Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] Bruxelles 1986.
G. Genette, Seuils, Paris 1987 (trad. it. Torino 1989).
S. Agosti, Enunciazione e racconto. Per una semiologia della voce narrativa, Bologna 1989.
D'A.S. Avalle, Dal mito alla letteratura e ritorno, Milano 1990.
U. Eco, I limiti dell ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] e mostrando contemporaneamente approvazione o disapprovazione. Questi segni 'va'/'non va' potevano essere resi udibili con la voce o visibili con il movimento del corpo. Comunque, per indicare un oggetto particolare, bisogna mostrarlo in maniera ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] all’uso delle immagini o a un’improvvisazione contenuta, ristretta entro temi fissi e sostenuta da gestualità e modulazioni della voce. Più di frequente, quando si muovevano in aree linguistiche non distanti tra loro, si servivano di un italiano ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] libro di grammatica per il suo valore pratico e strumentale, non erano mancati avversari che avevano fatto sentire la loro voce già prima di Croce: ➔ Graziadio Isaia Ascoli, in un intervento rivolto al IX Congresso pedagogico italiano (1874), aveva ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] di Roberto di Salisbury, che fu, prima di Maione, cancelliere di Guglielmo I (La cultura in Sicilia..., p. 36), ma la sua voce restò isolata; secondo il Bliemetzrieder il Roboratus del Fedone e l'anonimo cui A. dedica il Menone non sono che una sola ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] fosse il mezzo migliore per conoscere la lingua nazionale e per dimostrare alla nazione che essa era la voce sua propria e legittima. […] strumento per la formazione di quella che giustamente è stata chiamata coscienza linguistica nazionale ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] , si possono ricordare i profili di G. Zoppi, in L'Italia che scrive, V (1922), p. 57. e di S. Wedkiewicz, Cracovia 1930, la voce B. G. in Encici. Ital., VI, p. 796, e quella nel repertorio Scrittori di Roma, Roma 1938, pp. 836-838; altri profili in ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] dita unite come a formare una paletta, per dare rilievo a un enunciato (o a una sua parte) pronunciato ad alta voce o gridato.
Albano Leoni, Federico & Giordano, Rosa (a cura di) (2005), Italiano parlato. Analisi di un dialogo, Napoli, Liguori ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] la sua precocità. Notevoli le spie lessicali del localismo (in 4 blavi, lemi, somenar, in 5 inmisticare, sciactata «sgozzata», voce forse di origine ebraica: Cimarra 2004).
I tentativi di convergenza linguistica nati in seno ai pubblici uffici e agli ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] ), che hanno varie strutture. Ad es.:
(a) preposizione (o preposizione articolata) + (aggettivo) + nome: a briglia sciolta, ad alta voce, in piena coscienza, a gambe levate, alla follia, a tarda sera, di buon mattino, di buon carattere, di turno, in ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...