Agli inizi del XXI secolo sono 873 le entità statali riconosciute dalla comunità internazionale, a cui ne vanno aggiunte altre il cui status, però, non è ancora ratificato: come è facile immaginare, un [...] di termini riferiti a realtà ‘nuove’ o più marcatamente ‘esotiche’ (lì nessuno dei nomi di paesi fin qui citati appare come voce, ma sono a lemma Cina, Canada, Francia e molti altri paesi ‘tradizionali’): per es., Bangladesh, non essendo registrato e ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] gge (nome),
ma l[e]ggiamo e l[e]ggina con neutralizzazione in [e]
f[ɔ]ro (come parte di una città) ~ f[o]ro (voce del verbo),
ma f[o]rense e f[o]rato con neutralizzazione in [o]
L’innalzamento, peraltro, non si applica nei primi membri di un composto ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] [i] a ben voler ragionare toscanamente»:
Resta, messer Ercole, d’intorno acciò, che io d’una cosa v’avertisca; e ciò è, che questa voce Egli, non sempre in vece di nome si pone; con ciò sia cosa che ella si pon molto spesso per un cominciamento di ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] d’Oltralpe: mangiare (← fr. manger, che sostituisce gli indigeni manicare / manucare e la voce dotta manducare), parlare (← fr. parler, contro il tipo toscano favellare), svegliarsi (← fr. esveiller, contro il tipo toscano destarsi), bisogno (← fr ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] italiane tra le lingue romanze, anche se il grado della loro specificità varia da classe a classe. In questa voce ne illustriamo alcuni: i nomi supporto, i polirematici, gli infiniti sostantivati, le nominalizzazioni, rinviando per i dettagli alle ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] di chiarire il senso della lettura, suddividendo il testo in cola, commi e periodi e indicando il luogo in cui la voce riposa. Le positurae citate da Donato e Isidoro coincidono con le stigmái elencate da Dionisio Trace: punto in basso, chiamato ora ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] a circa 1500 Hz e per la palatale a circa 2100 Hz. Tali valori, del resto indicativi, si riferiscono a una voce maschile in quanto la voce femminile presenta un aumento formantico di circa il 20% rispetto a quella maschile. La [ʎ] condivide le stesse ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un punto di massima [...] di un insulto non sono di marginale importanza indicatori paralinguistici (quali il tono e il volume della voce), cinesici (gesti, espressione del viso), prossemici (eventuale violazione dello spazio interpersonale).
Sebbene gli insulti siano parole ...
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Il termine graffiti si riferisce tanto a immagini quanto a parole, dato che fa riferimento piuttosto alla tecnica che sta alla base della realizzazione del risultato (si ‘graffia’ la parete o la pietra [...] a un altare, il cui testo è il seguente: Non dicere ille secrita a bboce («Non pronunciare le orazioni segrete a voce alta»: Sabatini 1996: 173-217). Nell’ultimo sintagma la doppia b (una aggiunta successivamente, a mo’ di correzione) registra il ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] , in Analisi prosodica. Teorie, modelli e sistemi di annotazione. Atti del II convegno nazionale dell’Associazione italiana di scienze della voce (Fisciano, 30 novembre - 2 dicembre 2005), a cura di R. Savy & C. Crocco, Fisciano, EDK, vol. 2º, pp ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...