CUGNONI, Giuseppe
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 2 maggio 1824, da Valeriano e Angela Silvi, di un'agiata famiglia romana che sul finire del '700 svolgeva attività mercantile; fu pronipote di Giuseppe [...] dell'Ottocento, Roma 1963, ad Indicem; Catalogo degli Accademici della Crusca, a cura di S. Parodi, Firenze 1983, ad Indicem; A. De Gubernatis, Dict. intern. des écrivains du monde latin, Rome-Florence 1905, sub voce; Enciclopedia Ital., XII, sub ...
Leggi Tutto
Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] .
Data la prospettiva essenzialmente diacronica dalla quale si deve guardare ai fenomeni di semplificazione, in questa voce si esamina la semplificazione del sistema dell’italiano rispetto al latino; verrà poi trattato qualche fenomeno di ...
Leggi Tutto
Madre e padre (madri e padri al plurale) sono i nomi comunemente usati per designare i genitori:
(1) Daniela e Gianluca sono la madre e il padre di Ottavia e Amelia
Quando occorrono al singolare e sono [...] usati come appellativi, possono subire apocope (ma’ e pa’) o assumere forme anglicizzanti come mami / mamy e papi / papy.
La voce tradizionale babbo è tuttora usata invece di papà in Toscana e nelle aree umbre, marchigiane e romagnole circostanti la ...
Leggi Tutto
CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] politica estera italiana. I, Le premesse, Bari 1951, ad Indicem; A. Pagliaro, C. ed Alarri, ms. inedito in possesso dell'autore della voce, prob. 1952; G. Devoto, Scritti minori, I, Firenze 1958, pp. 94, 118; II, ibid. 1967, pp. 267 s.; G. Sasso, "La ...
Leggi Tutto
Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] faccia con le punte delle dita chiuse, d’un tratto divaricandone tutt’e cinque le dita, mi misi a parlare con voce tonante e a cantare. E continuando in italiano: «Ma Signore, che cosa mi domanda? Son veramente innamorato di questa bellissima lingua ...
Leggi Tutto
La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] definisce relazioni di tipo anaforico con il verbo della principale (58):
(58) il sentire la sua voce lo rassicurò → l’aver sentito la sua voce lo rassicurò
La collocazione temporale dell’azione espressa dal nome d’azione può avvenire però mediante ...
Leggi Tutto
L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] baby talk mostra le seguenti caratteristiche:
(a) Livello prosodico: volume relativamente alto, modulazione più alta della voce, articolazione lenta e accurata delle sillabe con enfatizzazione della curva intonativa;
(b) Livello fonologico: riduzione ...
Leggi Tutto
Il termine parentesi (dal gr. pará «accanto», én «in» e títhēmi «porre») risale alla tradizione retorico-grammaticale antica, in cui indica una figura di pensiero chiamata in greco parénthesis e in latino [...] o al corsivo:
(4) In queste interviste Levi sviluppa straordinarie capacità di riflessione critica su di sé [...]: il tono della voce che ci par di sentire, insieme acuto e pacato («non mi piace parlare forte») è lo stesso della sua scrittura ...
Leggi Tutto
Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] casi di specializzazione semantica, sia di voci dotte (come platèa, in cui è stata recuperata l’accentazione della originaria voce greca, rispetto a piazza, dal lat. platĕam), sia di voci popolari (come giustezza rispetto a giustizia, in cui l ...
Leggi Tutto
LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] Sane entra dal dialetto brabantino, che a sua volta aveva probabilmente preso la voce dal francese antico saime 'crema del latte'. In questo caso però la voce non rimase circoscritta al dialetto brandeburghese e infatti è attestata già nel sec. XIV ...
Leggi Tutto
voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...