BALBI, Bernardo
Angelo Ventura
Nacque nella seconda metà del sec. XV da Benetto (Benedetto). Era uno di quei patrizi veneziani di mediocre fortuna, che si dedicavano prevalentemente alle redditizie [...] informazioni egli usava servirsi di un prete Zorzi (Giorgio), fratello di Faidich Amurat, chiecaia di Cliwno e Cetina, voivoda del sangiacco di Bosnia. Quando aveva bisogno di notizie, inviava il religioso, al quale la Repubblica aveva procurato ...
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CASALI, Francesco
Gian Paolo Brizzi
Figlio di Michele e della romana Antonia Caffarelli, nacque, probabilmente a Bologna, nel 1502. La famiglia si trasferì a Roma e il C., rimasto orfano del padre quando [...] , sebbene inutilmente, per farlo entrare al servizio di Francesco I. Nel settembre del 1533 venne nominato internunzio del voivoda della Transilvania e contendente per la corona d'Ungheria, Giovanni Szapolyai, presso la corte pontificia, carica che ...
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CAPRIOLI, Tommaso
Gino Benzoni
Primogenito di Costanzo (1553-1609), figlio del giurista Camillo, e di Taddea di Marcantonio Martinengo della Pallata, nacque a Brescia nel 1575.
Famiglia, quella del [...] , senza preoccuparsi dell'autorizzazione imperiale, appoggiasse decisamente i confederati transilvani ribelli all'autorità del voivoda.
Riconciliatisi temporaneamente il Basta e Michele e diventato Sigismondo Báthory avversario d'entrambi, quando ...
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GIOVANNI da Tagliacozzo
Hélène Angiolini
Nato a Tagliacozzo, presso L'Aquila, intorno al secondo decennio del XV secolo, G. dovette vestire molto giovane l'abito francescano, entrando a far parte del [...] di prove testimoniali sui miracoli avvenuti intorno al sepolcro dell'abruzzese, inquisitio che si svolse sotto l'egida dello stesso voivoda di Ilok, Nicola.
Non si hanno notizie certe sui successivi avvenimenti della vita di G.; stando a Mariano da ...
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GIUSTINIAN, Taddeo
Giorgio Ravegnani
Figlio del procuratore Giustiniano, appartenne al ramo della famiglia patrizia veneziana abitante nel sestiere di S. Marco. Non si conosce la data di nascita del [...] fu tuttavia risollevata da una successiva battaglia vittoriosa sulle forze nemiche, nel corso della quale venne fatto prigioniero il voivoda di Transilvania, che guidava le truppe ungheresi, e il 21 sett. 1373 si arrivò alla pace con Padova. Nel ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] pel momento "in molta gratia di questo signor" - viene incaricato, nel marzo del 1574, d'accompagnare Pietro, fratello del voivoda di Valacchia Alessandro, in Moldavia e d'installarlo al posto del destituito Jon Vodă.
Mosso, all'inizio d'aprile, con ...
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LOREDAN, Alvise
Giuseppe Gullino
Figlio unico di Giovanni del procuratore Alvise e di una donna di cui si ignorano il nome e il casato, nacque a Venezia nel 1393, nella parrocchia di S. Canciano. Appena [...] " antiottomana che si stava preparando nei Balcani a opera del re di Polonia e di Ungheria Ladislao III e del voivoda di Transilvania Giovanni Hunyadi, sotto l'egida del cardinale legato Giuliano Cesarini.
Per tutto il 1443 i Veneziani non presero ...
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BASTA, Giorgio
Gaspare De Caro
Nacque intorno al 1540 a Rocca, in Terra d'Otranto, benché una tradizione bibliografica lo vo.; glia nato nel Monferrato, a Rocca sul Tanaro.
Era figlio di Demetrio, un [...] , l'espugnazione della fortezza di Huszt, ribellatasi all'Impero; la vittoria del 18 sett. 1600 a Miriszlò su Michele, voivoda di Valacchia; la campagna contro S. Báthory e i protestanti ungheresi insorti con Stefano Bocskay e Betleni Gabor tra il ...
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CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] verso i cattolici, a preferenza dei protestanti; e allacciò segreti contatti con il principe valacco Pietro Cercel - figlio del voivoda Pietro I il Buono - che, tenuto prigioniero in Alba lulia, cercava protezione presso i gesuiti della provincia di ...
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JACHIA
Gino Benzoni
"Sultan Jachia gran principe ottomano": così J. - un nome che in arabo si avvicina al nostro Giovanni; Jachia semplifica Yahyâ - sottoscrive una lettera dell'8 sett. 1615 da Parigi [...] greci e armeni coi quali, nella primavera inoltrata del 1606, raggiunse Jaşi, qui un po' appalesandosi con il voivoda Jeremia Movila. Quindi, dopo un qualche ulteriore gironzolio, puntò su Cracovia per alfine giungere, il 20 giugno 1608, alla ...
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voivoda
voivòda (non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il gr. ἡγεμών «capo, condottiero»]. – Nome...
voivodato
(non com. vaivodato) s. m. [der. di voivoda]. – Carica, ufficio di voivoda; territorio o provincia sulla quale si esercita la giurisdizione del voivoda: il v. della Sava.