INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] costituire il rinnovamento generale auspicato dai radicali; giacché stabiliva un regime censitario che giovava solo alla borghesia abbiente, e manteneva gl'inconvenienti del voto pubblico e delle due specie di collegi elettorali. Era un compromesso ...
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MONARCHIA
Felice BATTAGLIA
Ugo Enrico PAOLI
Plinio FRACCARO
Enrico BESTA
Emilio CROSA
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L'esame delle forme che il governo di uno stato può assumere e dell'eccellenza di una forma rispetto a un'altra [...] età repubblicana della conquista di Alba e dell'introduzione dell'ordinamento censitario. Altra cosa è invece la ricca materia mitica e leggendaria dopo la seconda rivoluzione del 1688, quando il voto del parlamento costituì il titolo alla corona per ...
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Parlamento
Augusto Barbera
di Augusto Barbera
Parlamento
Una difficile definizione
Il termine 'parlamento' comprende realtà spesso fra loro non coincidenti, che variano sia nel corso delle diverse [...] medesimo periodo i parlamenti prevedono come regola il 'voto palese', o 'voto pubblico', e come eccezione il ricorso allo periodi della storia britannica in cui, in regime censitario, praticamente tutta la classe dirigente era rappresentata in ...
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Costituzionalismo
Nicola Matteucci
Definizione
Con il termine 'costituzionalismo' generalmente si indica la riflessione intorno ad alcuni principî giuridici che consentono a una costituzione di assicurare [...] tutti in una fase di transizione da un regime aristocratico-censitario a uno democratico, da un regime monarchico a uno repubblicano , a concedere qualsiasi favore pur di ottenere il voto. Parimenti si è sostenuto il carattere non democratico ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] il 1848, ma sulle prime il rifiuto della democrazia, sintetizzato dalla comune insistenza sulla natura censitaria del diritto di voto, sembrava addirittura accostare i due processi politici nella presa di distanze dagli sviluppi di Francia, dove ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] noterà come si tratti più o meno della stessa, esigua percentuale di ammessi al voto nel periodo della più stretta applicazione del sistema elettorale censitario.
Il potere nelle amministrazioni locali dei notabili intesi come proprietari terrieri fu ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] non elettori assume anche carattere politico al fine di rivendicare l’accesso al voto attraverso l’allargamento progressivo delle maglie del regime elettorale censitario-capacitario che si presta strutturalmente a una tale evoluzione poiché in esso ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] provvido perché permise un’evoluzione dal suffragio ristretto e censitario dei primi tempi, al suffragio universale, senza pastoie le dimissioni «per non compromettere con un voto parlamentare i grandi interessi del paese», indicando nel ...
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FANTUZZI, Giovanni
Alfeo Giacomelli
Nacque a Bologna il 2 dic. 1718 da Scipione e da Orsina del conte Prospero Castelli, quinto di tredici fratelli, ma primo dei maschi effettivamente sopravvissuti: [...] una più lontana riforma del Senato in senso rappresentativo-censitario. Il fallimento dei lavori di bonifica per difficoltà il F. vi ebbe una sorta di presidenza. Il "voto" di Gabriello Manfredi del 1759 riproponeva decisamente l'inalveazione Reno ...
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RICASOLI, Bettino
Thomas Kroll
RICASOLI, Bettino. – Nacque il 9 marzo 1809 a Firenze dal barone Luigi e da Elisabetta Peruzzi, appartenente a una delle più insigni famiglie patrizie fiorentine.
Benché [...] 17 febbraio 1848 fu concessa una costituzione di tipo censitario-liberale che Ricasoli approvò con fervore, pur sostenendo, alla Toscana, che Ricasoli non ritenne necessario perché il voto di quasi tutti i comuni toscani in favore dell’unione ...
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suffragio
suffràgio s. m. [dal lat. suffragium, prob. comp. di sub- e tema di fragor «fragore» (pare infatti che suffragium fosse propriamente l’acclamazione); secondo altra ipotesi, suffragium sarebbe un der. di suffragari, ritenuto connesso...