NEFRITE (dal gr. νεϕρός "rene")
Giovanni Antonelli
Significa alterazione infiammatoria dei reni (v.), per effetto di elementi nocivi che in genere giungono a essi dal circolo sanguigno. Il primo a mettere [...] seguita dalla dilatazione e dai fenomeni dell'insufficienza cardiaca. Gli edemi sono saltuarî e di lieve entità; si hanno spesso vomito e cefalea; l'albuminuria è scarsa. Il sedimemo urinario è su per giù quello della forma precedente, ma con minore ...
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Nell'uomo, dopo gli emisferi cerebrali, è il più voluminoso organo encefalico (v. cervello). Presenta alla superficie uno strato di sostanza grigia applicato sopra una massa centrale di sostanza bianca, [...] , angiomi) estremamente rari. Sintomi generali: cefalea precoce e spesso prevalentemente occipitale, craniopercussione dolorosa, vomito, papilla da stasi, torpore mentale, segni radiografici d'ipertensione endocranica, ipertensione del liquido cefalo ...
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Genere di piante della famiglia Scrofulariacee (Linneo, 1737) con fiori vistosi a calice 5-partito; corolla tubolosa o quasi campanulata-bilabiata, con labbro superiore intero o bilobo, l'inferiore trilobo [...] scosso da convulsioni, è in pieno collasso. La terapia è molto spesso consigliata dalla natura, che provvede col vomito a eliminare in parte il tossico. Svuotamento e lavaggio dello stomaco, con somministrazione di tannino sono sempre indispensabili ...
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Questi due termini significano in ematologia l'aumento del numero dei globuli rossi del sangue (eritrociti) che in condizioni normali sono nell'uomo circa 5 milioni per millimetro cubico; nella donna 4,5; [...] anni, e ha decorso cronico, progressivo, per lunghi anni, procedendo per crisi più o meno frequenti (cefalea, vomito, dolori eritromelalgici, emorragie) separate da periodi di remissioni; seguono tardivamente fenomeni di stasi circolatoria. Accidenti ...
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Diminuzione di volume dei tessuti o degli organi del corpo per diminuzione di numero (atrofia numerica), o di volume (atrofia semplice) dei singoli elementi che li costituiscono, o di numero e di volume [...] funzione epatica. Dal malessere improvviso, dai fenomeni iniziali d'indigestione, si passa rapidamente all'ittero intenso, al vomito sanguigno, all'ottundimento del sensorio, al coma, alla morte. Nelle urine intensamente itteriche è caratteristico il ...
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QUINCKE, Heinrich Irenaeus
Agostino PALMERINI
Piero BENEDETTI
Medico, nato a Francoforte sul Meno il 26 agosto 1842, ivi morto il 19 maggio 1922. Laureatosi a Berlino nel 1863, conseguita nel 1870 [...] soprattutto grave è la localizzazione laringea (v. glottide). L'edema può colpire il canale digerente, dando dolori, vomito e diarrea. Gli accessi sono separati da intervalli di tempo variabili, e spesso seguono a disordini dietetici, raffreddamenti ...
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parassiti
Gabriella D’Ettorre
Giulio Levi
Organismi ‘scrocconi’ causa di molte malattie
I parassiti sono esseri che vivono a spese di altri organismi animali o vegetali, detti ospiti, che ne garantiscono [...] dita di chi combatte il prurito grattandosi. Al prurito si possono associare altri sintomi, quali dolori alla pancia, nausea, vomito, disturbi urinari. La cura per eliminare gli ossiuri è un po’ lunga, e sarebbe meglio evitare di ingerire queste ...
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Un nuovo approccio alla relazione psicosomatica
Enzo Soresi
La relazione mente-corpo alla luce delle neuroscienze
La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) rappresenta un nuovo modello teorico, basato [...] bilancio energetico e nel consumo di tabacco. Gli endocannabinoidi svolgono un importante ruolo nella regolazione dell’ansia e del vomito, nel controllo del dolore e nel prevenire la morte neuronale; questo è il motivo per cui la ricerca scientifica ...
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levonorgestrel
Paolo Tucci
Ormone progestinico di seconda generazione, normalmente utilizzato nella contraccezione e nella intercezione (contraccezione post-coitale). Quando viene utilizzato (per via [...] sindrome polimalformativa. Quando utilizzato nel post-coito, sono noti solo gli effetti acuti, rappresentati principalmente dal vomito, che può compromettere l’efficacia della terapia. In caso di fallimento della terapia, occorre considerare la ...
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diarrea
Emissione di feci liquide o semiliquide, che ha luogo di solito in più scariche giornaliere, o anche in un’unica evacuazione.
La formazione delle feci diarroiche
In corso di d. il carattere [...] di origine infettiva si accompagnano spesso altre alterazioni legate alla natura e alla patogenicità del microrganismo responsabile (vomito, nausea, di rado febbre). Le d. croniche hanno in genere anche ulteriori cause: infiammatorie (morbo di Crohn ...
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vomito
vòmito s. m. [dal lat. vomĭtus -us, der. di vomĕre, attrav. il part. pass. vomĭtus]. – Emissione rapida e forzata, dalla bocca, del contenuto gastrico (alimenti o altre sostanze ingerite, succhi gastrici, muco, sangue, ecc.), come atto...
vomere1
vòmere1 (letter. o region. vòmero) s. m. [lat. vōmer (o vōmis) vōmĕris «aratro»]. – 1. Organo principale dell’aratro, costituito da una lama d’acciaio appuntita anteriormente e disposta di piatto col taglio inclinato rispetto alla...