stazionario
stazionàrio [Der. del lat. stationarius, da statio -onis "fermata", che è da stare "stare fermo"] [LSF] Che non muta di posizione o stato né di valore. ◆ [EMG] Corrente elettrica s.: quella [...] onda: IV 249 d. ◆ [ASF] Pianeta s.: quando è in stazione, cioè quando, alle estremità della sua traiettoria arcuata sulla voltaceleste, appare quasi fermo prima d'invertire il suo moto apparente. ◆ [ALG] [ANM] Punto s. di una funzione: lo stesso che ...
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globo
glòbo [Der. del lat. globus] [ALG] Denomin. generica di un solido sferoidale e della superficie che lo limita. ◆ [STF] [ASF] G. celeste: rappresentazione della voltaceleste su una superficie sferica [...] ] G. terrestre: sfera rappresentante la Terra e le particolarità della sua superficie. G. terrestri, a differenza di quelli celesti, furono poco in uso presso gli antichi; essi furono pratic. inventati dagli Arabi nel Medioevo e conobbero una grande ...
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convergente
convergènte [agg. e s.m. Der. del part. pres. convergens -entis del lat. convergere "tendere insieme verso un medesimo luogo", comp. di cum "insieme" e vergere "volgersi", e quindi "che si [...] dirige a un medesimo punto o fine"] [ASF] C. di un ammasso stellare: il punto della voltaceleste verso il quale, per effetto di prospettiva, sembrano convergere i moti propri delle stelle componenti (che sono in realtà paralleli fra loro). ◆ [ASF] ...
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mappa
mappa [Lat. mappa, di origine punica] [LSF] Ogni rappresentazione grafica piana di una porzione della superficie terrestre (lo stesso che carta geografica o topografica) e, estensiv., della superficie [...] m. della Luna, di Marte, del Sole, ecc., lo stesso che carta della Luna, ecc.), sia della voltaceleste (m. celeste, lo stesso che carta celeste o del cielo). ◆ [PRB] M. armonica: v. geometria differenziale stocastica: III 39 b. ◆ [FME] M. elettriche ...
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fisso
fisso [Der. del part. pass. fixus di figere "fermare"] [LSF] Fermo, non mobile, detto di cosa che non muta di posizione: riferimento f.; figurat., di grandezza che non muta di valore: condensatore [...] stelle o ai sistemi stellari, che, a differenza dei pianeti, appaiono all'osservazio-ne ordinaria in posizione f. sulla voltaceleste (in realtà, anche esse sono animate da moti propri, che però, a causa della grandissima distanza, sono percebili ...
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ascendente
ascendènte [agg. Der. del part. pres. ascendens -entis del lat. ascendere, comp. di ad e scandere "salire" e quindi "che va in su"] [ALG] Catena a. di ideali: una successione di ideali di [...] ideale è contenuto nel successivo. ◆ [ASF] Moto a.: il moto di passaggio di un astro dall'emisfero australe a quello boreale della voltaceleste. ◆ [ASF] Nodo a.: quello dei due nodi dell'orbita di un corpo celeste riferentesi al moto ascendente. ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] è solo all’inizio del Cinquecento che vennero per la prima volta superati i limiti delle conoscenze matematiche dei Greci, con la l’analyse à la géométrie, 1795), di P.-S. Laplace (Mécanique céleste, 5 vol., 1799-1825), di A.-M. Legendre (Traité de ...
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Matematico italiano (Padova 1873 - Roma 1941). La sua opera ha avuto rilevanza fondamentale in svariati campi della matematica pura e applicata. A lui e al suo maestro G. Ricci Curbastro si deve l'elaborazione [...] dei moti stazionari e ha affrontato, nel campo della meccanica celeste, il problema dei tre corpi. Intorno al 1917, ha analisi pura, questioni di carattere tecnico, trovano di volta in volta soluzione nella sua opera: ci limiteremo a ricordare ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] possibile il volo orbitale tramite lo sfruttamento della meccanica celeste.
S. atmosferico Spazio in cui si svolge la :V→K tali che f(k1v1+k2v2)=k1f(v1) + k2f(v2), formano a loro volta uno s. vettoriale V* detto lo s. duale di V; se V ha dimensione ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] che la "nuova stella" era la prova che la materia celeste non è immutabile.
Il cannocchiale e la prima condanna delle , accolse G. a Roma nel giugno del 1624 per ben sei volte. G. rientrò a Firenze con la sensazione di poter ormai liberamente ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi c.; fenomeni c.; che tratta o si riferisce...
volta2
vòlta2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec.]. – 1. a. Nelle costruzioni, v. di copertura e più spesso semplicem. volta, struttura di copertura che può avere forme diverse, ma in ogni caso è caratterizzata dalla curvatura delle sue...