La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] avevano evidenziato diverse incompatibilità con tale teoria. Ad alcuni biologi (per es., il botanico olandese Hugo de Vries) le mutazioni sembravano suggerire che nella storia evolutiva i cambiamenti ereditabili potessero insorgere senza la selezione ...
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XENIA (dal gr. ξέν0ς "straniero")
Fabrizio Cortesi
I moderni botanici indicano col nome di xenia gli endospermî ibridi derivati dalla fusione di nuclei eterozigotici. Invece, secondo una concezione più [...] nome di xenie, distinguendo le xeniocromie (cambiamenti di colore) e le xenioplasmie (cambiamenti di forma). Gli studî recenti di H. de Vries, di C. Correns e di altri hanno però accertato che i casi di xenia sono limitati all'albume ed essi sono ben ...
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GOMMA ELASTICA (fr. caoutchouc; sp. caucho; ted. Kautschuk; ingl. India-Rubber)
Raffaele ARIANO
Fabrizio CORTESI
Giuseppe BRUNI - Tullio Guido LEVI
Sostanza ottenibile dal lattice di numerose specie [...] fisico delle particelle, un po' di luce è stata portata, dopo i lavori di C. O. Weber (1903), H. Schidrowitz, O. De Vries e H. Belgrave, molto diversi nei loro risultati, dalle esperienze di E. Hauser (dal 1924 in poi).
Quest'autore, che ha operato ...
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equazione KdV
Francesco Calogero
In unità adimensionali, è l’equazione:
[1]
dove le variabili sottoscritte (qui e nel seguito) indicano derivazioni parziali, per es.
[2]
Si tratta dunque di un’equazione [...] discipline. L’equazione KdV era stata introdotta alla fine del XIX sec. da Diederik J. Korteweg e Gustav de Vries per descrivere il comportamento della superficie dell’acqua in un canale poco profondo (la corrispondenza con la [2] richiede, oltre ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] , Morgan si propone invece di saggiare su materiale zoologico l'efficacia evolutiva della 'mutazione', studiata dal botanico De Vries su Oenothera lamarckiana, la evening primerose della flora americana, fino alla genesi di una nuova specie nel corso ...
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È opinione abbastanza diffusa fuor degli ambienti scientifici che la biologia moderna abbia in certo modo sconfessato la teoria dell'evoluzione: o perché non avendone potuto dare una soddisfacente dimostrazione [...] si completano a vicenda. Al Darwin mancava una precisa nozione della natura della variabilità ereditaria. Questa fu fornita dal De Vries con la scoperta delle mutazioni. Il successivo lavoro dei genetisti portò a riconoscere che vi sono due sorta di ...
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Naturalista e orticoltore americano nato a Lancaster (Massachusetts) il 7 marzo 1849, morto a Santa Rosa (California) l'11 aprile 1926. Nel 1872 creò con la selezione la patata Burbank, varietà di grande [...] Harwood, Nuove creazioni nella vita delle piante, relazione della vita e delle opere di Lutero B., trad. ital., Torino 1907; H. de Vries, Comments on experiments of Nilson and B., 1907; D. S. Jordan e V. Kellog, The scientific aspects of L. Burbank's ...
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VACUOLO
Giuseppe Gola
. In moltissime cellule vegetali adulte, tanto di piante inferiori assai semplici quanto di quelle superiori, si osservano nella massa plasmatica delle cavità ripiene d'un liquido [...] più fisiologico che morfologico, tra plasma cellulare e contenuto vacuolare è data da una membrana, detta dal De Vries tonoplasma, la quale ha le stesse proprietà della membrana delimitante il protoplasma vers0 l'esterno.
Il contenuto vacuolare ...
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MARIOTTO di Nardo di Cione
Sonia Chiodo
MARIOTTO di Nardo di Cione. – Nacque a Firenze da Nardo di Cione in data ignota, ma poiché la sua iscrizione all’arte dei medici e degli speziali (necessaria [...] in Cataloghi della Galleria dell’Accademia. Dipinti, a cura di M. Boskovits - A. Tartuferi, I, Firenze 2003, pp. 217-221; A. de Vries, Schilderkunst in Florence tussen 1400 en 1430, Leiden 2004, pp. 68-76, 120-122; Id., M. di N. and Guido di Tommaso ...
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RAZZA (fr. race; sp. raza; ted. Rasse, Stamm; ingl. breed, race)
Alessandro GHIGI
Gioacchino SERA
Renzo GIULIANI
Augusto BEGUINOT
complesso d'individui omogenei per i loro caratteri esteriori e [...] forme che, per la loro debolezza, non potrebbero sussistere allo stato naturale. La parola razza è adoperata da H. De Vries indifferentemente per varietà e viceversa, e a questi risale la distinzione fra varietà povere o mezze razze e varietà ricche ...
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mutazione
mutazióne (ant. mutagióne) s. f. [lat. mutatio -onis; l’introduzione del termine nel sign. 4 è dovuta al biologo oland. H. de Vries (1901): v. mutazionismo]. – Atto, effetto del mutare, del mutarsi; cambiamento, variazione: lieve,...
mutazionismo
s. m. [dal fr. mutationisme, der. di mutation «mutazione»]. – Teoria dell’evoluzione formulata dal biologo oland. H. de Vries (1848-1935), secondo la quale ogni specie animale o vegetale, in un determinato periodo della sua esistenza,...