Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] fortuiti in numerosi centri, e principalmente a Tarquinia, a Veio, a Cerveteri, a Chiusi, a Orvieto e a Vulci. Lavori di restauro, recentemente eseguiti, hanno dimostrato in maniera inequivocabile che la tecnica usata è, nella grande generalità ...
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MEMNONE (Μέμνων, Memnon)
Red.
1°. - Figlio di Eos e di Tithonos, fratello di Priamo, M., allevato dalle Esperidi regnava, secondo la tradizione più corrente, sugli Etiopi; dopo la morte di Ettore, M., [...] Nella ceramica attica la scena figura su vasi sia a figure nere (Vaticano, 389; Atene, Acr. 2611), sia a figure rosse (cratere da Vulci a Boston, 97.368 frammento di cratere a calice di Phinthias a Limenas; vasi a New York 06.1021.139 e ad Amsterdam ...
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GERIONE (Γηρυών, Γηρυονεύς, Γηρυόνης Geryo)
A. Rumpf
Gigante a tre corpi figlio di Chrysaor, nipote di Medusa, nominato per la prima volta in Esiodo (Theog., vv. 287-294). Esso è il custode delle mandrie [...] in statuette fittili della medesima provenienza.
L'arte occidentale è orientata in maniera indipendente. Nella Tomba François di Vulci (fine del sec. IV a. C.) il personaggio, che l'iscrizione definisce "Cerun", è rappresentato come oplita, con ...
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L'Italia preromana. I siti piceni: Novilara
Francesca Ceci
Novilara
Centro situato 7 km a sud di Pesaro, in cui si rinvenne un’importante necropoli picena di oltre 300 tombe, suddivise tra il fondo [...] , in I Piceni e l’Italia medio-adriatica. Atti del XXII Convegno di Studi Etruschi e Italici (Ascoli Piceno - Teramo - Celano - Ancona, 9-13 aprile 2000), Pisa - Roma 2003, pp. 115-25.
J.G. Szilágyi, Vulci, Novilara, Aliano, ibid., pp. 285-89. ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] vivacità immediata del gesto, nell'impressione di vita che sa comunicare. Evidente è il confronto con bronzi protoetruschi tipo Vulci e Bisenzio.
Per completare la rassegna si vedano le statuette fittili di cavallo con cavaliere, forse parti di vaso ...
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L'etruscologia
Mauro Cristofani
La disciplina, che ha come oggetto d'indagine la civiltà degli Etruschi, si è affrancata dallo studio dell'antichità classica, di cui costituiva un settore collaterale, [...] scavi che interessano soprattutto lo Stato Pontificio (Perugia prima, poi le necropoli rupestri del Viterbese, Tarquinia e Vulci), supportata da una fiorente promozione a livello di mercato antiquario, consentita anche dalla formazione dei grandi ...
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ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] (skyphos al museo di Cracovia, dalla Lucania), e la scena di A. ferito deposto sulle ginocchia della dea (vasi da Vulci e dall'Apulia al British Museum). Nei vasi greci di stile midiaco si introduce il motivo della preparazione delle Adonie e dei ...
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CLITENNESTRA (Κλυταιμήστρα; Clytaemestra)
L. Guerrini
Figlia di Tindaro e Leda, è sorella di Timandra e Filonoe, e gemella di Elena, la quale però, come anche i Dioscuri, ha padre divino (Zeus).
Dapprima [...] dal Beazley (tuttora inedito) attribuito al Pittore di Copenaghen. Infine su un'anfora etrusca del gruppo di Praxias, da Vulci, ora a Filadelfia e su un'hydrìa già Jenkiss, C. appare eccezionalmente raffigurata a schema invertito, cioè corrente verso ...
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ASTIANATTE (᾿Αστυάναξ)
A. de Franciscis
Figlio di Ettore e Andromaca. Nei cicli figurativi e nelle altre rappresentazioni che s'ispiravano alle vicende della guerra troiana (specialmente in quel genere [...] nei musei vaticani, in Acme, 1953, p. 497, tav. i-ii; J. C. Hoppin, Red-fig., Cambridge 1919, p. 382. Kỳlix di Brygos (da Vulci) al Louvre: I. C. Hoppin, Red-fig., p. 119; hydrìa Vivenzio: J. C. Hoppin, Black-fig., p. 145, n. 30; cratere di Bologna ...
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COTTABO (κότταβος, cottăbos)
S. Stucchi*
Gioco molto in voga nell'antico mondo classico; secondo Anacreonte, di origine sicula. Passò nel VI sec. in Grecia ed in Etruria. Molte fonti classiche ne parlano [...] . Mitt., i, 1886, tav. xii b); 6) Monaco, Antikensammlung, da Corchiano (Archaeologia, 1888, p. 395); 7) Museo Torlonia, dagli scavi di Vulci (Röm. Mitt., i, 1886, p. 235); 8) Perugia, dalla tomba dei Volumni (Röm. Mitt., lvii, 1942, p. 170, tav. 13 ...
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vulcano
s. m. [dal lat. Vulcanus «Vulcano», nome del dio del fuoco e di un’isola del gruppo delle Lipari]. – 1. a. In geologia, profonda apertura naturale della crosta terrestre attraverso cui, in seguito a risalita di magmi dagli strati sottostanti,...
cuccumella
cuccumèlla s. f. [lat. tardo cucumĕlla, dim. di cŭcŭma «cuccuma», per la forma]. – In Toscana e nel Viterbese, è così chiamato il tumulo funerario etrusco, in partic. quello della necropoli di Vulci.