KOSSAK-SZCZUCKA, Zofja
Scrittrice polacca, nata a Skowródki in Volinia nel 1890; nipote del pittore Juljusz Kossak. Acquistò notorietà con Pożoga (Incendio, 1922), dove descrisse, in base a ricordi personali, [...] le tragiche vicende della sua terra negli anni 1917-19. Trasferitasi nel 1922 in Slesia, attinse materia per parecchi suoi racconti dalla vita passata e presente della sua nuova patria (Wielcy i mali, ...
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Nome di religione del letterato ucraino Maksym S. (n. Dunaevcy, Volinia, 1577 - m. in Volinia 1633). Autore di trattati polemici in diverse lingue, conobbe un sofferto itinerario religioso, passando dall'ortodossia [...] all'uniatismo (1627). La sua Hramatiki slavenskija pravilnoe sintagma ("Compendio normativo della grammatica slava", 1619), la più completa codificazione dello slavo ecclesiastico, ebbe larghissima diffusione ...
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Nato a Poryck in Volinia nel 1765, morto nel 1813 a Dubno, C. occupa un posto eminente nella storia della cultura polacca, ove si distinse, soprattutto, nel campo storico e pedagogico. La sua opera principale [...] è O litewskich i polskich prawach (Intorno alle leggi lituane e polacche, 3ª ed., Cracovia 1861).
La sua Jama è però affidata in primo luogo al liceo di Krzemieniec che egli fondò, a proprie spese, nel ...
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ITTAR, Stefano
Maria Grazia D'Amelio
Nacque a Ovruč, in Volinia (allora Polonia, oggi Ucraina) nel 1724 da Jan e Anna, della quale non è noto il cognome.
La storiografia locale conferma il dato sostenendo [...] che la sua famiglia si sarebbe insediata in Polonia durante il regno di re Giovanni Alberto (1492-1501) e che ancora nel 1735 gli Ittar possedevano una tenuta agricola nella provincia di Ošmjany in Lituania. ...
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Pseudonimo del poeta israeliano di origini russe Yeḥiel Perlmutter (n. in Volinia 1904 - m. Tel Aviv 1992), emigrato in Palestina nel 1925. Peculiari sono le caratteristiche della poetica e del linguaggio [...] di Y., che percepì l'esilio dei Palestinesi dopo il 1948 come una sorta di tragedia parallela a quella dell'Olocausto. Alla luce di ciò egli volle creare un idioma con vocaboli e strutture attinte sia ...
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WORONICZ, Jan Paweł
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato presso Horyń in Volinia il 3 giugno 1757, morto a Vienna il 7 dicembre 1829. La fama che si acquistò come predicatore e oratore agevolò la sua [...] carriera ecclesiastica, sicché nel 1815, dopo avere alternato a lungo soggiorni in provincia e a Varsavia, fu nominato vescovo a Cracovia e poco prima della morte primate di Polonia a Varsavia. Nella poesia ...
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Poeta ebreo vivente, nato a Radi (Volinia) il 9 gennaio 1873. La sua produzione poetica, in ebraico e in yiddisch, va dal 1891 ininterrottamente fino al 1908; più tardi non ha scritto che poco. Poeta essenzialmente [...] rappresentativo degli ideali nazionali ebraici, ha canti di riscossa, di sogno, di speranza; ma c'è in lui anche quel senso soggettivo della natura che fu già dei poeti biblici, e nella natura si rivela ...
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OSTROVSKIJ, Nikolaj Alekseevič
Anjuta MAVER
Scrittore russo, nato a Vilija, in Volinia, il 29 settembre 1904 e morto a Mosca il 22 dicembre 1936. È diventato famoso con un unico romanzo (Kak zakaljalas′ [...] stal′ "Come fu temprato l'acciaio"), scritto negli ultimi anni di vita (1932-34; pubbl. 1935), quando, cieco e immobilizzato a letto per una grave malattia, conseguenza delle ferite riportate in guerra, ...
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OSTRÓG (A. T., 51-52)
Cittadina della Polonia orientale, nel voivodato della Volinia, situata a 202 m. s. m. sulla sinistra della Wilja, poco a monte della confluenza di questa con il Horyń (bacino del [...] Prypeć-Dnepr), presso il confine con l'Ucraina. I suoi abitanti (13.000 nel 1921, per circa un terzo Ebrei) si occupano soprattutto del commercio di prodotti agricoli e di alcune piccole industrie (tessuti, ...
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Scrittore polacco, nato nel 1771 a Luck in Volinia, morto il 20 febbraio 1820 a Krzemieniec. Scrisse alcune poesie e tre tragedie fra le quali, seguendo l'Alfieri, Wirginja. Ma la sua fama è affidata unicamente [...] all'inno Boäe, coś Polskę (Dio, che la Polonia...) che, parecchio modificato, divenne, dopo il 1860, l'inno nazionale; e alla tragedia Barbara Radziwillówna, ove, imitando Corneille e Racine il poeta glorifica ...
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volinico
volìnico agg. (pl. m. -ci). – Della Volìnia (russo Volyn′ o Volyn′ja), regione dell’Ucraina nord-occidentale. In partic., febbre v., altro nome della febbre della Mosa o delle trincee, più nota come (febbre) quintana (v. quintana1),...
quintana1
quintana1 agg. e s. f. [dal lat. quintanus, agg., der. di quintus «quinto», modellato su terzana e quartana]. – Febbre q., o assol., come s. f., quintana (così detta perché gli accessi febbrili si ripetono ogni quinto giorno), denominazione...