Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] del tempio (1 Re 6), e rivela le misure della Gerusalemme celeste (Ez 40-42; Ap 21). La città di Vałaršapat, novella rive dell’Eufrate, a Bagawan, in un sito ancora una volta consacrato al culto degli idoli, avrebbe avuto luogo il battesimo ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] molto di più alla città terrestre che a quella celeste, rinnega la fede nella persecuzione o diventa eretico. quest’ultimo vocabolo divenga poi termine tecnico e, inoltre, a volte si applichi ai vescovi delle metropoli o di altre importanti sedi. ...
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Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] pulcherrimum»)35. Ubi e templum restano indeterminati. Il collegamento tra i due eventi, ricondotti alla stessa apparizione celeste, interpretata una volta in chiave pagana e l’altra in chiave cristiana, non è obbligato. L’incontro di Costantino con ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] un altro intellettuale di riferimento per i modernisti, ancora una volta spesso in senso critico, Auguste Sabatier. In Les religions d ». «La persona dell’Imperatore, adorata e chiamata celeste e sacra con tutto quanto da essa proveniva» ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] affrontato in numerosi studi nei quali si esaminano, di volta in volta, le ragioni della sua nascita e le sue vicende che fu la Babilonia terrena, mutata in foggia d’una nuova e celeste Città, non già ostentare feroci minacce d’armi e di guerra per ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] a Belisario. Sull’esempio dell’immutabile modello celeste, Giustiniano intende dunque incarnare la stabilità del potere si suicida; quanto a Foca, egli riesce a discolparsi questa volta ed è anche chiamato a esercitare per qualche tempo la funzione ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] e modi della diffusione di un’immagine che non fu decisa una volta per tutte, ma seguì percorsi complessi e poco lineari.
I modelli di del libro – metteva in scena un immaginario sinodo celeste in cui si dibatteva della corruzione della Chiesa e ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] Gesù ad Abgar, venne scelto Aggai. Costui, a sua volta, avrebbe avuto come discepolo un certo Palut, il quale a Adamo cfr. P. Bettiolo, Adamo in Eden e la liturgia celeste: temi della meditazione cristiana nella Siria del IV secolo, tra Afraate e ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] : il figlio, che era spesso di età molto giovane, qualche volta seguiva il padre anche nelle spedizioni militari, ma, a quello che e dopo aver commentato che Giove è signore dello spazio celeste, ma è infuso nel mondo, introduce un tema ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] , poiché rimaneva troppo poco spazio tra il mondo celeste governato da Dio e quello terreno, competenza dell sua ricchezza. Si potrebbe paragonare a un poliedro: può apparire, di volta in volta, come un sacerdote, un retore, un politico, un giudice, ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...