di Diana sull'Aventino era stata portata a Roma dalla colonia focese di ...
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Vedi CALCIDESI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CALCIDESI, Vasi
L. Banti
Il nome indica un gruppo di vasi, per ora circa trecento, dei quali è incerto il luogo di produzione; deriva dalle iscrizioni in [...] ), un vaso da Caere (lo psyktèr Castellani nel Museo di Villa Giulia, a Roma, Mingazzini, n. 419), due da Vulci (anfora n. 202 della Bibliothèque Nationale di Parigi; anfora già nella Collezione Pembroke-Hope) mostrano il pittore pienamente formato ...
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MELISSA (Μέλισσα)
S. de Marinis
Il generico termine greco designante l'ape appare più volte nella mitologia greca come nome proprio di numerose ninfe e figure femminlli, e diviene inoltre appellativo [...] , Keleos, Kerberos e Aigolos osarono penetrarvi e furono trasformati in uccelli: su un'anfora attica a figure nere da Vulci aI British Museum (VI sec.) sono rappresentati, in una vivacissima ed espressiva composizione, i quattro personaggi assaliti e ...
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vulcano
s. m. [dal lat. Vulcanus «Vulcano», nome del dio del fuoco e di un’isola del gruppo delle Lipari]. – 1. a. In geologia, profonda apertura naturale della crosta terrestre attraverso cui, in seguito a risalita di magmi dagli strati sottostanti,...
cuccumella
cuccumèlla s. f. [lat. tardo cucumĕlla, dim. di cŭcŭma «cuccuma», per la forma]. – In Toscana e nel Viterbese, è così chiamato il tumulo funerario etrusco, in partic. quello della necropoli di Vulci.