ELMO
L. Guerrini
G. A. Mansuelli
Nei diversi stadî culturali l'e. è associato generalmente alla corazza. L'e. di guerra vero e proprio, metallico o no, risale all'Età del Bronzo. I copricapo anteriori [...] VI sec. a. C. però in Etruria anche per gli e. diventano comuni le forme greche. Un e. di tipo corinzio, da Vulci, ha la fronte limitata superiormente da un kymàtion, che corrisponde alla radice dei capelli e fra questo e le arcate sopraccigliari un ...
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SIRENE (Σειρῆνες, Sirēnes o Sirēnae)
H. Sichtermann
Entità della mitologia e credenza popolare greca, la cui fondamentale caratteristica, anche se non l'unica, è l'aspetto esteriore, formato da un corpo [...] strettamente connesse con questo tipo di raffigurazioni. Si sono conservati vasi a rilievo di età romana tra i quali una patera di Vulci a Berlino che descrive i fatti in due scene: Ulisse che viene legato all'albero e il suo passaggio accanto alle s ...
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PONTE (γέϕυρα, pons)
J. Briegleb
Costruzione architettonica per facilitare il passaggio di una via di comurncazione, talvolta anche di un acquedotto (v.), sopra un ostacolo naturale, per lo più un fiume, [...] . 216-217, tav. 23, i. Viterbo: G. Q. Giglioli, L'Arte Etrusca, Milano 1935, pp. 77, tav. 424, 2. Vulci: A. v. Gerkan, in F. Messerschmidt, Nekropolen von Vulci, Berlino 1930, pp. 26-35, figg. 19-24. Per i p. della Via Flaminia: v. M. H. Ballance, in ...
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Vedi CHIUSI dell'anno: 1959 - 1994
CHIUSI (etr. Clevsin-, con altra denominazione Camars; lat. Clusium)
M. Pallottino
S. Meschini
Cittadina che sorge sopra un'altura fra il Chiana e il torrente Astrone, [...] nel banco tufaceo con elementi di imitazione degli interni delle case, come in altre città etrusche (cfr. Cerveteri, Tarquinia, Vulci): notevoli i soffitti a cassettonato. Le Tombe di Vigna Grande e del Granduca, di età ellenistica, hanno invece la ...
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Vedi CANOPO dell'anno: 1959 - 1994
CANÒPO
S. Donadoni
L. Laurenzi
S. Donadoni
L. Laurenzi
Prende nome di c. ciascuno dei quattro vasi destinati, in Egitto, alla conservazione dei visceri mummificati. [...] già nella civiltà villanoviana. Certi ossuari villanoviani di Tarquinia hanno infatti per coperchio un elmo crestato, in uno di Vulci il coperchio è un pileo sormontato da un tetto di capanna. E non solo per questa considerazione si può stabilire ...
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VANTH (VΑΝΘ)
S. de Marinis
Divinità etrusca dell'Oltretomba. Nelle rappresentazioni figurate accompagna spesso la figura del demone maschile della morte, Charun, ma, a differenza di quanto avviene per [...] rappresentazioni dove la figura è indicata dall'iscrizione del nome; e sono fondamentalmente le seguenti: 1) Tomba François di Vulci (ora al Museo Torlonia di Roma): V., insieme con Charun, assiste all'uccisione dei prigionieri troiani; appare subito ...
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POTHOS (Πόϑος)
A. Gallina
Personificazione del rimpianto e del senso di nostalgia che si prova quando una persona amata è lontana. L'antica letteratura greca lo considera, insieme ad Eros e ad Himeros, [...] 137-148; P. E. Arias, Skopas, Roma 1952, passim e pp. 131-134. P. nel thìasos di Afrodite: anfora a figure rosse da Vulci, a Berlino, n. 2633, Pittore di Kadmos: J. D. Beazley, Red-fig., p. 805 (giudizio di Paride). Hydrìa dalla Cirenaica, al British ...
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BRACIERE
M. Floriani Squarciapino
Tralasciando quei focolari mobili che furono impiegati per tutta l'antichità sia come arule e bruciaprofumi nel culto pubblico e domestico, sia nella casa come scaldavivande, [...] si limita ai piedi a forma di zampa leonina), ma più elegante per forma, è un b. circolare e con coperchio da Vulci (Museo Gregoriano).
In età romana il b. in certo senso subisce una maggiore schematizzazione nella forma e nell'ornato: si alternano i ...
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GERMANIA
A. Greifenhagen
A. Greifenhagen
H. C. von der Gabelentz
D. W. Müller
J. Oelsner
E. Kluwe
R. Krauspe
E. Schuldt
G. Beihm-Blancke
Musei di antichità. - La Collezione Chigi venne nel 1728 [...] a Roma lasciò le sue raccolte all'Università. K. L. von Urlichs acquistò nel 1872 la Collezione Feoli (480 vasi greci da Vulci); K. Sitte nel 1892 la Collezione Margariti (300 terrecotte e vasi dalla Grecia e dall'Asia Minore). Il riordinamento si è ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] una minuscola pantera a mo' di un gatto domestico. È invece Hermes che consegna Dioniso sul cratere a fondo bianco del Vaticano, da Vulci. A sinistra siede pensosa una m. con tirso, che assomiglia più ad una Musa che a una menade. Ciò è tipico di ...
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vulcano
s. m. [dal lat. Vulcanus «Vulcano», nome del dio del fuoco e di un’isola del gruppo delle Lipari]. – 1. a. In geologia, profonda apertura naturale della crosta terrestre attraverso cui, in seguito a risalita di magmi dagli strati sottostanti,...
cuccumella
cuccumèlla s. f. [lat. tardo cucumĕlla, dim. di cŭcŭma «cuccuma», per la forma]. – In Toscana e nel Viterbese, è così chiamato il tumulo funerario etrusco, in partic. quello della necropoli di Vulci.