Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] ; e (p[ε]di «piede»), a > a, ŏ > o (n[ɔ]va «nuova»), ō, ŭ e ū > u (vuci «voce», cruci «croce», luci «luce»). Fanciullo (1996: 11-29) ha però persuasivamente argomentato a favore della (relativa) recenziorità del vocalismo siciliano: esso si ...
Leggi Tutto
Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] in inglese a designare dapprima il solcometro, strumento impiegato per misurare la velocità dei navigli (con questo significato la voce è impiegata anche nella marina mercantile italiana tra Sette e Ottocento) e poi il quaderno compilato durante la ...
Leggi Tutto
ASPETTO VERBALE
L’aspetto è una caratteristica del verbo che fornisce alcune informazioni supplementari sull’azione descritta: la sua durata; se si è conclusa, si sta svolgendo o si sta per svolgere; [...] mangiare);
• Alcuni suffissi verbali danno informazioni sul modo in cui si svolge un’azione:
– canticchiare ‘cantare distrattamente, sommessamente, a tratti ecc.’;
– parlottare ‘chiacchierare a voce bassa’;
– leggiucchiare ‘leggere senza impegno’. ...
Leggi Tutto
In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] vulcanologia, ma anche ambiti più ampi e articolati come quello sportivo, medico, giuridico, citati nello Zingarelli alla voce settoriale, linguaggio. Il settore medico, per es., comprende tutto ciò che attiene alle numerosissime discipline mediche ...
Leggi Tutto
Nella tradizione grammaticale italiana i verbi reciproci sono una sottoclasse dei verbi pronominali (tutti i verbi in -si e altri ancora; ➔ pronominali, verbi) o dei verbi riflessivi (tutti i verbi in [...] reciproci: Luigi e Francesca non si sono incontrati; usi medi: Luigi si è riposato; cfr. Jezek 2003: 121).
In questa voce (come già in Cordin & Lo Duca 2003) consideriamo i verbi reciproci una sottoclasse molto ampia di verbi individuata in base ...
Leggi Tutto
Nell’italiano attuale, come in altre lingue moderne di cultura, il ➔ genere femminile e il genere maschile non sono rappresentati in eguale misura tra i nomi d’agente correnti (➔ agente, nomi di). In tempi [...] pensare ad altre possibilità che non siano la capo dipartimento, la capo azienda, ecc.).
Del resto, la fortuna di una voce al femminile dipende non solo dalla concorrenza con altre (ad es., tipicamente, in -essa), ma anche dalla diffidenza che talora ...
Leggi Tutto
Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] Perché le parole seguono un percorso carsico. Penso a quando cadde il primo governo Berlusconi, e si parlò di ribaltone, voce che parve ai più ingegnosa invenzione, mentre in realtà era parola radicata già nell'Ottocento, caduta per un po' in disuso ...
Leggi Tutto
I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] stesso segnale discorsivo può assumere funzioni diverse, se non opposte, anche in base alla posizione, all’intonazione, al volume di voce con cui è prodotto, e altri elementi del cotesto e del ➔ contesto. Per es., diciamo in (5) (Bazzanella 1995: 250 ...
Leggi Tutto
Agli inizi del XXI secolo sono 873 le entità statali riconosciute dalla comunità internazionale, a cui ne vanno aggiunte altre il cui status, però, non è ancora ratificato: come è facile immaginare, un [...] di termini riferiti a realtà ‘nuove’ o più marcatamente ‘esotiche’ (lì nessuno dei nomi di paesi fin qui citati appare come voce, ma sono a lemma Cina, Canada, Francia e molti altri paesi ‘tradizionali’): per es., Bangladesh, non essendo registrato e ...
Leggi Tutto
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] gge (nome),
ma l[e]ggiamo e l[e]ggina con neutralizzazione in [e]
f[ɔ]ro (come parte di una città) ~ f[o]ro (voce del verbo),
ma f[o]rense e f[o]rato con neutralizzazione in [o]
L’innalzamento, peraltro, non si applica nei primi membri di un composto ...
Leggi Tutto
voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...
Voce del sen fuggita Poi richiamar non vale
Vóce del sén fuggita Pòi richiamàr non vale. – Versi del Metastasio (Ipermestra, atto II, sc. 1) che riprendono un concetto espresso da Orazio (Ars poet., 390): nescit vox missa reverti «la parola...