ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] la sua decorazione con statue e fregi in terracotta policroma furono chiamati artisti dall'Etruria, tra cui principalmente lo scultore Vulca di Veio, che eseguì la statua di Giove. Sul vertice del frontone fu posta una quadriga fittile, che fu poi ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] stile ionico. Esiste in questi esemplari una omogeneità formale per cui, anche in relazione ai ritrovamenti effettuati nella zona di Vulci, si può pensare ad una produzione ivi localizzata. È interessante notare che, nonostante una gran parte di essi ...
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NIMBO (νέϕος, nimbus)
M. Collinet-Guérin
Disco luminoso collocato attorno alla testa di alcuni personaggi o di figure allegoriche.
Occorre per prima cosa precisare le diverse interpretazioni del termine [...] 'egli nimbato - dall'alto dell'empireo. Due esempî etruschi presentano nimbi assai diversi dal modello greco: su uno specchio di Vulci (V sec.) l'Aurora innalza Cefalo, nimbata a festoni orlati da corte fiammelle. Sulla cista Ficoroni (v.), un genio ...
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CISTA (κίστη, cista)
G. A. Mansuelli
Recipiente di uso assai comune nell'antichità, in origine soltanto di vimini intessuti, più tardi di legno, cuoio e metallo, di forma quasi sempre cilindrica, più [...] il diametro (proporzione usuale 1 diam. e 1/2). La tripartizione della decorazione, già osservata nella c. a sbalzo di Vulci, continua e diventa un motivo fisso, mentre varia l'altezza delle singole fasce. È stato rilevato (Della Seta), a proposito ...
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Vedi AMULETI dell'anno: 1958 - 1994
AMULETI
S. Donadoni
L. Rocchetti
Oggetti che in antico si portavano indosso nell'intento di preservarsi dalle malattie o dai malefici. L'amuleto si differenzia dal [...] agata, in vetro. Se ne trovano anche in oro, minuziosamente lavorati in tutti i minimi particolari. Una splendida collana da Vulci, ora al Louvre, è formata di 23 scarabei in oro con incisioni, nella superficie inferiore piatta, di animali ed oggetti ...
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IBERICA, Arte
P. Bosch-Gimpera
IBERICA, Arte. - L'arte dei popoli iberotartessiani, detta per brevità "iberica", si sviluppò a partire dal VI sec. a. C., soprattutto dal V al II, sopravvivendo durante [...] le mani, in atteggiamento assai ieratico. Un notevolissimo esemplare, nel museo di Madrid, ricorda una statua etrusca di Vulci. F. Benoit, pur ammettendo che la scultura iberica fa capo a prototipi arcaici greci, proporrebbe una datazione piuttosto ...
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NIOBE e NIOBIDI (Νιόβη, Νιοβίδαι; Niobe, Niobidae)
G. A. Mansuelli
La rassegna minuta e la esposizione della problematica, già fatte molto diffusamente dallo Stark, poi dal Sauer e infine dal Lesky non [...] in modo alquanto più generico è diluita in sei figure di fuggenti in direzioni diverse nei lati minori della kỳlix da Vulci ora a Londra, attribuita al Pittore di Cadmo. Difficile farsi un'idea delle composizioni dei frammenti da Populonia a Firenze ...
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Vedi LACONICI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
LACONICI, Vasi
P. Pelagatti
Classe di vasi greci arcaici che furono considerati per lungo tempo come prodotti di fabbriche di Cirene, poiché cirenaici erano [...] Minore: Smirne, Efeso, Sardi, Gordion. Africa: Naucrati, Cirene, Cartagine. Italia: Magna Grecia (Taranto); Etruria (soprattutto Vulci, Cerveteri e Tarquinia); esempî isolati dal Lazio (Roma), dalla Campania (Cuma, Pompei, Sorrento), dalla Calabria ...
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GRANULAZIONE
G. Becatti
Tecnica usata nell'oreficeria antica e consistente in una decorazione di minuscoli grani sferici aurei saldati fra loro e su una superficie di lamina d'oro, a formare sia un [...] , oggi al Victoria and Albert Museum di Londra, del VII sec. a. C. Nell'ambiente di Vetulonia e di Vulci predomina la raffinata tecnica del pulviscolo che disegna teorie di mostri sulle lunghe staffe delle fibule, sulle capocchie di spilloni, sulle ...
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DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] del cinghiale calidonio, sono rappresentati fra gli altri eroi sul vaso François, su una kölix di Archikles e Glaukytes, da Vulci, e sui sarcofagi.
D. con una divinità femminile. - È una rappresentazione molto diffusa a partire dal III sec. a. C ...
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vulcano
s. m. [dal lat. Vulcanus «Vulcano», nome del dio del fuoco e di un’isola del gruppo delle Lipari]. – 1. a. In geologia, profonda apertura naturale della crosta terrestre attraverso cui, in seguito a risalita di magmi dagli strati sottostanti,...
cuccumella
cuccumèlla s. f. [lat. tardo cucumĕlla, dim. di cŭcŭma «cuccuma», per la forma]. – In Toscana e nel Viterbese, è così chiamato il tumulo funerario etrusco, in partic. quello della necropoli di Vulci.