Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] l’immediato favore del pubblico e della critica, che videro in esso il primo libro di rottura del dopoguerra, la prima voce autentica di un rinnovato impegno civile e morale. La vicenda è autobiografica: Levi, confinato durante il fascismo in un ...
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La portata complessiva dell’➔interferenza russa nella lingua italiana è stata largamente sottovalutata. In effetti, sia in età zarista sia nella fase compresa tra la Rivoluzione d’ottobre e la dissoluzione [...] autorità e tradizione, fautore di novità rivoluzionarie» (sorte analoga tocca a bolscevismo), mentre soviet viene interpretato come «voce russa che vale consiglio. Nuovo istituto politico della rivoluzione russa, 1917, a base, si dice, di delegazioni ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] italiano regionale rispecchia grosso modo quello dialettale (➔ dialetti). Per le differenza da nord a sud, si veda la voce ➔ passato prossimo (Rohlfs 1969: 45-46; Bertinetto & Squartini 1996; Squartini & Bertinetto 2000).
Alcuni autori, come ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] 10), (26) e (27) dove il vocativo è preposto, posposto e interposto:
(26) – Dove volete andare signori? – chiese con voce cerimoniosa (Benni 1990: 119)
(27) Voi adesso egregio signore ci firmate […] dodici cambiali (De Crescenzo 1985: 43)
Il mittente ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] in cui completava il quadro già tracciato nei suoi Studi hebbeliani e che avrebbe poi sinteticamente riesposto nella voce Hebbel, Friedrich dell'Enciclopedia dello spettacolo, VI, Roma 1959, coll. 234-241). Più intense e fruttuose risultano, tuttavia ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] ’avissa vinutu «disse che (forse) sarebbe venuto, veniva» (potenziale, eventuale).
Nel ➔ discorso indiretto libero (in cui cioè la voce del narratore coincide con quella del personaggio), in seguito alla cancellazione del verbum dicendi che regge la ...
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Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] passati. A Trento la denominazione vicolo del Vo è formata da Vo, in antico un nome comune indicante un «passaggio» (la voce deriva dal latino vadum) sull’Adige. A Milano esiste la via Scaldasole (Corso Ticinese), che risale a un antico skuldhaizo ...
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L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] con perifrasi (➔ perifrastiche, strutture). Come ricorda Zamboni (2000: 125):
la morfologia latina esprime normalmente una voce attiva […] e un’altra scolasticamente intesa come medio-passiva […] espressa dalla marcatura diretta del verbo (moveor ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] citazioni di volgarismi contenuti in carte latine, allargando poi l’orizzonte con le varianti dialettali della voce italiana. Meno condivisibile il frequente ricorso a presunte radici germaniche, «forma indiretta di cosmopolitismo» (Timpanaro 19692 ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] difficoltà» sull’ingl. lame duck), con il calco semantico l’interferenza concerne solo la sfera del significato: una voce che condivida certi tratti semantici con una parola straniera viene indotta a imitare l’articolazione del significato straniero ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...