Nome del dio, che i Greci adorarono come un'ipostasi del sole, accanto all'altra divinità solare, Elio ("Ηλιος), che presto passò di gran lunga in seconda linea nel culto, a causa appunto della troppa [...] kylix dell'Antiquarium di Monaco di Baviera, su di un'anfora di Vulci al Museo Britannico ecc.
Apollo e Marsia. - Oltre alla base di mito nell'arte etrusca è in un elmo di Vulci, ora alla Biblioteca Nazionale di Parigi.
Prescindendo dalle statuette ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] vivacità immediata del gesto, nell'impressione di vita che sa comunicare. Evidente è il confronto con bronzi protoetruschi tipo Vulci e Bisenzio.
Per completare la rassegna si vedano le statuette fittili di cavallo con cavaliere, forse parti di vaso ...
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L'etruscologia
Mauro Cristofani
La disciplina, che ha come oggetto d'indagine la civiltà degli Etruschi, si è affrancata dallo studio dell'antichità classica, di cui costituiva un settore collaterale, [...] scavi che interessano soprattutto lo Stato Pontificio (Perugia prima, poi le necropoli rupestri del Viterbese, Tarquinia e Vulci), supportata da una fiorente promozione a livello di mercato antiquario, consentita anche dalla formazione dei grandi ...
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ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] (skyphos al museo di Cracovia, dalla Lucania), e la scena di A. ferito deposto sulle ginocchia della dea (vasi da Vulci e dall'Apulia al British Museum). Nei vasi greci di stile midiaco si introduce il motivo della preparazione delle Adonie e dei ...
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CLITENNESTRA (Κλυταιμήστρα; Clytaemestra)
L. Guerrini
Figlia di Tindaro e Leda, è sorella di Timandra e Filonoe, e gemella di Elena, la quale però, come anche i Dioscuri, ha padre divino (Zeus).
Dapprima [...] dal Beazley (tuttora inedito) attribuito al Pittore di Copenaghen. Infine su un'anfora etrusca del gruppo di Praxias, da Vulci, ora a Filadelfia e su un'hydrìa già Jenkiss, C. appare eccezionalmente raffigurata a schema invertito, cioè corrente verso ...
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ASTIANATTE (᾿Αστυάναξ)
A. de Franciscis
Figlio di Ettore e Andromaca. Nei cicli figurativi e nelle altre rappresentazioni che s'ispiravano alle vicende della guerra troiana (specialmente in quel genere [...] nei musei vaticani, in Acme, 1953, p. 497, tav. i-ii; J. C. Hoppin, Red-fig., Cambridge 1919, p. 382. Kỳlix di Brygos (da Vulci) al Louvre: I. C. Hoppin, Red-fig., p. 119; hydrìa Vivenzio: J. C. Hoppin, Black-fig., p. 145, n. 30; cratere di Bologna ...
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COTTABO (κότταβος, cottăbos)
S. Stucchi*
Gioco molto in voga nell'antico mondo classico; secondo Anacreonte, di origine sicula. Passò nel VI sec. in Grecia ed in Etruria. Molte fonti classiche ne parlano [...] . Mitt., i, 1886, tav. xii b); 6) Monaco, Antikensammlung, da Corchiano (Archaeologia, 1888, p. 395); 7) Museo Torlonia, dagli scavi di Vulci (Röm. Mitt., i, 1886, p. 235); 8) Perugia, dalla tomba dei Volumni (Röm. Mitt., lvii, 1942, p. 170, tav. 13 ...
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Vedi CORI dell'anno: 1959 - 1994
CORI (v. vol. II, p. 837)
N. Cassieri
Il rinvenimento di strutture murarie pertinenti alla pars postica del Tempio dei Dioscuri ha contribuito a una più puntuale definizione [...] attestati nel IV-III sec. a.C. in Italia meridionale, da dove si diffondono, tramite la Campania, in Etruria (Sovana, Vulci). Nella zona alta della città, infine, in occasione di un intervento per il consolidamento del podio del Tempio di Ercole ...
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VILLANOVIANA, CIVILTÀ
Ugo Rellini
. La civiltà detta di Villanova è una delle più importanti della prima età del ferro (v. ferro, civiltà del), la cui conoscenza è fondamentale per la preistoria della [...] , Tarquinia, Vetulonia, Montenero presso Livorno, entro la città stessa di Firenze; altre sepolture si trovano a Cerveteri, Vulci, Allumiere, Orvieto, Bisenzio, Narce, ecc.
A Bologna si scoprì anche l'abitato villanoviano. Erano fondi di capanna ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] della loro fisionomia il pittore trae effetti grotteschi, molto originali. Nella nota tazza laconica al Cabinet des Médailles, trovata a Vulci, e detta di Arcesilao (v.), perché in essa è rappresentato uno dei quattro re di tal nome che regnarono su ...
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vulcano
s. m. [dal lat. Vulcanus «Vulcano», nome del dio del fuoco e di un’isola del gruppo delle Lipari]. – 1. a. In geologia, profonda apertura naturale della crosta terrestre attraverso cui, in seguito a risalita di magmi dagli strati sottostanti,...
cuccumella
cuccumèlla s. f. [lat. tardo cucumĕlla, dim. di cŭcŭma «cuccuma», per la forma]. – In Toscana e nel Viterbese, è così chiamato il tumulo funerario etrusco, in partic. quello della necropoli di Vulci.