Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] l’astensione dei padri della minoranza (ebbe 535 voti), prima che gli eventi politici conducessero alla forzata Morcelliana, Brescia 1984.
A. Giovagnoli, Il neoguelfismo, in Storia dell’Italia religiosa, a cura di G. De Rosa, T. Gregory e A. Vauchez, ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] il messia di Dio, è uno scandalo, prima di tutto religioso. Credere che l’uomo venuto dalla Galilea, che ha predicato il il guerriero cioè per una causa santa, stretto da voti monastici – rappresenti storicamente uno dei più seri tentativi per ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] mostrasse dei difetti, «ad ogni modo noi facciam voti, perché dato bando a tante storie d’Italia S. Fontana, Aspetti politico-sociali, in Romolo Murri nella storia politica e religiosa del suo tempo, Atti del Convegno di studio (Fermo 1970), a cura ...
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] nelle cui orazioni le civiche preoccupazioni vibrano anche d'accenti religiosi. Nel contempo, dato che - tra la fine siano di designazione senatoria. Ciò nella supposizione il senato voti più oculatamente. E, a renderlo più autorevole di quanto ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] vedi in particolare gli studi di R. Morozzo della Rocca, I «voti», dei vescovi italiani per il concilio, in Le deuxième concile du , III, 1, p. 377; III, 2, p. 21; quella sulla libertà religiosa (23-29 settembre), III, 2, p. 296; III, 3, p. 55; ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] del Vaticano II, non ci si nascondeva la crisi religiosa, che non risparmiava neppure l’Italia, le luci e in partic. pp. 54-55.
4 Cfr. R. Morozzo della Rocca, I «voti» dei vescovi italiani, in Le deuxième Concile du Vatican (1959-1965), Roma 1989, ...
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La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] nomi dei concorrenti alle cariche e degli eletti, con i relativi voti. L'uso di tali manuali manoscritti si venne via via diffondendo laica. Una pubblica libreria di proprietà statale e non religiosa esisteva già, quella di San Marco, ma il suo ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] il primo posto con il 34 per cento dei voti e 150 deputati57.
Da quel momento, il Partito . Malgeri, La Chiesa, i cattolici e la prima guerra mondiale, in Storia dell’Italia religiosa, III, L’età contemporanea, a cura di G. De Rosa, Roma-Bari 1995, ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] cui abrogazione nel 1974 fu respinta da diciannove milioni di voti che costituirono il «vero e proprio spartiacque nella storia del e di significati segnato e controllato dalla morale religiosa si poteva parlare di sessualità. Questa prospettiva ...
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L’amministrazione centrale
Guido Melis
Torino, 4 aprile 1863. Al centralissimo teatro Alfieri va in scena per la prima volta una commedia in dialetto piemontese di Vittorio Bersezio. È un testo che [...] palazzi patrizi riadattati alla bell’e meglio, o i conventi religiosi frettolosamente espropriati dopo il 20 settembre: e qui la eletti dal consiglio provinciale a maggioranza assoluta di voti).
Centrale – nel sistema così disegnato – risultava ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...