The Prowler
Peter von Bagh
(USA 1950, 1951, Sciacalli nell'ombra, bianco e nero, 92m); regia: Joseph Losey; produzione: Sam Spiegel per Horizon; soggetto: Robert Thoeren, Hans Wilhelm; sceneggiatura: [...] i codici del noir poliziesco e affronta con il linguaggio del cinema quel territorio psichico profondo che vede voyeurismo, alienazione e cieca violenza stabilirsi alla base delle relazioni sociali. Come nella grande ed esemplare vicenda di Double ...
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Kōshikei
Dario Tomasi
(Giappone 1967, 1968, L'impiccagione, bianco e nero, 117m); regia: Ōshima Nagisa; produzione: Nakajima Masayuki, Yamaguchi Takuji, Ōshima Nagisa per Sūzūsha; sceneggiatura: Tamura [...] tanto cari al regista spagnolo, finirà nel corso del film col rivelare le proprie verità sessuali nascoste: repressione, voyeurismo, perversione, impotenza, sino al momento culminante in cui uno di loro, mimando la scena dello stupro, arriverà quasi ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] Hollywood. Come non ricordare l'apertura delle porte viste in s. dalla protagonista in Spellbound (1945; Io ti salverò), il voyeurismo di Jeff Jefferies (James Stewart) in Rear window (1954; La finestra sul cortile) e di Norman Bates (Anthony Perkins ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] ; L'occhio che uccide) di Michael Powell, geniale riflessione ‒ fin troppo 'cinefila' ‒ sul senso di morte che aleggia nel voyeurismo dell'immagine cinematografica; fino ad arrivare a Psycho (1960; Psyco) di Alfred Hitchcock, che oltre a inserire il ...
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Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] degli spettatori. Lo sguardo del pubblico si dilatò progressivamente fino a trasformarsi da curiosità illuminista in onnivoro voyeurismo ottocentesco, tanto pervasivo da strutturarsi in svariate modalità, al confine tra scienza e gioco, ma con un ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] territorio d'indagine, dapprima con una riflessione sul freudiano e lacaniano 'stadio dello specchio', sul feticismo e sul voyeurismo che sono collegabili con il significante cinematografico (non, dunque, con i singoli film o con i singoli autori ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] con Christus di Antamoro, alla stagione dei kolossal biblici hollywoodiani, dallo sguardo per sottrazione di Pasolini, al voyeurismo di Gibson, attraversando i momenti di transizione dei fenomeni sociali con Jesus Christ Superstar. La vocazione ...
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voyeur
‹vu̯ai̯ö′ör› s. m., fr. [der. di voir «vedere»]. – Chi è affetto dalla perversione sessuale del voyeurisme (v.). Con valore più generico, il termine corrisponde all’ital. guardone.
voyeuristico
voyeurìstico ‹vu̯aiörì-› o ‹vu̯aierì-› agg. [der. di voyeurisme o voyeurismo] (pl. m. -ci). – Proprio del voyeurismo (v. la voce prec.): tendenze, manifestazioni voyeuristiche.