L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] , questa varietà è collocata al limite basso dell’asse diastratico e valutata come non accettabile.
In questa voce sarà presa in considerazione solo la varietà comunemente accettata dai parlanti, non marcata in negativo nella dimensione diastratica ...
Leggi Tutto
Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] v/ con /b/ (ad es. in Campania [v]agno «bagno», nel leccese forcune «balcone», nella Calabria meridionale buci «voce»; ➔ betacismo; cfr. anche § 7).
Anche le labiali sono coinvolte nella generale tendenza allo ➔ scempiamento delle consonanti geminate ...
Leggi Tutto
GUARNERIO, Pier Enea
Francesco Avolio
Nacque a Milano il 1° luglio 1854. Conseguita la laurea in lettere, scelse l'insegnamento e fu destinato alle scuole medie della Sardegna, dove restò per cinque [...] che vive nei dialetti franco-provenzali sotto le forme ruise, ruiza, reuse, rosa col senso di "ghiacciaio"" (C. Tagliavini, voce Neolatine, lingue, in Enc. Italiana, XXIV, Roma 1934, p. 570).
Nel campo della divulgazione letteraria pubblicò nel 1910 ...
Leggi Tutto
I complimenti sono atti linguistici con cui il parlante esprime ammirazione ed elogio nei confronti del destinatario, valutandone positivamente l’aspetto fisico, il carattere, il talento, gli oggetti posseduti, [...] tendono a essere intensificati in vari modi: formulandoli con tono di voce ed espressioni del volto amichevoli e affettuose, con intonazione enfatica, a voce alta o sussurrando; accompagnandoli con sorrisi aperti e sguardi diretti e intensi ...
Leggi Tutto
L’antifrasi (lat. contrarium e, in senso allargato alle figure di pensiero, ironia) è nella tradizione retorica l’uso di una parola o un’espressione con l’intento di negarne il significato, sia per riprendere [...] «piacevole, grazioso». In più, egli sottolinea come l’antifrasi si produca soprattutto ricorrendo a una differenza nel tono della voce (pronuntiatione).
Il Venerabile Beda nel VII secolo fa notare, in modo lapidario, che l’antifrasi riguarda solo la ...
Leggi Tutto
TEMPORALI, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni temporali sono proposizioni ➔subordinate che indicano il momento in cui si svolge quanto è detto nella proposizione reggente.
Le proposizioni [...] , capiremo meglio di cosa si tratta
In alcuni casi, il participio passato può essere seguito dalla congiunzione che e da una voce dei verbi avere e essere, dando vita a un costrutto molto diffuso nel toscano letterario
Finito che ebbe di dire il ...
Leggi Tutto
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] all’interpretante. Come s. in sé esso può essere qualisegno (o tone; «una qualità che è un s.», per es., il tono di voce con cui si pronuncia una parola, il colore dell’inchiostro con cui scrivo su un foglio ecc.), un sinsegno (o token; il prefisso ...
Leggi Tutto
Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] u. per un verso è il concetto, segno naturale di una classe di individui, per un altro verso è la ‘voce’, capace per convenzione di significare le cose significate dal concetto. Nominalisti (➔ nominalismo) sono detti i sostenitori di questa soluzione ...
Leggi Tutto
Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] li vide tirarsi rapidamente indietro con uno slancio felino (Deledda, Il vecchio della montagna, p. 126)
(50) Sentii la sua voce affievolirsi e poi svanire (Maraini, L’età del malessere, p. 30)
Il pronome riflessivo (➔ riflessivi, pronomi) può solo ...
Leggi Tutto
I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] è sostituito [dal pronome], ma sottinteso» (cfr. Satta 1971: 273, cit. in Serianni 1988: 228). Tuttavia, in questa voce seguiremo le analisi tradizionali e tratteremo tali elementi come pronomi, cioè come elementi utilizzati al posto di nomi.
Come ...
Leggi Tutto
voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...