In geologia, termine introdotto da J.D. Dana (1873) per indicare una grande depressione, di forma allungata, soggetta a subsidenza, sede di enormi accumuli di sedimenti, coinvolta successivamente in movimenti [...] , all’interno di tali aree. Nell’ambito delle ortogeosinclinali egli distinse una zona esterna, la eugeosinclinale, sede di vulcanismo basico e soggetta a rapida subsidenza, e una zona interna, la miogeosinclinale, più spostata verso il continente in ...
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Geofisico giapponese (n. Tokyo 1936). Laureatosi in fisica presso l'Università di Tokyo (1961), dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca in geofisica (1964) e svolto attività di ricerca presso [...] ricerche sui processi tettonici, ha confermato, analizzando le differenze nel movimento delle placche associato alla dislocazione sismica, la caratterizzazione dei margini attivi relativamente al vulcanismo e alla morfologia delle zone in subduzione. ...
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NEOZOICA, ERA o Gruppo Neozoico
Ardito Desio
Questo termine (dal gr. νέος "nuovo" e ζῶον "animale", ossia "era degli animali nuovi") è usato in geologia per indicare la più recente fra le maggiori suddivisioni [...] . Nella Lucania va ricordato il Vulture e nella regione insulare i gruppi delle isole Ponza e delle Isole Eolie con i vulcani ancora attivi di Stromboli e di Vulcano. Finalmente in Sicilia, oltre all'Etna, il cui cono è sorto interamente nel Neozoico ...
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Si estende da N. a S. per circa un migliaio di km. - press'a poco parallelamente al Pacifico da cui dista in media circa 200 km. - dal confine canadiano alla California settentrionale, fra le Rocciose, [...] quello detto, appunto, Crater Lake (1082 m. s. m.; profond. m. 618), in cui è del pari evidente l'azione glaciale. Dei vulcani attivi l'eruzione più recente si ebbe nel 1914-15, dal Lassen Peak; il Baker si fece vivo sovente nel secolo scorso.
Al ...
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BRAUCCI, Nicola
Ugo Baldini
Nato a Caivano (Napoli) il 5 ott. 1719 da Antonio e Angela Angelini, dopo aver ricevuto una prima educazione letteraria studiò poi medicina a Napoli con Serao e Cirillo. [...] dati assai accurati, ed è uno dei primi importanti documenti della nuova geologia analitica e descrittiva. L'analisi del vulcanismo campano, condotta esaminando partitamente i crateri dalla grande conca, anche nella sua parte insulare, è la prima del ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] elevate di tutto il continente: fra esse il Kilimangiaro (m 5895), il Kenya (m 5199), l’Elgon (m 4321), possenti coni vulcanici, e il gigantesco massiccio del Ruwenzori (m 5109).
Posta, pressappoco, a S di una linea che unisce la foce del Cuanza con ...
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Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] e investendo tutte le regioni affacciate sul Mar delle Andamane e sul Golfo del Bengala. Nell’isola di Giava è attivo un centinaio di vulcani; altri sono a Sumatra (Kerinci, 3800 m), Celebes, Sumbawa, Flores e nelle isole di Banda. Borneo è priva di ...
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Secondo periodo geologico dell’era mesozoica, prende nome dalla catena del Giura dove le formazioni di questo periodo hanno prevalente sviluppo. Detto anche Giurese o Giura, è compreso tra 215 e 145 milioni [...] depositi ferriferi e di carbone.
Nel G. si ebbe inoltre una notevole attività magmatica che, caratterizzata da un vulcanismo basaltico, si localizzò nelle zone in cui la frammentazione del supercontinente avrebbe dato luogo alla nascita degli oceani ...
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tufo Roccia piroclastica coerente, generalmente riferibile a un’attività vulcanica esplosiva, caratterizzata normalmente da un’abbondante matrice fine. Le modalità che regolano la formazione di un t., [...] nei componenti volatili presenti nel magma e spesso dalla presenza di materiali litoidi che ostruiscono il condotto vulcanico (tappi vulcanici); l’esplosione comporta lo sbloccamento di questi e la loro rottura in parti di dimensioni assai varie ...
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TITICACA (A. T., 153-154)
Riccardo Riccardi
Il più grande lago dell'America Meridionale (8330 kmq.), situato tra la Bolivia e il Perù su un altipiano andino a 3812 m. s. m. Ha un contorno piuttosto irregolare: [...] che la zona più profonda sia di origine tettonica; alla formazione del lago, peraltro, ha contribuito pure il vulcanismo e forse anche il fenomeno carsico. Nel Pleistocene esso dovette essere notevolmente più vasto (il Lago Ballivian dei geologi ...
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vulcanismo
(o vulcanéṡimo) s. m. [der. di vulcano]. – In geologia, termine generico con cui si indica il fenomeno dell’attività vulcanica nonché i processi che lo caratterizzano, legati alla risalita dei magmi dagli strati sottostanti la crosta...
vulcaniano
agg. [der. di vulcano]. – In vulcanologia, eruzione di tipo v., eruzione preceduta da una violenta esplosione (essendo il condotto vulcanico ostruito da lava relativamente viscosa) che scaraventa in alto lava polverizzata e ceneri,...